Il giardino del ciliegio (Che Cechov mi perdoni)


Publiziert von lebowski , 30. April 2020 um 12:45.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 5 April 2020
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 4 m
Abstieg: 4 m
Strecke:Prato delle margherite, nespolo, prugno, pero, melo, ciliegio.
Unterkunftmöglichkeiten:Casa mia

Un giardino è un piccolo universo dove regnano simpatici lillipuziani chiamati insetti, incuranti della concitazione con la quale noi bizzarri umani inseguiamo la vita moderna. Essi obbediscono solo alle inalterabili leggi della natura: luce, buio, caldo, freddo.
Comprimere gli spazi è un metodo efficace per compiere un'escursione senza muoversi da casa, obbligo civile e morale in questo periodo di emergenza sanitaria.
Non bisogna sentirsi mutilati nell'entusiasmo, al contrario può risultare divertente cogliere i limiti come una sfida stimolante alla fantasia. Gli scenari sconfinati delle montagne ci distraggono facilmente dalle bellezze celate negli orizzonti minimi di un prato. Per sublimare e apprezzare questo ambiente, mi viene in mente una parola affascinante che inventò Fosco Maraini,  grande alpinista, scrittore, fotografo ed antropologo: endocosmo. 
E' il nostro modo di sentire le cose, il filtro interiore della nostra sensibilità dove far passare il mondo esterno per arricchirci. Senza contare passi, chilometri o dislivello, emergono solo le emozioni. 

Il mio cammino inizia tra una moltitudine di margherite, allegre protagoniste dei prati. Quando ne vedo a centinaia non resisto, devo sdraiarmi e lasciarmi accarezzare dalla loro delicata presenza. Mettere il naso a livello del terreno, inoltre, svela un popolo di curiosi esserini volanti. 
Anche nella micro corporatura di un semplice moscerino, che possiamo più elegantemente chiamare dittero, si cela una sorprendente esempio di vivacità in movimento, come fosse un minuscolo cavaliere errante senza feudo. Gli alberi da frutto nella stagione tiepida si ricoprono di bianco, trasformandosi in fastosi bouquet di fiori per immaginarie spose primaverili, rigogliosi e profumati. Attorno ad essi turbina costantemente un nugolo di insetti impollinatori, alla ricerca del goloso nettare.

Dopo aver fatto tappa sotto il prugno e il pero, entrambi splendidamente fioriti, giungo al melo. Mentre ammiro le sue gemme gonfie e lucide, una macchia viola tra l'erba attira il mio sguardo. Sono i giacinti, raffinati calici lilla che sembrano disegnati da un cesello barocco.  Solitari o riuniti in piccoli gruppi spiccano i fiori del tarassaco, il loro giallo trionfa sulla distesa erbosa. Ognuno di essi pare un sole in miniatura che ha assorbito e imparato il dominio della luce.

Giungo sotto il mio albero preferito, il ciliegio. Il profumo dolce dei suoi fiori è inebriante e avvolgente, a mio parere velatamente sensuale. Ho voglia di salirciAmo da sempre arrampicarmi sugli alberi, fin dall'infanzia, è un caro ricordo di estati infinite passate a scorrazzare libero come un puledro nelle campagne della fattoria dei nonni. E' una pulsione che, a dispetto dell'età, trovo ancora irresistibile. Pochi minuti dopo sono lassù, proprio al centro della chioma. Il ronzio delle api è diventato intenso, ipnotico, unito all'odore zuccherino dei fiori crea un'atmosfera deliziosa.

Considero questi imenotteri creature fantastiche, creano alveari geometricamente sbalorditivi senza ingegneri e sono dotati di un senso sociale incredibile. La mia ammirazione è amplificata dalla passione da plantigrado per il miele, lo confesso. In una immaginaria gerarchia nobiliare "insettifera" sono le regine assolute. Ammirarle da così vicino, nelle loro imprevedibili evoluzioni senza gravità non fa che accrescere questa convinzione. La sensazione vagamente zen di essere parte dell'albero è immediata, straniante e molto piacevole.
Mi sono bastati pochi minuti tra i rami per desiderare di non voler più scendere, in preda ad una sensazione di leggerezza e felicità improvvisa. Tra i pensieri emerge una grottesca epifania: il famoso barone rampante, 
calviniano e un po'calvinista, avrebbe evitato il virus? La risposta sembra arrivare dal sorriso del mio vicino, che appoggiato alla recinzione mi osserva con un aria allo stesso tempo perplessa e divertita.   




