Pisgana ovest dal Passo della Valletta (gruppo dell'Adamello)


Publiziert von Alberto C. , 30. März 2018 um 23:20.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:22 März 2018
Ski Schwierigkeit: WS+
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 2 Tage
Aufstieg: 827 m
Abstieg: 3049 m
Strecke:Passo Presena; Rifugio Città di Trento al Mandrone; lago Mandrone; Passo della Valletta; discesa per il Ghiacciaio Pisgana Ovest e per la Valle Narcanello; Sozzine; Ponte di Legno.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Ospitaletto (raggiungibile con le autostrade A4 o A35) seguire le indicazioni per la Val Camonica e per il Passo del Tonale; transitando per Edolo, Vezza d'Oglio e Temù, si raggiunge Ponte di Legno dove si lascia l'auto. Con la cabinovia si raggiunge il Passo del Tonale dove, dopo una breve discesa, si prende la cabinovia per il Passo Paradiso e quindi quella per il Presena.

Bel giro in ambiente grandioso. Per di più fatto in condizioni ideali. Una sciata indimenticabile.
La severità dell’ambiente non deve preoccupare; infatti si tratta di una classicissima fattibile anche in giornata, ed è molto frequentata. Il tutto è facilitato dall’utilizzo degli impianti della ski area di Ponte di Legno/Tonale che consentono di portarsi velocemente, e senza fatica, a quota elevata. È disponibile un biglietto speciale per il Pisgana: al costo di € 20,00 (+ € 5,00 di cauzione) che consente l’utilizzo degli impianti necessari per effettuare il tour, anche su più giorni.
Comunque, non si tratta di una “passeggiata” e va affrontato con le dovute precauzioni. Si svolge a quote elevate, su ghiacciaio con crepacci e attraversa zone soggette a valanghe (vallone di Narcanello). È opportuno assumere informazioni in loco sullo stato del ghiacciaio e sul pericolo valanghe.

Fattibile anche in una sola giornata.
 

 
DATI GENERALI

LOCALITA' DI PARTENZA.  Passo Presena (m 2997) raggiunto con gli impianti di risalita da Ponte di Legno, dove è stata parcheggiata l’auto.

DIFFICOLTÀ.   (BS) PD+. parte della discesa si svolge su ghiacciaio (Pisgana Ovest) che presenta crepacci: necessita adeguata attrezzatura (ramponi, piccozza, imbragatura, ecc.), anche se fra tutti quelli incontrati eravamo gli unici ad averla. Obiettivamente le condizioni di innevamento la rendevano inutile.
La Valle di Narcanello è soggetta a valanghe.

SALITA:m 827 (+ m 419 in seggiovia).

DISCESA:m 3049.

QUOTA MASSIMA:m 3191, al Passo della Valletta.

QUOTA MINIMA:m 1258, a Ponte di Legno.

SVILUPPO:km 22,40 (+ km 1 in seggiovia).

TEMPO IN MOVIMENTO:    6h 47’, dei quali 7’ in seggiovia.

COMPAGNI:Andrea.

FREQUENTAZIONE: come detto si tratta di una classica scialpinistica, quindi molto frequentata. Nonostante l’abbiamo fatta in giornate lavorative abbiamo incrociato diversi gruppi.
 

1° GIORNO: 22-03-2018

LOCALITA' DI PARTENZA.  Passo Presena (m 2997) raggiunto con gli impianti di risalita.

LOCALITA’ DI ARRIVO.Rifugio Città di Trento al Mandrone (m 2449).

DIFFICOLTÀ.   La discesa dal Passo Presena al Rifugio Mandrone non presenta particolari difficoltà. si svolge per ampi pendii con pendenza contenuta; il punto con maggiore pendenza è poco prima di arrivare al rifugio (F+). Il tracciato è segnato con bastoncini in legno infissi nella neve.
 
SALITA:m 2.

DISCESA:m 549.

QUOTA MASSIMA:m 2997, Passo Presena.

QUOTA MINIMA:m 2449, al Rifugio Città di Trento al Mandrone.

SVILUPPO:km 2,9.

TEMPO EFFETTIVO IN MOVIMENTO:40’

NOTE SUL PERCORSO.     Dal Passo Presena si scende con una lunga diagonale in direzione sud-ovest (destra), fino ad abbassarsi in prossimità del Lagoscuro che si oltrepassa ad est. Dopo il lago vi supera una specie di gola oltre la quale si apre l’avvallamento che porta direttamente al Lago Mandrone. Per raggiungere il Rifugio, invece, dopo la gola, si piega a sinistra (sud) per la dorsale e un successivo avvallamento che, superato un breve tratto più ripido, conduce al rifugio.
Il rifugio, come già successo nel 2016, è deserto: anche questa volta saremo gli unici ospiti. In serata ci farà visita un candido ermellino che preleva la cena (salame e speck) offerta dal gestore.  

