Bivacco Garzonedo all'alpe Garzonedo m.1943 (SO): un gioiellino sito in alta val Aurosina


Publiziert von Alberto , 18. Juli 2015 um 14:34.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 4 Juli 2015
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 1149 m
Strecke:Pradella m.1115 [p ] - Saranga m.1272 - Motta m.1279 - Tabiadascio m.1245 - Crotto m.1376 - quota 1523 - bivacco Garzonedo all'alpe di Garzonedo m.1943
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. 36 dello Spluga - Lecco - Colico - seguire per Valchiavenna - Prata Camportàccio (prendere la seconda a destra che conduce alla piazza per ritiro permesso: 10 euro per Uschione e Bellvedere, 8 euro per Monte Pradella)
Unterkunftmöglichkeiten:bivacco Garzonedo all'alpe di Garzonedo m.1943: 6 p.l. su 2 livelli, un paio di pentole, piastra per cucinare ai ferri, posate, bicchieri, attrezzi vari per pulire pentole e pavimento, 2 cassapanche ancora da riempire, 2 coperte, 1 cuscino e 1 materasso per ogni posto letto, cucina a gas 2 fuochi (uno grande e uno piccolo), luce a pannello solare: 3 all'interno e una all'esterno a led, molto luminose, locale ben coibentato, cassettina per le offerte
Kartennummer:carta kompass: Chiavenna/val Bregaglia - CNS n° 277 Roveredo

Anche questa volta il Bradipo delle Alpi decide di andare a visitare una nuova struttura in val Aurosina,che per puro caso l'amico Gianluigi ne sentì parlare da alcuni escursionisti: molte volte si fanno scoperte tramite fortuite conoscenze che per il sentito dire,ritrasmettono tali notizie,non sempre sufficienti,quindi si comincia a ravanare alla ricerca di informazioni...meglio sulla carta.

Solo soletto mi avventuro in quel della val Chiavenna e Prata Camportàccio mi procuro il permesso (10 euri) per salire con l'auto dato che non avevo voglia di sorbirmi un notevole dislivello (il mio dottore non me lo ha ordinato) poi anche per evitare problemi inerenti alla difficoltà nel trovare il sentiero visto che sono zone selvagge...oltre al fatto che,l'indomani avrei da affrontare un altra escursione a dir poco "tostina".

Comunque,per alcuni saran bazzecole,ma per gli escursionisti "normali" una di questo tipo sarebbe più che sufficiente...vista la calura che abbonda in questa giornata e da un po di giorni indietro.

Quando vengo a sapere di strutture nuove,come questa,la curiosità mi spinge ad andare a visionare il tracciato oltre che la struttura e non mi importa se fa un caldo bestiale,meglio approfittare delle belle giornate ora che trovarsi ad attendere qualche mese per poi dover rinunciare per la meteo...poi la neve e qui non ci sali più!

Si tende a dire: ora bisogna salire in quota come partenza per poi salire ancor più su...sì,ci può stare...poi arriva l'autunno...sia tira avanti con la quota...arriva l'inverno che porta la neve...e magari c'è qualche fuori di zucca che pretende di salire in posti mai frequentati in estate (con eventuali rischi che Madre Natura comporta)...magari con meteo avversa,com'è giusto che sia,così non bruciamo le giornate belle per altre occasioni,per poi...coda in mezzo le gambe fare ritorno senza aver potuto arrivare alla meta.

Capita,capita...a coloro che credono di essere bravi...nel sottovalutare!
Altra cosa importante è di NON fidarsi troppo di tracce GPS scaricate da alpinisti,meglio seguire quelle escursionistiche e meglio ancora,leggere attentamente la cartina per evitare problemi.

Prendo a salire la strada che conduce al parcheggio situato poco prima delle 2 sbarre,apro quella che devo superare,la chiudo e riparto giungendo in breve a Uschione dove la strada da seguire è quella che prosegue a monte del parcheggio sottostante (stanno costruendo un altro parcheggio proprio accanto a tale strada e situato vicino al sentiero che sale al lago del Grillo),in alcuni tratti sterrata ma ben tenuta per poi giungere ai due parcheggi di Pradella.

