Mornera


Publiziert von imerio , 8. Mai 2020 um 21:24.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:24 März 2016
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 1200 m
Strecke:Gaggio - Mornera
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Uscire a Bellinzona sud e, appena prima di arrivare a Bellinzona, girare a sinistra per arrivare a Sementina dirigendosi infine verso la stazione di partenza della funivia per Mornera.

Altra uscita nella zona del Bellinzonese, questa volta con Mario, allo scopo di aumentare la conoscenza del territorio per uscite future e per visitare tre punti di interesse: il Ponte di Tibetano di Monte Carasso(“PontCarasc”), la Chiesa di San Bernardo e le baite di Mornera.
Raggiunta Sementina (presso Bellinzona), abbiamo risalito in auto la corta stradina che passa di fianco alla stazione di partenza della funivia per Mornera (questa stradina non è molto “pubblicizzata”, in quanto sembra che tutti salgano in funivia) arrivando al suo termine e parcheggiando in una piccola piazzola con circa una dozzina di posto auto.
Poco dopo la partenza, ad un bivio, abbiamo seguito le indicazioni per il Ponte Tibetano, raggiungendolo dopo circa 45 min. di cammino: molto caratteristico e spettacolare nella sua struttura che, con una lunghezza di 270 m, lo rende il più lungo delle Alpi e permette di superare il solco della ValSementina; non è adatto a chi soffre di vertigini, anche se è molto stabile (c’era un bel vento che scendeva dalla valle, tanto che mi sono tolto il cappello per precauzione, eppure il ponte non oscillava minimamente, merito dei cavi laterali di controventatura magistralmente posati e collegati alla struttura).
Dopo aver ripercorso a ritroso il ponte ed un tratto di sentiero, abbiamo imboccato il sentiero per Mornera arrivando, di lì a poco, alla chiesetta di San Bernardo.
La chiesa, chiusa al mattino, ma che abbiamo trovata aperta al ritorno, probabilmente per una visita su prenotazione, è stata dichiarata monumento di interesse nazionale ed è il risultato di modifiche avvenute nel corso dei secoli partendo da una primitiva costruzione edificata tra la fine del XI secolo e l’inizio del XII.
Dopo la chiesa, la mulattiera inizia a salire sempre per boschi, ma con pendenze maggiori, attraversando spesso dei bei gruppi di baite ed incrociando qualche volta anche la funivia.
Dopo che si iniziano ad incontrare le prime conifere, si arriva infine all’esteso gruppo di abitazioni che costituisce il nucleo di Mornera, dove giunge anche la funivia, di fianco alla quale c’è anche un piccolo ristorante (aperto).
Visto che era presto, ne abbiamo approfittato per effettuare un bel giro nella neve intorno e sopra al paese, seguendo un sentiero indicato anche per le ciaspole, arrivando ad affacciarci sulla Riviera e sulle montagne prospicienti, anche se non perfettamente visibili a causa delle piante del bosco.
Ritornati a Mornera, abbiamo poi seguito per un tratto il sentiero per la Capanna Albagno, fermandoci a mangiare presso il Pian di Nar, con bella vista su un tratto della valle di Bellinzona.
Questa volta ho fatto una insolita fatica per superare i circa 1.200 m di questa escursione, vuoi per  la stanchezza accumulata nei giorni scorsi a seguito di pesanti lavori in giardino, vuoi per un forte mal di gola, anticipo di un “cedimento fisico” sviluppatosi poi nei giorni successivi (mali di stagione…).
Tra un mesetto circa conto di ritornare qui per salire la Cima di Gaggio  (volendo c’è anche una via ferrata inaugurata da poco) e successivamente la Cima dell’Uomo, magari raggiungendola da Bedretto a cui si può arrivare in auto salendo da Gorduno (appena dopo Bellinzona).
Pochissime le persone incontrate nel nostro cammino e nessun incontro con l’animale (cosa insolita in questi luoghi). 

Tourengänger: imerio
Communities: Hikr in italiano


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