Codigoro - Pomposa - Comacchio - Portomaggiore


Publiziert von paoloski , 3. Februar 2014 um 09:02.

Region: Welt » Italien » Emilia-Romagna
Tour Datum:22 Juni 2002
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 7:00
Aufstieg: 3 m
Abstieg: 4 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Codigoro è raggiungibile da Ferrara usufruendo della linea Ferrara - Codigoro che parte dallo scalo ferroviario nella parte meridionale della città.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Portomaggiore si trova sulla linea ferroviaria Ferrara - Ravenna.
Unterkunftmöglichkeiten:Sul mare fra Volano e Porto Garibaldi si trovano innumerevoli possibilità di alloggio. Cosiccome a Ferrara.
Kartennummer:Delta del Po Carta numero 5 mappe di Airone scala 1:60000

Patrizia mi ha proposto per questo fine settimana di partecipare al cicloraduno della FIAB che si svolgerà a Ferrara ed ha in programma un'escursione "treno + bici" nella zona del Delta del Po e delle Valli di Comacchio. Conosco bene Ferrara ed i suoi dintorni, vi sono stato diverse volte e, come d'obbligo a Ferrara (forse la città più "ciclistica" d'Italia) l'ho visitata in bicicletta;  ma l'occasione di rivedere questi posti usufruendo di un'organizzazione che si prende carico della prenotazione del treno, del pranzo e del percorso cosicchè ci si possa concentrare solo sull'itinerario e sul paesaggio intorno è decisamente interessante.
Partiamo venerdì nel tardo pomeriggio ed a Ferrara montiamo la tenda nel campeggio comunale, bello, pulito ed appena al di fuori delle mura cittadine.
La sera ci facciamo un giro in bicicletta per la città e ceniamo in pizzeria, poi a letto presto chè domani la sveglia è quasi all'alba!
Il mattino il ritrovo con il resto del gruppo è allo scalo ferroviario nella zona Sud della città: da qui parte il treno che ci porterà a Codigoro, caricare le decine di bici sull'apposita carrozza non è così semplice ma alla fine nessuna resta a terra e, puntuali, partiamo.
La giornata è decisamente bella: sole e caldo, forse anche troppo, è mattina presto e sto già sudando.
Da Codigoro, scaricate le biciclette ci muoviamo in direzione di Pomposa, gli organizzatori hanno studiato un percorso che ci permette di evitare, per quanto possibile le strade più trafficate usufruendo di piste ciclabili, stradine e viuzze anche sterrate, così arriviamo all'Abbazia da una direzione affatto insolita, provenendo da una strada sterrata che attraversa la campagna: in questa stagione un tripudio di girasoli.
Visitato il complesso dell'abbazia riprendiamo le biciclette per dirigerci verso il mare, passiamo da Volano e dal suo lido dove sfocia uno dei tanti bracci del Po, una breve visita alla riserva naturale di Taglio di Falce, ma il caldo è tale che anche gli uccelli, che in genere sono numerosi, se ne stanno rintanati all'ombra e non si fanno vedere.
Arriviamo al Lido delle Nazioni, qui è prevista la sosta pranzo presso il ristorante di un camping, prima però decidiamo che un bagno rinfrescante è quello che ci vuole. Vana illusione: già l'acqua non ha un aspetto molto invitante, verdognola e piuttosto torbida, il fondo più che sabbioso lo definirei melmoso ma, soprattutto è decisamente troppo calda!
Vabbè ci immergiamo cinque minuti e poi ne passiamo almeno dieci sotto una doccia sulla spiaggia, questa almeno è fresca.
Dopo pranzo percorriamo un bellissimo viottolo sterrato immerso nel verde che corre fra la Valle Bertuzzi ed il Lago delle Nazioni, a Borgo Manara reincontriamo l'asfalto ma il traffico è decisamente scarso, proseguiamo in direzione Sud fino a Porto Garibaldi, dove venivo da bambino, e da qui verso Ovest, questa volta passandoci sotto grazie ad un sottopasso, riattraversiamo la Romea ed, in breve, eccoci a Comacchio, l'attrazione di questa bella cittadina è, senza dubbio, il complesso dei Trepponti, risalente al 1634, : un autentico gioiello architettonico che scavalca due canali che si incrociano, la cittadina d'altronde sorge su 13 isole  ed è attraversata da canali che ne fanno una sorta di piccola Venezia sperduta in questa pianura ricca di acque.
Abbandonate le bici ci perdiamo fra le vie del borgo trovando il tempo finalmente per rinfrescarci con un cono gelato. 
Lasciata Comacchio ci dirigiamo verso Ovest e raggiungiamo il sito di Spina: una città etrusca risalente al VII - III secolo a.C.. Della città etrusca non rimane nulla, i reperti si trovano tutti al Museo Archeologico di Ravenna ma il luogo è occupato dai resti della chiesa di Santa Maria in Pado Vetere risalente all'Alto Medioevo.
Ora dobbiamo affrontare la parte più dura del percorso: l'infinito rettilineo, 14 chilometri con una sola curva, che attraversa la bonifica della Valle del Mezzano, un vero incubo: ai lati della strada, peraltro senza il minimo traffico, solo campi coltivati e risaie, il paesaggio sempre uguale fa si che sembra sempre di essere nello stesso posto, ci vuole un'ora buona per percorrere questo tratto sotto un caldo micidiale, non mitigato dagll'ombra degli alberi che affiancano la strada, e storditi dall'incessante frinire delle cicale.
Finalmente in lontananza vediamo delle costruzioni: Case Trava, poi Portoverrara e finalmente Portomaggiore, qui reimbarchiamo le biciclette sul treno e partiamo alla volta di Ferrara,sul treno con i finestrini tutti abbassati ci godiamo un po' di refrigerio.
Per raggiungere Ferrara ci vogliono pochi minuti, quindi riattraversiamo la città percorrendo le mura e torniamo al campeggio.

Bellissima gita in luoghi decisamente suggestivi, il dislivello è assolutamente inesistente ma il caldo può essere veramente micidiale. Percorrere l'intero percorso evitando l'asfalto è impossibile ma vi sono molti tratti percorribili su stradine sterrate, come quelle che corrono sui tanti argini che qui si incontrano, ed anche, fra Lido delle Nazioni e Case Manara, su viottoli che a tratti diventano quasi dei "single track".

Tourengänger: paoloski


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