Discesa dell'Ardeche in kayak


Publiziert von paoloski , 25. Juni 2013 um 14:32.

Region: Welt » Frankreich » Ardèche
Tour Datum: 5 Juli 2003
Wegpunkte:
Geo-Tags: F 
Zeitbedarf: 2 Tage
Abstieg: 100 m
Strecke:35 Km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Vallon-Pont-d'Arc si trova a Sud Ovest di Valence, l'Ardeche si immette nel Rodano poco a Nord di Orange.

Era da tempo che accarezzavamo l'idea di discendere l'Ardeche con i kayak, la cosa però ci sembrava alquanto complicata dal punto di vista logistico, senza parlare della lunghezza del viaggio, non indifferente, poi Marco trova la soluzione, c'è un agenzia di Milano che organizza tutto al ragionevole prezzo di 105 euro: trasferimento in pullman da Milano a Vallon-Pont-d'Arc, noleggio dei kayak, piazzola in campeggio e ritorno.
Detto, fatto: si va: siamo in otto, il venerdì sera ci rechiamo a Milano, la partenza è prevista per le 23,00 in realtà partiremo almeno un'ora dopo, nell'attesa veniamo divorati dalle zanzare che infestano piazzale Famagosta! Ma quante ce ne sono? Noi varesini non siamo abituati a questi sciami famelici!
Finalmente, poco prima di mezzanotte partiamo, il viaggio non è dei più comodi, facciamo una sosta in autostrada ed alle 7 del mattino, come previsto siamo a destinazione.
Scendiamo dal pullman piuttosto indolenziti alla base di Salavas di Ardeche-Aventure, l'organizzazione che ci affitta i kayak, la giornata calda e soleggiata però fa si che il nostro morale volga subito alle stelle,
Ci sono solo due singoli a disposizione per noi e se li accaparrano Patrizia e Marco, poco male: ero già d'accordo con Laura che nel caso avremmo fatto equipaggio assieme.
Ci vengono date le istruzioni, in particolare sul bivacco Gournier, ossia l'area attrezzata con le piazzole in cui dovremo obbligatoriamente sostare per la notte: il tratto di fiume che discenderemo si trova in un parco ed il campeggio libero è proibito, ci vengono consegnati anche dei bidoni ermetici in cui stipare la tenda ed i vestiti ed un giubbotto di salvataggio a testa..
Per le fotografie ci siamo attrezzati con delle macchinette subacque usa e getta, la qualità non sarà eccezionale ma, d'altronde vogliamo solo documentare la nostra avventura non fare concorrenza a Jaques Cousteau.
Mettiamo le tende, i viveri, il fornelletto ed i vestiti nei bidoni, li agganciamo alle nostre imbarcazioni che mettiamo in acqua e partiamo. Nonostante tutti noi si abbia una qualche esperienza le prime pagaiate sono un po' incerte, il kayak zigzaga per un tratto poi troviamo il ritmo giusto e cominciamo a gustarci la navigazione. Passiamo le rapide di Charlemagne, vabbè niente di chè: nessuno di noi ha il minimo problema. Rinfrancati arriviamo alla prima sosta, nonchè primo punto topico: è il celeberrimo Pont d'Arc: un enorme arco roccioso sotto cui passiamo frammisti ad una folla di altri pagaiatori.
Dopo l'arco continuiamo tranquillamente la nostra discesa, pagaiamo fra le pareti di un vero canyon, abbastanza largo comunque da essere ben illuminato dal sole, intorno a mezzogiorno i morsi della fame cominciano a farsi sentire: stamane la colazione si è limitata ad un pessimo caffè francese e ad una barretta. Individuiamo una spiaggetta e portiamo in secca le nostre imbarcazioni, tutti quanti stanno compiendo il nostro percorso devono aver avuto la nostra stessa idea perchè lungo il fiume non discende praticamente nessuno. La spiaggia ha anche un po' d'ombra e, complice la calma ed il silenzio totali, ne approfittiamo per una breve pennica ristoratrice. Passiamo un paio d'ore di relax completo poi decidiamo di ripartire.
