Col du Salvé
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Dedico questa bella e facile escursione, compiuta il 5 gennaio 2011, a chi ha molto amato la montagna ma per un motivo molto triste non ha potuto realizzare i suoi sogni.
Le foto, che trovo molto suggestive, sono state scattate con il BlackBerry di Ermanno perché la sottoscritta, fotografa ufficiale delle gite, come succede spesso d’inverno aveva le mani praticamente inservibili causa congelamento.
Arrivati al parcheggio di Porliod abbiamo subito infilato le ciaspole e, attraversata la strada abbiamo risalito il sentiero per Larset (1930 m) dopo il quale, alla palina del sentiero 11B (Rifugio Cuney) abbiamo seguito una larga traccia che ci ha portato nel bellissimo bosco di larici che la galaverna aveva ammantato di bianco. Il tempo era nebbioso e la temperatura rigida, ma dopo qualche tornante in moderata salita siamo sbucati fuori dalla nebbia e ai nostri occhi si è presentato uno spettacolo meraviglioso. Il Mont Emilius, la Becca di Nona e le montagne circostanti erano davanti a noi in tutto il loro splendore.
Siamo risaliti fino ai pressi di Tza Fontaney (2307 m) dove finiva la traccia pistata.
Proseguendo verso destra (est) abbiamo percorso un tratto abbastanza pianeggiante dopo il quale abbiamo risalito i grandi dossi sotto il Col du Salvé, mantenendoci a sinistra del crinale del Mont Morion.
Arrivati alla croce del colle (2515 m) abbiamo preferito non risalire la cresta del Morion perché le cornici presenti non ci davano sicurezza e l’aria gelida cominciava a farsi sentire con troppa prepotenza.
Siamo quindi ridiscesi per lo stesso tragitto dell’andata, completando la gita in circa tre ore.
La vita è una fortuna, la montagna un grande regalo.
Le foto, che trovo molto suggestive, sono state scattate con il BlackBerry di Ermanno perché la sottoscritta, fotografa ufficiale delle gite, come succede spesso d’inverno aveva le mani praticamente inservibili causa congelamento.
Arrivati al parcheggio di Porliod abbiamo subito infilato le ciaspole e, attraversata la strada abbiamo risalito il sentiero per Larset (1930 m) dopo il quale, alla palina del sentiero 11B (Rifugio Cuney) abbiamo seguito una larga traccia che ci ha portato nel bellissimo bosco di larici che la galaverna aveva ammantato di bianco. Il tempo era nebbioso e la temperatura rigida, ma dopo qualche tornante in moderata salita siamo sbucati fuori dalla nebbia e ai nostri occhi si è presentato uno spettacolo meraviglioso. Il Mont Emilius, la Becca di Nona e le montagne circostanti erano davanti a noi in tutto il loro splendore.
Siamo risaliti fino ai pressi di Tza Fontaney (2307 m) dove finiva la traccia pistata.
Proseguendo verso destra (est) abbiamo percorso un tratto abbastanza pianeggiante dopo il quale abbiamo risalito i grandi dossi sotto il Col du Salvé, mantenendoci a sinistra del crinale del Mont Morion.
Arrivati alla croce del colle (2515 m) abbiamo preferito non risalire la cresta del Morion perché le cornici presenti non ci davano sicurezza e l’aria gelida cominciava a farsi sentire con troppa prepotenza.
Siamo quindi ridiscesi per lo stesso tragitto dell’andata, completando la gita in circa tre ore.
La vita è una fortuna, la montagna un grande regalo.
Tourengänger:
ritata
Communities: Hikr in italiano
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