Cahors e il Basso Quercy
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Cahors ha circa ventimila abitanti ed è situata nel Quercy, è una città importante con un glorioso passato, il suo periodo d'oro risale al medioevo quando era una delle grandi città francesi, resa florida dalla presenza dei Lombardi, banchieri e commercianti, e dalla presenza dei Cavalieri Templari, un abitante di Cahors,Jacques Duéze nel 1322 divenne anche papa con il nome di Giovanni XXII
Il degrado arriva con la guerra dei Cent'anni, Cahors fu l'unica città a non cadere nelle mani degli Inglesi nonostante la popolazione fosse decimata dalla peste, malgrado la sua resistenza con il trattato di Brétigny del 1360 il re di Francia consegna la città agli Inglesi. Quando questi se ne vanno nel 1450, Cahors è in completa rovina. Dopo appena qualche decennio di pace che permette ai Cadurciens di riprendersi sono le guerre di religione a far ripiombare la città nella decadenza: nel 1540 si hanno le prime conversioni alla Riforma, presto la città si trova divisa fra due partiti, nel 1560 ha luogo un massacro di Protestanti, vent'anni più tardi la città è cinta d'assedio dagli Ugonotti condotti da Enrico di Navarra, dopo tre giorni l'assedio termina con un incendio ed un saccheggio.
Di questo turbolento passato la città conserva comunque delle importanti vestigia, primo fra tutti il Pont Valantré, uno dei massimi esempi di architettura militare medioevale, risalente al 1308 con le sue tre torri alte 40 metri è veramente bello ed impressionante.
Anche la città conserva numerosi monumenti notevoli: la cattedrale di Santo Stefano con un bellissimo chiostro, diverse torri e palazzi signorili, ma quello che maggiormente colpisce è l'armonioso insieme creato dal susseguirsi di vie contornate da case di pietra chiara o in mattoni, l'animazione della città e l'atmosfera rilassata e "meridionale" del borgo.
La regione del Quercy è disseminata di villaggi più o meno fortificati risalenti al periodo della guerra dei Cent'anni, fra XIII e XIV secolo, distinti fra Bastides di fondazione francese e di fondazione inglese. Oltre a questi vi è anche un'architettura rurale peculiare: mulini a vento, piccionaie e ricoveri in pietra a secco di forma tronco conica, sarebbe bello avere il tempo per girare la regione in bicicletta ma il caldo tipico del Midì francese, la mancanza d'ombra e le distanze veramente notevoli fra un villaggio e l'altro ci fanno desistere dall'uso del velocipede: ci accontentiamo di qualche rapida puntata in auto per ammirare gli edifici più celebrati e caratteristici.
Il degrado arriva con la guerra dei Cent'anni, Cahors fu l'unica città a non cadere nelle mani degli Inglesi nonostante la popolazione fosse decimata dalla peste, malgrado la sua resistenza con il trattato di Brétigny del 1360 il re di Francia consegna la città agli Inglesi. Quando questi se ne vanno nel 1450, Cahors è in completa rovina. Dopo appena qualche decennio di pace che permette ai Cadurciens di riprendersi sono le guerre di religione a far ripiombare la città nella decadenza: nel 1540 si hanno le prime conversioni alla Riforma, presto la città si trova divisa fra due partiti, nel 1560 ha luogo un massacro di Protestanti, vent'anni più tardi la città è cinta d'assedio dagli Ugonotti condotti da Enrico di Navarra, dopo tre giorni l'assedio termina con un incendio ed un saccheggio.
Di questo turbolento passato la città conserva comunque delle importanti vestigia, primo fra tutti il Pont Valantré, uno dei massimi esempi di architettura militare medioevale, risalente al 1308 con le sue tre torri alte 40 metri è veramente bello ed impressionante.
Anche la città conserva numerosi monumenti notevoli: la cattedrale di Santo Stefano con un bellissimo chiostro, diverse torri e palazzi signorili, ma quello che maggiormente colpisce è l'armonioso insieme creato dal susseguirsi di vie contornate da case di pietra chiara o in mattoni, l'animazione della città e l'atmosfera rilassata e "meridionale" del borgo.
La regione del Quercy è disseminata di villaggi più o meno fortificati risalenti al periodo della guerra dei Cent'anni, fra XIII e XIV secolo, distinti fra Bastides di fondazione francese e di fondazione inglese. Oltre a questi vi è anche un'architettura rurale peculiare: mulini a vento, piccionaie e ricoveri in pietra a secco di forma tronco conica, sarebbe bello avere il tempo per girare la regione in bicicletta ma il caldo tipico del Midì francese, la mancanza d'ombra e le distanze veramente notevoli fra un villaggio e l'altro ci fanno desistere dall'uso del velocipede: ci accontentiamo di qualche rapida puntata in auto per ammirare gli edifici più celebrati e caratteristici.
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