Rifugio Città di Busto (2493 m)
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Il rifugio Città di Busto è una bella costruzione in pietra situato su un promontorio sotto al quale si stende il Piano dei Camosci e da cui passa il Sentiero Castiglioni che lo collega al rifugio Maria Luisa; questo pianoro è delimitato da ovest dal Bättelmatthorn, o Punta dei Camosci, dal Corno Rosso sotto al quale si vede quello che resta del Ghiacciaio dei Canosci. Continuando il giro di sguardo verso sud il panorama diventa molto bello sulla Punta d’Arbola e la Punta del Sabbione in mezzo alle quali scende il ghiacciaio del Sabbione; in direzione poi del vallone di salita si vede, dall’altra parte della vallata, la massiccia mole del Monte Baodino che domina il Lago Kastel.
Descrizione
Dalla diga si costeggia il lago sulla sterrata giungendo, dopo qualche minuto, all'edificio dove parte la funivia di servizio dell'Enel e dove termina anche la strada. Si imbocca ora il sentiero che dalla destra si avvicina ad un torrentello che si attraversa a sinistra andando a risalire un pendio disseminato di bassi cespugli dove quasi subito si trova un bivio segnalato da una palina (1933 m) al quale si continua sul sentiero alla sinistra. Si prosegue ora su un tracciato che sale obliquamente la fiancata erbosa portandosi con qualche tornante all’inizio di un largo canale che si risale nel centro con percorso pressoché rettilineo; col procedere esso si restringe passando accanto ad alcune lastre rocciose in un tratto dove la pendenza si accentua sensibilmente e, superata abbastanza faticosamente questa strettoia, il canale si allarga nuovamente ed il percorso spiana un po’in corrispondenza di un traliccio della funivia di servizio dell’Enel. Qui si trova un bivio (2253 m) dove, abbandonato il sentiero che scende leggermente a sinistra, si percorre ancora un breve tratto rettilineo per poi svoltare sulla destra; da qui iniziano i molti tornanti che risalgono il pendio verso un’alta bastionata sulla destra sulla quale sorge il rifugio che si vede solo all’ultimo momento.
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Descrizione
Dalla diga si costeggia il lago sulla sterrata giungendo, dopo qualche minuto, all'edificio dove parte la funivia di servizio dell'Enel e dove termina anche la strada. Si imbocca ora il sentiero che dalla destra si avvicina ad un torrentello che si attraversa a sinistra andando a risalire un pendio disseminato di bassi cespugli dove quasi subito si trova un bivio segnalato da una palina (1933 m) al quale si continua sul sentiero alla sinistra. Si prosegue ora su un tracciato che sale obliquamente la fiancata erbosa portandosi con qualche tornante all’inizio di un largo canale che si risale nel centro con percorso pressoché rettilineo; col procedere esso si restringe passando accanto ad alcune lastre rocciose in un tratto dove la pendenza si accentua sensibilmente e, superata abbastanza faticosamente questa strettoia, il canale si allarga nuovamente ed il percorso spiana un po’in corrispondenza di un traliccio della funivia di servizio dell’Enel. Qui si trova un bivio (2253 m) dove, abbandonato il sentiero che scende leggermente a sinistra, si percorre ancora un breve tratto rettilineo per poi svoltare sulla destra; da qui iniziano i molti tornanti che risalgono il pendio verso un’alta bastionata sulla destra sulla quale sorge il rifugio che si vede solo all’ultimo momento.
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Tourengänger:
stefi
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