Hiking and Mountains
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... zu Stall und kurzer Rast beim Stall unterhalb Hinterweissenstein
<b>Il Passo di Maniò in una foto del 30.8.2009.</b>
<b>Foto di sette giorni fa.<br />Visto dal Lago delle Pigne, illuminato dal sole, mi diede un’altra percezione, sembrava un gioco da ragazzi. <br />Mi sposto a destra, poi a sinistra, cercando il punto più favorevole per scendere, ma non mi decido, anche perché si vede solo la prima parte del versante. Dopo parecchi tentennamenti mi faccio coraggio: spello, prestando attenzione affinché il vento non mi porti via le pelli di foca, cambio le lenti degli occhiali, indosso il casco, stringo gli scarponi, mi batto un pugno sul petto come fanno gli sciatori al cancelletto e parto. <br />La pendenza è superiore persino a quella della pista di sci più pendente di tutta l’Austria, la Harakiri, che raggiunge il 78%. Qui siamo attorno al 95%, pari a 40° - 50°. Le app del telefonino me lo confermano. La superficie non è liscia. Ci sono delle protuberanze gelate che devo scansare per evitare bruschi contraccolpi, che mi farebbero precipitare sul lungo pendio. Non accenno a curvare, per il timore di impiantarmi in qualche tratto di neve crostosa. Eseguo delle lunghe traverse, che mi portano a lambire le impressionanti pareti granitiche del Poncione di Cassina Baggio, che vantano vari itinerari d’arrampicata con difficoltà 6a+ e 6b.<br />Scendo con prudenza e mi fermo spesso sia per tirare il fiato sia per valutare i passaggi più favorevoli; dall’alto non si vedono i salti di roccia. La perseveranza e la calma mi permettono di raggiungere indenne il piano sottostante, sempre nella luce diffusa.<br />La carta topografica online mi informa che mi trovo ai bordi del Lago delle Pigne (2279 m), irriconoscibile con questa luce.</b>
<b>In poco più di mezz’ora attraverso il ghiacciaio, prima di essere nuovamente investito da forti raffiche di vento gelido (altro che temperature miti…). Mi guardo attorno e scendo brevemente per osservare il pendio meridionale, ammantato da un’infame luce diffusa. Caspita che pendenza! Se della salita al Gerenpass si parla spesso di “muro”, qui si dovrebbe parlare di “super muro”. <br /><img src="http://f.hikr.org/files/154252k.jpg" /><br />Il Passo di Maniò in una foto del 30.7.2008 scattata dal Chüebodenhorn.</b>
<b>Canale della Fiamma di Baggio.<br /><img src="http://f.hikr.org/files/3684461k.jpg" /><br />Il Canale della Fiamma di Baggio durante la gara scialpinistica Tris Rotondo.</b>
<b>Poncione di Ruino.</b>
<b>[https://www.hikr.org/tour/post150927.html  Pian Milan (2186 m)].</b>
<b>Forcella (2845 m).</b>
<b>Dopo 1 h e 20 min di cammino dalla capanna, arrivo ai margini dell’avvallamento dove il ghiacciaio ha formato il Lago delle Pigne (2279 m). Il suo nome deriva dal fatto che poco sopra si cavava la pietra ollare per ottenerne le lastre da stufe, le pigne appunto.
<img src="http://f.hikr.org/files/3681439k.jpg" /></b>
<b>Presso il ponticello sul Riale di All’Acqua arrivo al sole: il paesaggio diventa sublime.<br /><img src="http://f.hikr.org/files/3681554k.jpg" /><br />5.8.2005.</b>
<b>Torre del Poncione di Ruino (2669 m).</b>
<b>Sveglia alle 5:40, partenza da casa alle 6:45, arrivo ad All’Acqua (1616 m) alle 8:22, dopo 115,8 km d’auto, compresa una sosta caffè di 10 min.</b>
Einblick in die faszinierenden Felsstrukturen unterhalb von Gros Perré
<b>[https://www.hikr.org/tour/post92248.html  Il Gaiβkogel (2820 m)].</b>
<b>Si tratta di una ricostruzione per scopo storico e didattico. Per poterla mantenere è stata reintrodotta la coltivazione della segale. Le case con il tetto di paglia di Centocampi fungevano da stalla a pianterreno e da fienile al primo piano. La forte pendenza del tetto di paglia (60°) garantisce un facile scorrimento della neve e della pioggia, ma offre maggior appiglio al vento. </b>
<b>In 55 min di cammino, su fondo lastricato, arrivo alla prima grande radura, in località Cento Campi, alla base dei ripidi pendii dei Monti di Caviano. Non c’è in giro nessuno, almeno finora. Attorno ai comignoli dei rustici non si vedono pennacchi di fumo; solo i campanellini di un branco di pecore, più in alto, danno un segno vitale. </b>
Der Himmel war nicht den ganzen Tag so blau, aber Schleierwolken waren nicht wirklich störend.
Stele am Ausgangspunkt
Château Montségur
Château Montségur
Château de Foix
Museum Château de Foix
<b>Cascina Nuova di Pesciora (1868 m).</b>
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