Cima Föisc

Del Foisc sapete già tutto, quindi vi eviterò i dettagli del percorso.

Arrivati a Brugnasco (perché avevo letto che da Madrano la discesa è un po’ rognosa), un signore ci invita gentilmente a spostare l’auto per non incorrere nelle ire (e nel carro attrezzi) di una sua vicina un po’ intollerante verso i forestieri! E tutto nonostante per terra non ci fosse traccia di divieti o prenotazioni…
Nessun problema, parcheggiamo nell’innevata piazza di giro a Sud dell’abitato e partiamo.

A Rutan deviamo a Sud e percorriamo la dorsale, fino al suggestivo tratto molto stretto appena prima di Pian Toi; qui, sopra la baita, l’unico tratto potenzialmente valangoso della salita da questo lato: in caso di rialzo netto delle temperature, occhio al versante che scende dall’anticima!

Il rifugio di vetta è ovviamente sommerso dalla neve, ma qualche anima pia ha creato un tunnel per l’accesso: ma come avrà fatto a indovinare dove scavare? Forse lasciando all’interno un ARVA in trasmissione vicino alla porta, prima delle nevicate??? Comunque, grazie al tunnel e soprattutto a due ragazzi luganesi che avevano passato la notte al bivacco, dento troviamo un bel tepore e soprattutto una stufa così calda che in due minuti avevamo già pronto il tè (grazie Stefano per averlo portato su).

Per evitare il vento fastidioso che scendeva da Nord, che nel frattempo come previsto stava ammassando nuvole sulla Val Leventina, la discesa la facciamo lungo il valloncello di Bui. Scelta azzeccata! Bella neve farinosa e ampi spazi ancora da firmare, fino alla stradina finale che è… una stradina.

Bella giornata, compagnia piacevole, itinerario intuitivo e sicuro, neve polverosa. Cosa desiderare di più? Un percorso un po’ più lungo! Almeno se le condizioni sono quelle…

Ciao e buone gite a tutti.
Sergio