percorso Il Campanile

Andiamo in esplorazione di una zona di Laveno poco conosciuta e poco esplorata: la zona sovrastante le Gallerie della strada tra Laveno e Caldè e il famoso Sasso Galletto: il Campanile
Lasciamo l'auto nelle vie attorno a Via Valdinacca. Percorriamo Via Valdinacca e proseguimao per Via Montecristo fino agli scalini che immettono su Via Professor Monteggia. Da li scendiamo verso l'entrata del sentiero per il Lazzaretto (sono pochi metri). Prendiamo il sentiero per il Lazzaretto con una bella vista su Intra e Ghiffa mentre a Monte abbiamo i prati sotto ad un famoso ristorante. Arriviamo fino alla cappelletta di S. Carlo ma invece di fermarci lì proseguiamo nel sentiero. Attenzione il sentiero non è facilemente agibile in alcuni punti anche se al di sotto di noi vi è una rete metallica che ci separa dalla sottostente strada provinciale. Continuiamo fino alla altezza delle "Tre fette di Polenta" sul lago e dell'imbocco della prima Galleria. Lì c'é un piccolo poggiolo, piuttosto pericoloso, da dove si intravedono le "Fette" e si sente il rumore delle auto sottostanti. Proseguiamo ancora con il sentiero che è spesso interrotto da alberi caduti. Oltre ad intrevedere la sponda piemontese del lago, sulla destra si intravede la bella e inconfondibile Rocca di Caldé. Finalmente arriviamo all'Oeucc' Bulin (o Pulin) e alla località chiamata dai vecchi Il Campanile. Dopo una breve sosta proviamo a continuare ancora oltre sempre più con difficoltà ma riusciamo a raggiungere il Bus de la Vaca, un altro inghittitoio carsico. Contenti dell'impresa ritorniamo sui nostri passi: attenzione che è facile sbagliare sentiero anche se comunque tutti sono paralleli al lago e quindi ti riportano, in qualche modo, al Lazzaretto: è veramente quasi impossibile perdersi anche se ci si deve muovere con molta cautela. Dalla cappelletta di S. Carlo è veramente un attimo tornare sulla strada e tornare in Via Valdinacca.