Una Segantini diversa...
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Descrizione: Giovanni Segantini, il maggiore pittore divisionista italiano, nasce ad Arco in provincia di Trento il 15 gennaio 1858.
Dopo un'infanzia drammatica, a causa delle ristrettezze economiche e della morte della madre, quando Giovanni ha solo sette anni, viene affidato alla sorellastra e costretto a trasferirsi a Milano.
Per alcuni anni Giovanni Segantini vive in Brianza, spostandosi alla ricerca di nuovi paesaggi.
Nel 1886 Giovanni Segantini si stabilisce a Savognino nel Canton Grigioni con la famiglia che è molto cresciuta, visto che è arrivata ad avere 4 figli.
Per completare un’opera, il 18 settembre del 1899 l’artista sale ai 2.700 metri dello Schafberge, colpito da un violento attacco di peritonite, Giovanni Segantini muore il 28 settembre 1899.
Il Comune di Caglio ha voluto rendere omaggio a Giovanni Segantini e alla sua permanenza in Brianza, in occasione dei 150 anni dalla nascita del grande pittore divisionista, nel 2008.
La Pro Caglio in collaborazione con il comune di Caglio ha collocato en plein air alcuni dei suoi maggiori capolavori, riprodotti a grande dimensione, nei punti del borgo brianteo più suggestivi e più strettamente legati al maestro, come la casa in cui visse dal 1885 al 1886.
Commenti: chi pratica la montagna, non può non conoscere la Cresta Segantini (in Grignetta) o la Capanna Segantini (sopra Pontresina – CH), ma molti forse non conoscono questo “percorso a cielo aperto” dedicato a Segantini, che si trova a Caglio*. (*Caglio si raggiunge arrivando dapprima a Erba per poi passare da Canzo-Asso e seguendo poi le indicazioni).
In questo pittoresco borgo della Valsassina, piuttosto rinomato come luogo di villeggiatura, si possono quindi percorrere con tutta calma le stradine del centro (borgo medioevale ben conservato e ristrutturato) vedendo i capolavori dell’artista.
Unitamente a questo giro, si può poi decidere di partire per qualche escursione verso le cime del triangolo Lariano (a piedi o in mtb), oppure fare qualche altra passeggiata nei dintorni di Caglio o Rezzago, come abbiamo fatto noi: ogni tanto bisogna anche accontentare le mogli e accrescere la propria cultura…
Dopo un'infanzia drammatica, a causa delle ristrettezze economiche e della morte della madre, quando Giovanni ha solo sette anni, viene affidato alla sorellastra e costretto a trasferirsi a Milano.
Per alcuni anni Giovanni Segantini vive in Brianza, spostandosi alla ricerca di nuovi paesaggi.
Nel 1886 Giovanni Segantini si stabilisce a Savognino nel Canton Grigioni con la famiglia che è molto cresciuta, visto che è arrivata ad avere 4 figli.
Per completare un’opera, il 18 settembre del 1899 l’artista sale ai 2.700 metri dello Schafberge, colpito da un violento attacco di peritonite, Giovanni Segantini muore il 28 settembre 1899.
Il Comune di Caglio ha voluto rendere omaggio a Giovanni Segantini e alla sua permanenza in Brianza, in occasione dei 150 anni dalla nascita del grande pittore divisionista, nel 2008.
La Pro Caglio in collaborazione con il comune di Caglio ha collocato en plein air alcuni dei suoi maggiori capolavori, riprodotti a grande dimensione, nei punti del borgo brianteo più suggestivi e più strettamente legati al maestro, come la casa in cui visse dal 1885 al 1886.
Commenti: chi pratica la montagna, non può non conoscere la Cresta Segantini (in Grignetta) o la Capanna Segantini (sopra Pontresina – CH), ma molti forse non conoscono questo “percorso a cielo aperto” dedicato a Segantini, che si trova a Caglio*. (*Caglio si raggiunge arrivando dapprima a Erba per poi passare da Canzo-Asso e seguendo poi le indicazioni).
In questo pittoresco borgo della Valsassina, piuttosto rinomato come luogo di villeggiatura, si possono quindi percorrere con tutta calma le stradine del centro (borgo medioevale ben conservato e ristrutturato) vedendo i capolavori dell’artista.
Unitamente a questo giro, si può poi decidere di partire per qualche escursione verso le cime del triangolo Lariano (a piedi o in mtb), oppure fare qualche altra passeggiata nei dintorni di Caglio o Rezzago, come abbiamo fatto noi: ogni tanto bisogna anche accontentare le mogli e accrescere la propria cultura…
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imerio
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