Parto alle ore 8,05 attraverso un bel bosco per raggiungere in breve il centro di questa località dove seguo le indicazioni per Traversata dei Monti/Saranga/Tabiadascio ATTENZIONE!!!!: ad un certo punto un sentiero prosegue diritto mentre a destra un altro si inerpica e se si guarda bene vi è una freccia in legno che da l'indicazione per Saranga...è vero che bisogna prestare attenzione nel seguire solo ed esclusivamente la segnaletica B/R ma un cartello non guasterebbe.

Uscito dal bosco si vedono alcune strutture ed un cartello sul quale non vi è l'indicazione per Tabiadascio,non fa nulla,proseguite nel prato aggirando a monte una casa per poi pervenire ad un successivo cartello che indica la località Saranga dove pochi minuti dopo si perviene a Motta e salendo ancora un poco si passa dalla teleferica che serve gli abitanti di tale località (c'è già in progetto la strada per sostituire i costi di gestione).

Si prosegue per circa 30 minuti in discesa (vi è un tratto dove prestare attenzione...se poi mettessero una fune di acciaio si renderebbe più sicuro il passaggio) per poi pervenire alla località di Tabiadascio: fin qui il percorso è bello anche se bisogna sapere che le discese fatte,dovranno essere recuperate affrontandole in salita al ritorno.

Ora l'esile marcatura è pure infestata dall'erba alta che è tra l'altro anche bagnata tant'è che i calzoni s'impregnano: qui il percorso segue il torrente che sta a sinistra,è raccomandabile di prestare attenzione a dove si mettono i piedi dato che l'ombra e l'umidità ne rende viscido,radici e sassi.

Il tracciato è lineare,supera il Crotto e con l'aiuto di ometti si perviene al punto dove il sentiero prende a salire a destra con numerosi zig-zag senza lunghi traversi: il sole comincia a massacrare,non nascondo che la voglia di fare dietro front mi attraeva,ma l'acqua che si trova lungo il tracciato rinfresca e disseta,dando una giusta "spinta" nel motivarsi nel proseguire e finalmente riesco a vedere la struttura che mi stimola a proseguire.

Si procede su un buon tracciato ben segnalato (siamo a 1900 m.) che conduce allo stesso livello del bivacco per poi piegare a sinistra dove si attraversa il torrente,dopo il quale si perviene al bivacco che raggiungo alle ore 11,38: la soddisfazione è grande,un altro gioiellino che volevo scoprire di cui non ancora è stato visitato da molti escursionisti a parte quelli della valle.

La struttura merita come merita la zona che la circonda,un po meno il resto del percorso: da qui si potrebbe fare un giro ad anello per fare ritorno...ma ci vogliono gambe,fiato e tempo.

Nel frattempo ecco una coppia che per la prima volta vedono questo bivacco e riscontrano anche loro le stesse problematiche inerenti al tracciato che,al di sotto dei 1500 m. non è agevole perché un po difficile da vedere: loro son saliti da S. Croce,sobbarcandosi un dislivello di almeno 1500 m. e si sono rimessi in cammino per proseguire in salita,mentre io dopo le doverose foto,prendo la via del ritorno prestando molta attenzione a dove metto i piedi.

In alcuni tratti han cercato di spaccare le radice dei rododendri cercando di migliorare la visibilità del tracciato...ma si deve ancora migliorare e non poco.

Quando pervengo a Motta,vicino la fontana,faccio conoscenza con uno del posto che mi chiede in che condizioni era il bivacco (per ora in ottime condizioni) però faccio notare che la segnaletica e alcuni tratti di sentiero non sono ben evidenti...lo sa bene e la comunità montana aveva detto che ci pensava lei...ma son passati 2 anni,mha!

Mi dice che vi è l'intenzione di costruire un altro bivacco in una zona molto bella,il problema che non vi è un sentiero segnalato che collega in quota le due strutture,ma che lui sa bene dove sono i passaggi che andrebbero segnalati ma ad ora nulla di fatto.

Bene,anche questa nuova scoperta spero che sia di stimolo per coloro che amano le valli selvagge con possibilità di giri ad anello e dislivelli superiori ai 1800 metri.

Per coloro che vogliono fare maggor dislivello,vi è la possibilità di salire alla Bocchetta di Scilano m.2200 e scendere al laghetto del Grillo per poi tornare a Uschione,ovviamente calcolando un bel po di km. in più,compiendo l'intero giro ad anello.

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


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