METEO. Cielo sereno, leggero vento da nord in rinforzo. Temperatura al rifugio: -2°.

NEVE. Questa volta la neve è abbondante. Lo strato di neve fresca è cospicuo e non ancora consolidato: in diversi punti si affonda, in particolare lungo il pendio sopra il rifugio.

RIFUGIO.       ****                  


2° GIORNO: 23-03-2018

LOCALITA' DI PARTENZA.  Rifugio Mandrone (m 2449).

LOCALITA’ DI ARRIVO.Ponte di Legno (m 1258).

DIFFICOLTÀ.   PD+ (BS) Inizialmente il pendio sale dolcemente, oltre quota 2650 si fa più ripido, ma solo gli ultimo 100/150 metri di dislivello richiedono inversioni.  Ghiacciaio chiuso e non ci sono stati problemi coi crepacci. In discesa il punto più difficoltoso è nella zona delle cascate (m 2250) dove bisogna percorrere stretti e ripidi canalini spesso ghiacciati, anche se brevi; il quantitativo di neve fresca ha reso tutto più semplice.
La salita, fino al bivio per la Lobbia Alta e segnato da bastoncini in legno infissi nella neve.
 
SALITA:m 825 + m 419 in seggiovia.

DISCESA:m 2500 complessivi, dei quali m 470 su pista.

QUOTA MASSIMA:m 3191, al Passo della Valletta.

QUOTA MINIMA:m 1258, a Ponte di Legno.

SVILUPPO:km 19,5 + km 1 in seggiovia.

TEMPO EFFETTIVO IN MOVIMENTO:6h + 7’ in seggiovia.

NOTE SUL PERCORSO.     Dal rifugio si perdono rapidamente una cinquantina di metri di quota e si scende nella piana del Lago Mandrone e si prosegue in direzione sud risalendo il dolce pendio verso il ghiacciaio del Mandrone. Superati un paio di tratti più ripidi si raggiunge il ghiacciaio (m 2650) dove, sulla sinistra, si stacca il tracciato che scende sulla lingua glaciale e porta alla Lobbia Alta. Noi, invece, proseguiamo la salita, che si fa più erta, sulla destra fino a raggiungere (m 2860) l’imbocco del Vallone che porta al Passo della Valletta. Qui si devia in direzione nord-ovest e, superato un primo tratto pianeggiante, si inizia la salita per il vallone su terreno facile. Tenendosi sulla sinistra (senso di marcia) si supera con una serie di inversioni l’ultimo tratto (m 100/150 di dislivello) che porta al Passo della Valletta (m 3191).
 
DISCESA. Dal Passo su guadagnano ancora una decina di metri di quota per portarsi a nord della Cima Venezia, dove si inizia la bellissima discesa per la Vedretta del Pisgana Ovest. Per i primi 800 metri si scende senza percorso obbligato il ripido pendio in direzione nord fino a raggiungere, dopo avere costeggiato con un traverso il lago che si è formato ai piedi del ghiacciaio, la sottostante valle che scende in direzione nord-est. Superato il salto roccioso della zona delle cascate (m 2250 circa). percorrendo uno dei ripidi canalini, si percorre un tratto pianeggiante raggiungendo un ampio pendio che si percorre in diagonale (questo è il tratto esposto alle valanghe). Quindi si segue il tracciato del largo sentiero che con una serie di tornati conduce in fondo alla valle di Narcanello. Superato il ponte sul torrente che scende dalla Valle del Lares, ci si immette su una pista da sci che in breve ci conduce alla stazione a valle della seggiovia in località Sozzine (m 1316). Con la seggiovia ci si porta a quota 1725 dove si prenda la pista che porta a Ponte di Legno.
 
METEO.  Cielo sereno; freddo vento da nord che andrà esaurendosi col passare delle ore. Temperatura alla partenza -8°.

NEVE.  Non si può pretendere di più: abbondante e farinosa che ci ha regalato una discesa fantastica.
 

Tourengänger: Alberto C.
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (2)


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Daniele66 hat gesagt:
Gesendet am 31. März 2018 um 11:04
Bella li. Complimenti Daniele 66

Andrea! hat gesagt:
Gesendet am 3. April 2018 um 18:04
Bello!!
Bravo!!
A.


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