Ciarm del Prete Mt. 2390
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.....siamo in auto fuori dal cancello pronti per immeterci sulla strada e non abbiamo ancora deciso la meta......
Una bella ciaspolata all’Alpe Devero, dove c’è sempre neve e qualcosa portiamo sicuramente a casa, oppure Ciarm del Prete in valle di Lanzo????
L’idea di Ciarm del Prete si era risvegliata in settimana, avendo letto sul sito Gulliver che la domenica precedente era salito un gruppo di sci alpinisti, ciò voleva dire che la neve c’era a sufficienza… ma durante la settimana un pochino è nevicato anche in quelle zone e quindi… che cosa avremmo trovato????…….
Ma ritorniamo al momento della partenza… ….mancavano ormai pochi minuti alle sette e cinque… qualcuno si lascia scappare Ciarm del Prete e …. Ciarm sia…!!!!
Ci dirigiamo verso le valli di Lanzo, per la precisione la valle di Viù.
La gita parte dal parcheggio dell’Alpe Bianca, sopra la frazione Tornetti, dove possiamo vedere uno dei più grandi eco-mostri del Piemonte: lo scheletro abbandonato di un palazzo di oltre 5 piani con annessi impianti di risalita....figlio degli anni 70/80 quando alcuni piccoli comuni di montagna speravano di riconvertirsi in ricche stazione sciistiche… ….cambiamenti climatici ed investimenti speculativi sbagliati hanno reso l’Alpe Bianca un triste fantasma.
Per fortuna dal parcheggio prendiamo la carrareccia, già qui ci sono indicazioni per il Ciarm del Prete e dopo alcuni tornanti il “mostro” sparisce dalla nostra vista.
E’ stata ciaspol dry per i primi 100 metri, fino alle altre paline che indicano il sentiero estivo per il Passo Veilet e la nostra meta.
Qui abbandoniamo la strada e risaliamo i pendii prima molto ripidi, poi più dolci che conducono al Passo Veilet.
In prossimità del passo scorgiamo alcuni ciaspolatori, mosche bianche in confronto agli sci alpinisti.
Dato che già in lontananza la cima appariva alquanto ripida, almeno nel tratto finale, chiediamo ai racchettatori se sono riusciti a salire.
Forse sarebbe stato meglio non chiedere… risposta pressoché unanime: ”Salire con queste condizioni è impossibile, ci vogliono i ramponi per affrontare il tratto finale… meglio fermarsi al colle”.
Ci fidiamo e restiamo al colle…. Mah … almeno tentiamo…vediamo, passo dopo passo fin dove possiamo arrivare…..
Fino ad ora abbiamo trovato una neve in alcuni punti molle, in altri un po’ gessosa riportata dal vento che tendeva a fare zoccolo, secondo i ciaspolatori l’ultimo tratto era ghiacciato e bisognava salire piegati in due, ma se non sono saliti … ….????!!!!! Lo avranno saputo da qualche scialpinista in discesa???
Piano piano cominciamo a risalire il pendio ed ecco che sbuca un ragazzo munito di ramponcini.. ci dice di essere salito con le ciaspole… ….nonostante i suoi amici sci alpinisti gli hanno consigliato di rimanere al colle e ci dice di valutare bene prima di salire… …
Per farla breve … siamo saliti, la neve era un po’ ghiacciata ma le nostre ciaspole hanno fatto una buona presa, giunti alle roccette finali le abbiamo tolte e siamo saliti con i ramponcini tra la neve e le rocce… eccoci in cima a godere un panorama veramente spettacolare, nonostante qualche velatura alta…. Gran Paradiso, Grivola, gruppo del Rosa, Monviso….Rocciamelone….
Qualche foto e subito giù…eravamo un po’ preoccupati per la discesa…. tutto bene con i nostri ramponcini…. fino a quando incontriamo uno strato di neve fresca con sotto del ghiaccio vivo… all’andata non ce ne siamo neanche accorti… ma in discesa direi di si… bisognava andare abbastanza cauti… …..ed eccoci al colle a godere del meritato riposo… in completa solitudine… eravamo gli unici… tutti se ne erano già andati………
Adesso abbiamo compreso perché Ciarm del Prete è classificata per medi sci alpinisti e nel tratto finale per bravi sci alpinisti……!!!!
Alla fine però un’altra cosa l’ho capita… che non bisogna andare nelle Valli di Lanzo la domenica…. perché??? …….. ma perché è chiuso il Caseificio Valli di Lanzo…. per fortuna i negozi di alimentari di Viù sono aperti e non sono neanche pochi, considerate le dimensioni del paese e così…. partono gli acquisti di vari tipi di tome di Lanzoooo!!!!!!
