Uschione - Lago del Grillo


Publiziert von diego , 10. Juni 2014 um 19:28.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 8 Juni 2014
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1305 m
Abstieg: 1290 m
Strecke:Uschione - alpe Damino - alpe Mottaccio - lago del grillo
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Prata Camp. - Lotteno - Uschione


Bell'anello proposto da Max sulla poco nota dorsale che separa la Valchiavenna dalla val Bregaglia. Da Prata Camportaccio saliamo la strada per i monti e parcheggiamo nello slargo appena prima della sbarra. A piedi si segue la strada asfaltata fino ad una seconda sbarra, i tetti di Uschione sono ormai prossimi, ma senza entrare in paese troviamo il sentiero per l'alpe Damino - lago del Grillo. Inizia così la risalita del costone che separa la val Schiesone dalla val Aurosina, terminando nella Corna (o Corona) di Garzonè. Il sentiero prima in falsopiano poi più deciso risale fitti boschi di castagni e larici, che permettono comunque spettacolari scorci sulla piana di Chiavenna e le cime che le fanno da cornice. Usciamo ai prati bassi dell'alpe Damino, passiamo accanto senza salirlo al pizzo Damino, spuntone di roccia con una croce metallica ben visibile da Uschione, proseguiamo sempre seguendo la traccia ben marcata che dall'ultima baita dell'alpe (fontana) rientra nel fresco del lariceto: salendo faticosamente di quota passiamo accanto a vecchi alpeggi e spiazzi erbosi che regalano le prime vedute sulla temibile parete nord del pizzo di Prata. Arriviamo finalmente al terrazzo erboso con i ruderi dell'alpe Mottaccio, davanti a noi ancora lontana la punta chiamata Corna di Garzonè, probabile meta di una futura escursione autunnale. Superata una selletta raggiungiamo in discesa il piccolo laghetto, a 1934 metri, circondato da verdi larici e rododendri. Il nostro giro ad anello prevede la discesa dal versante nord, seguendo inizialmente il corso del torrente di deflusso del lago, con pendenze a tratti ripide perdiamo velocemente quota ed in breve siamo alla baita di Scarlonzoo, qui ci concediamo una sosta; Proseguiamo verso la bella radura dell'Alpe prato di conte, dove si ammira un grandioso panorama sulla conca che ospita il lago dell'Aquafraggia dominata dalla Cima di Lago. Attraversato il prato in direzione est e ritroviamo la traccia che ci conduce a Pesceda, piccolo nucleo con una  vista sulla val Bregaglia. Sul muro di una baita una freccia indica la possibilità di tornare all'alpe Damino, ma la ignoriamo. Superate le baite di Quarantapan manca un ultimo tratto in un bosco di castagni e finalmente eccoci ad Uschione: ci concediamo un giro per le vie di questo bel borgo, abitato stabilmente fino a meta del secolo scorso, poi, come Codera e Savogno  ha conosciuto una fase di declino interrotta negli ultimi anni dall'arrivo della strada che ha portato quelle comodità delle quali oggi non si sa più fare a meno.

Il commento di Max:
ecco una breve descrizione del giro ad anello effettuato domenica 8 giugno tra Valchiavenna e Val Bregaglia. Saliti in macchina da Prata Camportaccio, abbiamo parcheggiato poco prima del paese di Uschione. Questo piccolo borgo, abitato tutto l’anno fino a non molto tempo fa, salì alla ribalta della fama nazionale nel luglio del 1934 in seguito ai tragici eventi legati alla misteriosa scomparsa di Don Giuseppe Buzzetti ( vedi anche http://www.paesidivaltellina.it/donbuzzetti/index.htm ).

Da qui un sentiero segnalato sale nel bosco fino all’aperta radura dell’Alpe Damino, dominata dalla massiccia mole del Pizzo di Prata. Ci siamo quindi portati sul costone che divide la Val Schiesone dalla bassa Val Bregaglia e, con ripida salita in un magnifico bosco inframmezzato da riposanti radure, abbiamo raggiunto i 1928 metri del Monte Mottaccio. Panorama sempre più vasto sui monti bregagliotti e valchiavennaschi. Dal Mottaccio si staccò la colossale frana che il 4 settembre 1618 seppellì l’antico borgo di Piuro – la piccola Pompei alpina - causando la morte di circa 1200 persone. Per la cronaca, in quello stesso giorno il Beato Arciprete di Sondrio Nicolò Rusca subiva il martirio per mano dei riformati in quel di Thusis.

Dopo una breve tappa al vicino e quieto Lago del Grillo, ci siamo abbassati in direzione del Bivacco Scarlonzoo, posto alla quota di 1700 metri. Purtroppo abbiamo constatato che, quello che è chiamato bivacco, non è in realtà che uno squallido tugurio occupato dalle pecore e dai loro escrementi.

Di grande interesse la discesa verso Uschione dove abbiamo completato l’anello. Si passa dai due spettacolari alpeggi di Prato del Conte e di Pesceda, eccezionali punti panoramici sui monti della zona, visti oltretutto da un angolatura insolita, in una giornata luminosa e ricca di contrasti fra il verde intenso dei boschi, il candore delle nevi, l’azzurro del cielo, il bianco spumeggiante dei torrenti e le varie tonalità delle rocce.       


Tourengänger: diego
Communities: Hikr in italiano


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