antico sentiero dei Gangelli


Publiziert von Rebolgiane , 29. April 2019 um 06:12.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 April 2019
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Zeitbedarf: 2 Tage
Strecke:Canton di Corte - Strada dei Gangelli - Strada di Scinaccio - Via Navello - Frazione Chiso - Via Belvedere - strada che mette a Chiso - strada dei Gangelli - Via Canton di Corte

Il nome strada dei Gangelli ( o Cangelli) forse deriva da “ canzellum”: recinzione, luogo recintato per animali. A monte di Cerro presso Canton di Corte inizia questa via ( detta anche del Lazzaretto) che passa nei boschi dei Gangelli a tratti con muri a secco. Un vecchio castagneto fa ombra sulla strada che costeggia la collina delle Motte. Più avanti il sentiero confluisce nella “ strada del Scinaccio che mette a Chiso”. Partiamo da Cerro in Piazza Alessandro Manzoni e attraversiamo la provinciale da Via Fratelli De Ambrosis lasciando sulla destra la casa dove abitò Alessandro Manzoni (placca). passata la strada privinciale prendiamo Via del Canton di Corte in salita.  Dopo un primo tratto in asfalto la strada di venta erbosa: bella vista su Cerro. Ad un certo punto il sentiero si biforca: a sinistra verso la cambina ENEL la starda si immette in Via Sul Monte, prendiamo il seniero sull destra. Arriviamo ad una specie di belvedere con bella vista del lago, le isole, il Monte Rosa. Continuiamo a salire nel sentiero che tra muri a secco diventa una galleria di alberi. Arriviaviamo in Via Michelini con belle ville: teniamo la destra e scendiamo nuovamente nei boschi. La strada prima scende e poi risale costeggiando il complesso "il Castagneto". Sutto a destra tra la folta vegetazione vi è Gangelli di Cerro: si intravede anche il lago. A destra scende a la strada di Scinaccio: continuiamo dritti (storicamente la strada da qui prende il nome di Strada di Scinaccio che immette a Chiso e nel settecento Strada del Brione e del Gaggio ). Sempre a destra si intravede la folta zona boscosa del Brugo e di Vignola verso la torbiera.
Il sentiero sbuca in Via Navello, località Profarè ( storicamente questo tratto era ancora Strada dello Scinaccio): percorriamo tutta la via Navello;sulla sinistra in un prato il Navello che è un vecchio abbeveratoio.  Siamo giunti alla antica frazione di Chiso: continuiamo a salire sulla sinistra e percorriamo una stradina che immette in Via Belvedere. Scendiamo di qualche metro e giriamo a sinistra in una strada che immette in un vivaio di fiori. Questa è la antica "strada  che mette alla Cassina Chiso" (dal punto di vista di Cerro) mentre nel settecento era detta  strada della Motta e del Pogietto. Saliamo con un bel panorama sul Intra e Ghiffa sulla destra; ad un certo punto si intravede anche la punta di S. Michele e il Forte Castello a Laveno. Stiamo percorrendo i castagneti della collina Motta. Arrivati ad un cancello prendiamo un sentierino poco visibile sulla destra che costeggia la recinzione; lo percorriamo in mezzo a castagneti fino a sbucare in Via delle Volpi. Scendiamo fino al "Gesù Bambino" e subito prendiamo Via Michelini sulla sinistra. Poi scendiamo verso destra e continuando dritti ci ritroviamo nella strada dei Gangelli che riprendiamo a destra e riscendiamo fino a Via Canton di Corte e a Cerro.

Tourengänger: Rebolgiane



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