Nadia e Grazianoo
Una bella ciaspolata all’Alpe Devero, dove c’è sempre neve e qualcosa portiamo sicuramente a casa, oppure Ciarm del Prete in valle di Lanzo????
L’idea di Ciarm del Prete si era risvegliata in settimana, avendo letto sul sito Gulliver che la domenica precedente era salito un gruppo di sci alpinisti, ciò voleva dire che la neve c’era a sufficienza… ma durante la settimana un pochino è nevicato anche in quelle zone e quindi… che cosa avremmo trovato????…….
Ma ritorniamo al momento della partenza… ….mancavano ormai pochi minuti alle sette e cinque… qualcuno si lascia scappare Ciarm del Prete e …. Ciarm sia…!!!!
Ci dirigiamo verso le valli di Lanzo, per la precisione la valle di Viù.
La gita parte dal parcheggio dell’Alpe Bianca, sopra la frazione Tornetti, dove possiamo vedere uno dei più grandi eco-mostri del Piemonte: lo scheletro abbandonato di un palazzo di oltre 5 piani con annessi impianti di risalita....figlio degli anni 70/80 quando alcuni piccoli comuni di montagna speravano di riconvertirsi in ricche stazione sciistiche… ….cambiamenti climatici ed investimenti speculativi sbagliati hanno reso l’Alpe Bianca un triste fantasma.
Per fortuna dal parcheggio prendiamo la carrareccia, già qui ci sono indicazioni per il Ciarm del Prete e dopo alcuni tornanti il “mostro” sparisce dalla nostra vista.
E’ stata ciaspol dry per i primi 100 metri, fino alle altre paline che indicano il sentiero estivo per il Passo Veilet e la nostra meta.
Qui abbandoniamo la strada e risaliamo i pendii prima molto ripidi, poi più dolci che conducono al Passo Veilet.
In prossimità del passo scorgiamo alcuni ciaspolatori, mosche bianche in confronto agli sci alpinisti.
Dato che già in lontananza la cima appariva alquanto ripida, almeno nel tratto finale, chiediamo ai racchettatori se sono riusciti a salire.
Forse sarebbe stato meglio non chiedere… risposta pressoché unanime: ”Salire con queste condizioni è impossibile, ci vogliono i ramponi per affrontare il tratto finale… meglio fermarsi al colle”.
Ci fidiamo e restiamo al colle…. Mah … almeno tentiamo…vediamo, passo dopo passo fin dove possiamo arrivare…..
Fino ad ora abbiamo trovato una neve in alcuni punti molle, in altri un po’ gessosa riportata dal vento che tendeva a fare zoccolo, secondo i ciaspolatori l’ultimo tratto era ghiacciato e bisognava salire piegati in due, ma se non sono saliti … ….????!!!!! Lo avranno saputo da qualche scialpinista in discesa???
Piano piano cominciamo a risalire il pendio ed ecco che sbuca un ragazzo munito di ramponcini.. ci dice di essere salito con le ciaspole… ….nonostante i suoi amici sci alpinisti gli hanno consigliato di rimanere al colle e ci dice di valutare bene prima di salire… …
Per farla breve … siamo saliti, la neve era un po’ ghiacciata ma le nostre ciaspole hanno fatto una buona presa, giunti alle roccette finali le abbiamo tolte e siamo saliti con i ramponcini tra la neve e le rocce… eccoci in cima a godere un panorama veramente spettacolare, nonostante qualche velatura alta…. Gran Paradiso, Grivola, gruppo del Rosa, Monviso….Rocciamelone….
Qualche foto e subito giù…eravamo un po’ preoccupati per la discesa…. tutto bene con i nostri ramponcini…. fino a quando incontriamo uno strato di neve fresca con sotto del ghiaccio vivo… all’andata non ce ne siamo neanche accorti… ma in discesa direi di si… bisognava andare abbastanza cauti… …..ed eccoci al colle a godere del meritato riposo… in completa solitudine… eravamo gli unici… tutti se ne erano già andati………
Adesso abbiamo compreso perché Ciarm del Prete è classificata per medi sci alpinisti e nel tratto finale per bravi sci alpinisti……!!!!
Alla fine però un’altra cosa l’ho capita… che non bisogna andare nelle Valli di Lanzo la domenica…. perché??? …….. ma perché è chiuso il Caseificio Valli di Lanzo…. per fortuna i negozi di alimentari di Viù sono aperti e non sono neanche pochi, considerate le dimensioni del paese e così…. partono gli acquisti di vari tipi di tome di Lanzoooo!!!!!!
Nadia e Grazianoo
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