Laghi Cingino e Camposecco

Completamento del giro in Valle Antrona, effettuato il 26 maggio scorso, dove avevamo terminato la salita all’Alpe Casaravera.
Questa volta con me c’erano Mario e Fabrizio ed abbiamo raggiunto in auto la diga del Lago di Campliccioli, da dove abbiamo iniziato la ns. escursione.
Percorsa come la volta precedente la sponda destra orografica del Lago, abbiamo poi proseguito seguendo le indicazioni per il Lago Cingino; fino all’Alpe Lombraoro il sentiero sale moderatamente, ma dopo aver svoltato a destra, inizia a salire con pendenza più severa verso il Bacino del Cingino.
Molto bello questo tratto, che prima attraversa una bella foresta di abeti e larici per poi sbucare nelle tipiche praterie alpine alternate a qualche area rocciosa, con i panorami che si allargano verso le montagne che fanno da confine con la Svizzera (Pizzi Cingino Nord e Sud, P.zo di Antigine, Ofentalhorn, Punta Giavin, ecc.).
Terminata la salita siamo finalmente arrivati alla Diga, dove speravamo di assistere allo spettacolo degli stambecchi che sul muraglione leccano le efflorescenze di salnitro, ma purtroppo gli animali si trovavano più in alto e quindi li abbiamo potuti vedere solo di sfuggita con il binocolo.
Dal Lago del Cingino abbiamo poi proseguito verso il Lago di Camposecco, raggiungibile dalla nostra posizione esclusivamente percorrendo l’angusto tunnel dell’Enel che collega i due bacini, dove transita anche una grossa condotta; muniti di pile, siamo entrati del tunnel alle 10.50 e ne siamo usciti alle 11.30 !
Sbucati dalla galleria, abbiamo percorso il lungo e orizzontale traverso che conduce al Lago di Camposecco, per raggiungerlo, affrontando l’ultima ripida e secca salita (+ 180 m).
Bello e aperto il circo delle montagne che sovrastano il Lago, costituite dalla Cresta di Saas e dalle Coronette di Camposecco, attraversate dal Passo delle Coronette che porta in Val Loranco verso il Pizzo d’Andolla.
Dopo aver consumato il ns. pranzo, abbiamo poi iniziato la discesa verso il Lago di Campliccioli passando da diversi alpeggi ormai abbandonati da tempo.
Anche se non abbiamo visto gli stambecchi sul muraglione del Cingino, abbiamo avuto un incontro ravvicinato con un ermellino (era da anni che non ne vedevo), una pernice bianca, un giovane stambecco al Lago di Camposeccoe una grossa marmotta durante la discesa finale.
Escursione dal discreto impegno fisico, che abbina un dislivello non esagerato (intorno ai 1.100 m) ad una serie di spostamenti che però fanno percorrere parecchia strada; giornata dal tempo bellissimo.