Parco del Ticino: anello della Venara.

L'interesse principale di questo itinerario è l'attraversamento del Bosco Siro Negri, riserva naturale ed esempio di come doveva essere la Pianura Padana prima della sua conversione agricola.
 
A Zerbolò, presso il ponte dell'autostrada, si imbocca la via Sedone, che presto diventa una strada di campagna sterrata, nota come "via del fiume" e segnata anche come P1 e P2, che in 2 km porta all'ostello Cascina Venara. Qui a sinistra inizia un sentierino che attraverso un terreno incolto e scavalcando una roggia porta su un bello sterrato. L'itinerario P1 va a sinistra, io seguo lo sterrato verso destra seguendo le segnalazioni P2 (senza allusioni a eventi di un passato recente). Dopo un tratto lo si abbandona, dove esso curva a destra, per prendere a sinistra un altro sterrato, seguendo le segnalazioni del Parco Ticino e quelle del sentiero E1. In mezzo ai pioppi si arriva al Bosco Siro Negri. 
 
Lungo un sentierino si attraversa il bosco, talvolta fitto talvolta rado, arrivando presso la sponda destra del Ticino, dalla quale si è separati dalla fitta vegetazione e da una roggia. Sempre seguendo qualche cartello si abbandona presto il Ticino e si continua nel bosco. Poco prima di uscirne il sentiero è allagato da una roggia ma si può passare lì vicino sfruttando un manufatto in pietre che ingloba due tubazioni.
 
Usciti da bosco, il sentierino svolta nettamente a destra (sud), procede con il bosco sulla destra e terreni aperti sulla sinistra. Ed è qui che vedo due dei famosi cinghiali del Parco. Impossibile per me fotografarli mentre corrono nell'erba alta. 
Sempre in terreno aperto, il sentierino diventa stradina sterrata, vira a sinistra (est), poi segue una roggia-canale e confluisce in una bella sterrata che arriva da sinistra e prosegue a destra. Ho l'impressione che la carta indichi questa sterrata come l'itinerario da seguire come "P2", mi sembra di aver fatto una variante quando sono uscito dal bosco.

Scavalcata la roggia-canale su un ponte, la strada è sbarrata da un cancello chiuso ma in cui c'è un cancelletto aperto che permette di passare di là, issandosi a circa un metro di altezza su una sbarra orizzontale e...se la persona non è corpulenta. Pochi minuti dopo aver scavalcato è arrivata un'auto il cui conducente ha aperto il cancello. A est dello sterrato c'è un altro bosco detto "Moriano".

Un ultimo tratto di sterrata porta a una strada asfaltata. Qui, se si vuol chiudere l'anello restano da fare circa 4 km su strada provinciale ma poco frequentata e dalla quale si avvistano aironi. Dapprima si segue la strada asfaltata sempre verso destra, si passa vicino alla grande azienda agricola Cascina Gaviola e ci si immette nella strada provinciale tra Carbonara al Ticino e Zerbolò, con la quale si torna al punto di partenza dopo circa 13 km totali.
 
Quanto al distanziamento, su sentieri e sterrate persone incontrate 3 (una signora che portava a spasso i cani e due taglialegna), cinghiali 2.
 
Curiosità 1 : a Zerbolò l'autostrada passa sopra il paese con un ponte invece di aggirarlo. Curiosità 2 : a Bereguardo il ponte sul Ticino è di barche.