Alpe Manco dalla Val Garzelli
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Commenti: quando ho proposto ai miei amici questa escursione nella val Garzelli, tributaria della parte iniziale della Val Bodengo (raccontatami con enfasi da Angelo Superti che ero stato a trovare qualche giorno fa), mi era tornato in mente quanto avevo letto tempo fa sulla Val Bodengo, in uno dei miei libri di montagna che, ricordo, mi aveva incuriosito e inquietato, vedi testo in corsivo qui di seguito: Dal volume “a piedi in Valtellina” di A. Gogna e G. Miotti, edito da Istituto Geografico de Agostini (1991) – in questo volume sono descritti 40 itinerari tra Orobie, Retiche e Lepontine.
“La Val Bodengo è triste. In quest’opera abbiamo voluto presentare ai lettori la bellezza delle valli, la gioia di vivere, i colori di un fiore, e il piacere di percorrere a piedi la montagna. Ma qui vogliamo fare un’eccezione, ci sia cioè consentito, per una volta, di esprimere dei sentimenti di tristezza.…il senso di abbandono si fortificò e crebbe a cospetto di maledizione, come se in questa valle fosse stato compiuto un delitto del quale nessuno abbia più conservato memoria, ma del quale si avverte ancor oggi l’oscuro tormento….Il sinistro potere di questa valle non lascia che la fantasia del visitatore si esprima con gioia. Perciò ci permettiamo di consigliare questo itinerario, sperando che le nostre impressioni non vengano confermate, solo a chi non sia già depresso per altri motivi più personali. Scherzi a parte, la strada in costruzione arriva già fino a Pra Princée…..”
Io non ho ancora visitato tutta la valle, ma a mio parere penso che gli autori, ai tempi, siano rimasti un po’ scossi dalla costruzione della strada che, a loro avviso, aveva deturpato la valle e da una alluvione che aveva sconvolto tutta la Val Bodengo; la solitudine da loro raccontata poi, devo dire che l’ho percepita maggiormente in altre zone (es. in Val Grande o in Val Leggia-CH), io insomma racconto l’escursione di oggi con quanto riportato di seguito.
Descrizione: difficile descrivere la bellezza dei posti visitati nell'escursione odierna, che ci ha visti risalire la solitaria Val Garzelli, tributaria della Val Bodengo che ha inizio a Gordona (vicino Chiavenna).
Personalmente rimarrà ben vivo nella mia memoria lo scenario di montagne viste (a poca distanza) dalla bucolica Alpe Campo, rappresentato dalle pareti nord dei Pizzi Anna Maria, Ledù e Rabbi, già in veste invernale con una bella spruzzata di neve e con i canaloni corazzati di ghiaccio; e che dire poi del panorama che si è aperto ai nostri occhi dopo aver raggiunto la Bocchetta di Campo ed essere scesi al bellissimo e confortevole Bivacco Alpe Manco, dove di fronte a noi stavano tutte le montagne della Val Bregaglia, della Val Codera e della Valle dei Ratti ? non si sapeva dove guardare....
Insomma una giornata indimenticabile passata con amici in una vallata solitaria (non abbiamo incontrato nessuno), ma ben tenuta, sia nei nuclei di baite che nei sentieri, tutti ben segnalati e curati.
La descrizione del percorso si legge nelle foto successive; complessivamente abbiamo superato un dislivello di 1200 m (700 fino all’Alpe Campo + 500 per andare e tornare dall’Alpe Manco), con un meteo un po’ nuvoloso al mattino ma poi via via più bello e inoltre abbiamo pestato la prima neve della stagione.
Ora non rimane che visitare anche la parte finale della vallata, più che altro per curiosità su quanto scritto da Gogna e Miotti ma, per il momento e per me, la Val Bodengo e le altre valli che ho visitato in questi luoghi, rimangono delle zone d’eccezione.
Filmato dell’escursione (di Giordano) visibile su https://www.youtube.com/watch?v=pPz7EjPwhg0&t=180s
“La Val Bodengo è triste. In quest’opera abbiamo voluto presentare ai lettori la bellezza delle valli, la gioia di vivere, i colori di un fiore, e il piacere di percorrere a piedi la montagna. Ma qui vogliamo fare un’eccezione, ci sia cioè consentito, per una volta, di esprimere dei sentimenti di tristezza.…il senso di abbandono si fortificò e crebbe a cospetto di maledizione, come se in questa valle fosse stato compiuto un delitto del quale nessuno abbia più conservato memoria, ma del quale si avverte ancor oggi l’oscuro tormento….Il sinistro potere di questa valle non lascia che la fantasia del visitatore si esprima con gioia. Perciò ci permettiamo di consigliare questo itinerario, sperando che le nostre impressioni non vengano confermate, solo a chi non sia già depresso per altri motivi più personali. Scherzi a parte, la strada in costruzione arriva già fino a Pra Princée…..”
Io non ho ancora visitato tutta la valle, ma a mio parere penso che gli autori, ai tempi, siano rimasti un po’ scossi dalla costruzione della strada che, a loro avviso, aveva deturpato la valle e da una alluvione che aveva sconvolto tutta la Val Bodengo; la solitudine da loro raccontata poi, devo dire che l’ho percepita maggiormente in altre zone (es. in Val Grande o in Val Leggia-CH), io insomma racconto l’escursione di oggi con quanto riportato di seguito.
Descrizione: difficile descrivere la bellezza dei posti visitati nell'escursione odierna, che ci ha visti risalire la solitaria Val Garzelli, tributaria della Val Bodengo che ha inizio a Gordona (vicino Chiavenna).
Personalmente rimarrà ben vivo nella mia memoria lo scenario di montagne viste (a poca distanza) dalla bucolica Alpe Campo, rappresentato dalle pareti nord dei Pizzi Anna Maria, Ledù e Rabbi, già in veste invernale con una bella spruzzata di neve e con i canaloni corazzati di ghiaccio; e che dire poi del panorama che si è aperto ai nostri occhi dopo aver raggiunto la Bocchetta di Campo ed essere scesi al bellissimo e confortevole Bivacco Alpe Manco, dove di fronte a noi stavano tutte le montagne della Val Bregaglia, della Val Codera e della Valle dei Ratti ? non si sapeva dove guardare....
Insomma una giornata indimenticabile passata con amici in una vallata solitaria (non abbiamo incontrato nessuno), ma ben tenuta, sia nei nuclei di baite che nei sentieri, tutti ben segnalati e curati.
La descrizione del percorso si legge nelle foto successive; complessivamente abbiamo superato un dislivello di 1200 m (700 fino all’Alpe Campo + 500 per andare e tornare dall’Alpe Manco), con un meteo un po’ nuvoloso al mattino ma poi via via più bello e inoltre abbiamo pestato la prima neve della stagione.
Ora non rimane che visitare anche la parte finale della vallata, più che altro per curiosità su quanto scritto da Gogna e Miotti ma, per il momento e per me, la Val Bodengo e le altre valli che ho visitato in questi luoghi, rimangono delle zone d’eccezione.
Filmato dell’escursione (di Giordano) visibile su https://www.youtube.com/watch?v=pPz7EjPwhg0&t=180s
Tourengänger:
imerio
Communities: Hikr in italiano
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