soundtrack:     Il ciliegio  -  A. Branduardi


  
https://www.youtube.com/watch?v=L4LmIT6HbIo


Tourengänger: lebowski


Galerie


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Kommentare (9)


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Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 30. April 2020 um 15:07
Grande Fosco Maraini...!!!
Eccezionali le piccole e vitali api: uno dei miei insetti preferiti!
Poi sono goloso del miele di castagno e della melata di montagna...
Sarò ripetitivo ma è sempre un gran piacere leggerti... e sappi che hai il dono delle parole scritte che diventano prima eteree immagini e poi vere emozioni!

Salutoni...

Angelo

P.S.
Prima della quarantena, quindi a febbraio o a inizio marzo, sei riuscito ad andare e quindi ad arrampicare sulle belle vie del monte Musinè...?

lebowski hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. April 2020 um 16:24
Grazie dei complimenti e dell'entusiasmo Angelo, la clausura costringe a viaggiare in maniera differente come vedi, ma con ottimi risultati. Notare ciò che spesso nel quotidiano ci sfugge è un regalo prezioso di questo periodo.
Purtroppo niente ascensioni oltre a quella al ciliegio ultimamente, aspetto con pazienza la ripresa della libertà di correre verso le montagne, come tutti noi.
Ho letto di recente la biografia di Maraini, e ne sono rimasto impressionato, un vero fuoriclasse in ogni ambito che ha percorso.
Le emozioni sono indispensabili per una vita ricca, non facciamocele mancare mai.
Saluti anche a te!

Luca



imerio hat gesagt:
Gesendet am 30. April 2020 um 18:20
Solo per tua conoscenza: quella nella 4^ foto è un'ape, mentre quelli nelle foto 7 e 8 sono sirfidi (famiglia dei ditteri, come le mosche), insetti simili alle api, me che non pungono. Belle le foto dei fiori. Ciao. Imerio.

lebowski hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. April 2020 um 18:35
Grazie della precisazione, correggerò le descrizioni.
Sei molto esperto di insetti a quanto vedo, è un mondo davvero affascinante del quale però ho solo una conoscenza superficiale. Mi documenterò meglio la.prossima volta.
Ciao

Luca

imerio hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. April 2020 um 18:39
Ho praticato l'apicultura per un po' di anni ed è stata una bella esperienza. Quando pensavo di sapere tutto sulle api, mi accorgevo invece che c'era sempre da imparare, anno dopo anno. Ciao.

lebowski hat gesagt: RE:
Gesendet am 30. April 2020 um 18:59
Apicultore?' Che bello! C'è sempre da imparare da chiunque, è il bello di conoscere gli altri con le stesse passioni.
Ciao

micaela hat gesagt:
Gesendet am 1. Mai 2020 um 08:25
Ciao Luca,
Son certa che Čecov ti ha già perdonato (lui poi era medico...), per questo tuo partecipe inno alla natura più vicina a noi, che lui ha cantato spesso...

Cosa ne pensi di ascoltare questa romanza di Čjajkovsk?
(ah, quante volte cantata in pubblico, con profonda partecipe emozione...)

"Ho aperto la finestra - era troppo caldo,
E mi sono inginocchiato,
E ho sentito sul viso l'alito della notte di primavera
Con il meraviglioso profumo del lillà.

E da qualche parte si mise a cantare l'usignolo,
Lo ascoltai con melancolia..."
(testo di Constantin Romanov)

(Ti consiglio l'interpretazione del baritono Dimitri Hvorostovski)

Cari saluti, Micaela


lebowski hat gesagt: RE:
Gesendet am 1. Mai 2020 um 11:54
Mi sembra un ottimo suggerimento, ti farò sapere il mio parere dopo l'ascolto. Intanto grazie tante per la segnalazione!
Le parole sono molto belle, credo che non potrò che rimanere felice della scoperta.
Ciao Luca

micaela hat gesagt:
Gesendet am 1. Mai 2020 um 08:49
Scusa, non ti ho scritto i dettagli della romanza, eccoli:
opus 63 numero 2


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