Olmo - Laguzzola


Publiziert von imerio , 29. März 2020 um 20:46.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:20 Oktober 2016
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 6:00
Aufstieg: 850 m
Strecke:Olmo - Alpe Lendine - Laguzzola.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si percorre la S.S. 36 fino a Chiavenna, per poi raggiungere subito dopo il paese di San Giacomo Filippo e la sovrastante frazione di Olmo.

Dopo le valli svizzere del Ticino e dei Grigioni, la Valle Spluga è quella che quest’anno mi ha più coinvolto.
Partito con Fabrizio di buon’ora da casa, abbiamo percorso come altre volte la S.S. 36 fino a Chiavenna, per poi raggiungere subito dopo il paese di San Giacomo Filippo e la sovrastante frazione di Olmo, dove abbiamo lasciato l’auto.
Accolti da un vento gelido ma da una giornata dal tempo bellissimo, abbiamo imboccato il sentiero per l’Alpe Lendine nei pressi della chiesetta, che si inoltra subito dopo il paese in un magnifico ed esteso bosco di larici, risalendo il lato destro idrografico della Valle del Drogo.
Raggiunto l’alpeggio dominato dal Pizzaccio, abbiamo visitato i dintorni delle baite deserte ma quasi tutte ben tenute, proseguendo poi verso sinistra (indicazioni ben evidenti) per Laguzzola, imboccando  quindi la deviazione per il Lago Grande (in realtà non è proprio un grande lago, ma sopperisce alla sua ridotta dimensione con la cornice di un ambiente stupendo).
Dal Lago Grande abbiamo poi fatto ritorno verso le baite di Laguzzola che abbiamo raggiunto poco prima di mezzogiorno fermandoci per mangiare, in una posizione dove il vento non si faceva sentire.
Laguzzola sorge su un ripiano erboso veramente panoramico, da cui abbiamo potuto ammirare con il binocolo mete già percorse e mete da effettuare, con una visibilità eccezionale sui colossi di granito della Val Bregaglia e sulle selvagge montagne che dominano Chiavenna, teatro di grandi ascensioni da parte di alpinisti famosi e non solo.
Infatti da qui mi viene in mente la storia di don Giuseppe Buzzetti, un fortissimo prete alpinista, autore di salite spettacolari e sempre in solitaria su queste montagne (parete nord del Pizzo di Prata, Sasso Manduino, Pizzo Badile, ecc., fatte quasi un secolo fa !), scomparso purtroppo il 14 luglio 1934 (e mai più ritrovato) a causa di un comune temporale estivo scoppiato tra la Val Coderae l’alta Val Masino - la sua storia è raccontata sul libro  “Il Prete Scomparso” edito nel 2002 dal CAI Sezione di Chiavenna, che devo trovare - ; erano uomini veramente di una tempra che oggi ci sognamo…
E’ stato con vero rimpianto che abbiamo poi iniziato il sentiero di discesa, che ci ha portati più direttamente al punto di partenza (Olmo) passando per le baite di Costa.
Sono già stato altre volte in queste zone (con la neve o in estate), ma ci torno sempre volentieri sia per la bellezza dei posti (i boschi di larici sono veramente sconfinati: oggi ci abbiamo camminato per circa sei ore) sia per la facilità dei percorsi, che è bello fare quando non si ha voglia di effettuare dislivelli notevoli o mete con tratti impegnativi.
Il dislivello complessivo è stato intorno agli 850 m, affrontato però senza fretta e con le giuste pause.
Nel maggio del 2010, salendo a Laguzzola, avevo incontrato separatamente ben cinque galli forcello, mentre oggi ne ho sentito solo uno involarsi nel bosco, senza però riuscire a vederlo. 

Tourengänger: imerio
Communities: Hikr in italiano


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