Val Tartano


Publiziert von imerio , 16. August 2020 um 21:13.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:11 August 2020
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 1000 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Tartano si raggiunge uscendo dall'ultima galleria della SS 36 (Valtellina) e, alla rotonda, seguendo le indicazioni per il paese.

Descrizione: La terza grande valle sul versante orobico della bassa Valtellina, dopo la Val Lesina e le Valli del Bitto di Gerola ed Albaredo, è la Val di Tartano (o ValTartano), che si congiunge con il fondovalle all’altezza del grande ed impressionante conoide del Tartano, all’altezza di Talamona (impressionante perché mostra l’enorme massa di detriti alluvionali che il torrente Tartanoha scaricato, nella sua millenaria opera di erosione). Ha la forma di una Y, in quanto è costituita, nella parte medio-bassa, da un profondo ed orrido solco che, all’altezza di Tartano (m. 1200), si apre e biforca, nel due rami della Val Lunga, ad est, e della Val Corta, ad ovest. Quest’ultima, a sua volta, si biforca, all’altezza delle contrade Bagini e Barbera (termine derivato da “barba”, cioè “zio”), nella Val di Lemma, ad est, e nella Val Bùdria, ad ovest. La denominazione delle due valli non si riferisce all'estensione, quanto piuttosto all'antichità storica degli insediamenti: i "Lunghi" furono i primi colonizzatori della valle, venuti dal versante orobico della bergamasca, mentre i "Corti" vennero successivamente.
Commenti: seconda uscita di prova dopo quella effettuata cinque giorni fa, questa volta effettuata con Mario e si sa, quando c’è Mario si cammina!
Parcheggiata l’auto a Tartano (che si raggiunge percorrendo tutta la SS 36 , compreso l’ultimo tratto terminato lo scorso anno: usciti dall’ultima galleria, alla rotonda si risale le valle seguendo la segnaletica per Tartano) viste le numerose auto presenti, abbiamo risalito a piedi la ripida stradina asfaltata che porta a Fraccia per poi proseguire sul sentiero che porta al Bivacco Gusmeroli.
Arrivati presto al Bivacco, dopo una sosta, abbiamo deciso di proseguire seguendo il sentiero che collegava tutti gli alpeggi presenti su questo lato della valle, senza una meta precisa.
Sostanzialmente abbiamo ripetuto l’itinerario di due anni fa, quando c’eravamo fermati all’Alpe Gerlo, ma questa volta abbiamo proseguito ben oltre.
Arrivati sotto ai pendii della Cima della Sciura, a circa 2100 m di quota, ci siamo fermati per decidere cosa fare: ci sarebbe piaciuto andare avanti ma, non conoscendo lo sviluppo della parte finale del percorso, che ci sembrava ancora molto lungo (si sarebbe potuto poi tornare lungo il fondo della ValLunga), abbiamo preferito non forzare oltre e ritornare quindi sui nostri passi, paghi del percorso effettuato.
Questo tratto di percorso fatto tra gli alpeggi ormai abbandonati ci ha fatto apprezzare, come altre volte, il duro lavoro della gente che ha vissuto qui negli anni scorsi, testimoniato dalle numerose baite e dai muretti di pietra che delimitavano i pascoli, che ormai però sono vittima dell’abbandono.
Ritornati al Gusmeroli, abbiamo finalmente dato il via al nostro pranzo, con la compagnia (un po’ invadente) di un mulo e di alcune mucche che avevamo incontrato più in basso salendo al mattino.
Alla fine è stata un’escursione di quasi 1000 m di dislivello per sei ore di cammino effettivo, cosa che mi rende ottimista sul ritorno ai ritmi di inizio luglio. 

Tourengänger: imerio
Communities: Hikr in italiano


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