Rimettiamo i kayak in acqua, siamo un po' tesi per le raccomandazioni fatteci sull'obbligatorietà di fermarsi al bivacco Gournier: sarà ben visibile? Ci mancherebbe solo che lo superassimo! In realtà non c'è alcun problema: il bivacco con le sue piazzole si trova in un tratto largo del fiume dove la corrente rallenta, sulla riva ci sono decine di kayak multicolori. Accostiamo e portiamo i nostri natanti ben alti sulla spiaggia: pare che a volte durante la notte l'Ardeche si alzi un po' trascinando a valle le imbarcazioni di quanti le hanno lasciate troppo a ridosso del fiume.
Montiamo le tende, vi piazziamo i materassini, paghiamo i 4,20 euro a testa per l'uso delle attrezzature all'ufficio della Reserve Naturelle des Gorges de l'Ardeche e poi facciamo un giretto nei dintorni: il posto è ben attrezzato con servizi e doccie. C'è molta gente ma l'atmosfera è veramente tranquilla, prepariamo la cena e la consumiamo in una pace assoluta, calano le tenebre e ci rintaniamo nelle nostre tende, domani ci attendono le rapide del Cirque de la Madeleine, ben più lunghe di quelle passate finora.
Il mattino dopo sveglia alle 7, come di consueto per Patrizia il risveglio è un momento tragico, dopo averla chiamata innumerevoli volte decidiamo di smontare la tenda con lei dentro, quando stiamo già quasi per riporla impacchettata dentro un bidone finalmente si decide ad alzarsi!
Facciamo colazione, carichiamo i bidoni e via! La giornata è anche oggi splendida, non c'è una nuvola ed il sole batte forte, nonostante l'acqua scivoli sulle pagaie e ci rinfreschi fa veramente caldo, i giubbotti danno veramente fastidio così decidiamo di levarceli. Dopo un tratto trnquillo e rilassante ci accorgiamo che la corrente aumenta, più avanti notiamo una sorta di ribollio dell'acqua, siamo alle rapide, balliamo un po' ma io e Laura ormai siamo affiatati e in pochi minuti ne veniamo fuori, accostiamo in un punto tranquillo per riunirci agli altri, scendiamo ed ecco che Laura sparisce in un buco, la ripesco per un braccio dopodichè, di comune accordo, decidiamo che il giubbotto terrà anche caldo ma non è proprio un'idea stupida indossarlo.
Decidiamo di provare anche noi i kayak singoli per cui Patrizia e Marco salgono assieme sul nostro kayak, poi anche gli altri vogliono fare l'esperienza per cui abbiamo un gran d'affare a salire e scendere dalle varie imbarcazioni.
Troviamo un a caletta per la sosta pranzo, prima di questo però ci concediamo anche una bella nuotata con tanto di tuffi da un masso, poi, come ieri, un po' di relax. Non manca molto all'arrivo a Saint-Martin-d'Ardeche dove dovremo riconsegnare i kayak. Ci gustiamo le ultime pagaiate, la corrente rallenta sempre più, il fiume si allarga ed in breve ecco apparire il nostro approdo.
I kayak vengono tirati a riva, i bidoni svuotati, raggiungiamo il pullman in attesa e recuperiamo il cambio lasciato a bordo, facciamo una rapida doccia, ci cambiamo, recuperiamo le foto che, come ci avvertono, ci hanno scattato durante l'attraversamento delle rapide, un breve giro per il paese e poi tutti sul pullman, arriveremo a Milano alla una circa.
L'avventura è decisamente terminata, una bella esperienza in luoghi decisamente suggestivi e coadiuvata da un tempo splendido. 

Tourengänger: paoloski


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