Monte Puscio


Publiziert von imerio , 13. Januar 2019 um 18:44.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:12 Januar 2019
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 900 m
Strecke:Difficoltà T3 solo i sentieri vicino alle scale e quello che sale dal torrente verso il raccordo con il sentiero che proviene dall'eremo. Il resto dei sentieri è T1 e T2.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Crevenna si raggiunge da Ponte Lambro.

Decrizione: Oggi si rispolvera il vecchio e collaudato binomio: accompagnatore presso la “Nostra Famiglia” con abbinamento di escursione nelle zone sovrastanti Ponte Lambro, che ormai comincio a  conoscere nei minimi dettagli.
Partito a piedi intorno alle 9.00 dalla chiesa di Crevenna, ho percorso la  via S. Giorgio e la via Minoretti, per poi imboccare la Valle Bova seguendone il torrente.
Lasciando a sinistra una deviazione che porta al Buco del Piombo, ho proseguito sempre sul fondo della valle fino a quando le pareti dei due versanti si incontrano, sbarrando la possibilità di proseguire diritti nei pressi dell’orrido del Caino: qui si trovano le due scale a poca distanza tra loro, la “scala di legno” a sinistra e la “scala di ferro” a destra. 
Superata la scala di legno c’è un bivio che, verso sinistra porta sempre al Buco del Piombo, mentre a destra conduce sul lato opposto della valle per risalire lungamente il ripido versante fino ad intercettare il sentiero che proviene dall’Eremo di San Salvatore.
Da lì sono poi salito al Monte Puscio per poi arrivare alla Capanna Mara (veramente ottimo il panino con la bresaola accompagnato da un bicchiere di vino bianco che ho mangiato insieme a quello che mi ero portato) dove c’era un moderato movimento di escursionisti che stavano arrivando per il pranzo.
Per il ritorno ho seguito il sentiero percorso a marzo, che scende direttamente a Crevenna passando per l’Eremo, arrivando  a Ponte Lambro intorno alle 14.00, in perfetto orario per il viaggio di ritorno.
Commenti: bella uscita di allenamento, fatta anche per verificare le condizioni fisiche dopo che l’altro ieri mi hanno tolto lo stent ureterale che avevo da sei mesi: che liberazione! avevo quasi dimenticato come ci si sente a camminare senza avere limitazioni, ora è tutta un’altra cosa!
Il giro che ho fatto ha percorso il fondo e un lato della Valle Bova, che è stata classificata come riserva parziale geologica, idrogeologica e paesistica che ha la finalità di tutelare le caratteristiche naturali e paesaggistiche dell’area e di disciplinare e controllare l’utilizzo del territorio a fini scientifici e didattico-ricreativi.
Nel grande pratone antistante l’Eremo di San Salvatore (chiamato “campiron”) sono ben visibili i danni causati dai cinghiali che rivoltano il tappeto erboso in cerca di radici e tuberi.
La mancanza di piogge da molti giorni è resa evidente dalla siccità presente nei boschi e sui crinali dei monti, speriamo che non si sviluppino  incendi come avvenuto in zone non molto lontane (varesottoe alto Lario).
Per completare i percorsi della Valle Bova ora mi mancano, sul lato sinistro idrografico, il “sentiero  dei Cepp” e quello per il “SassTavarac” (entrambi E.E.), mentre sul lato destro devo percorrere quelli per il Buco del Piombo e per l’Alpe del Vicerè: alla prossima occasione, non c’è fretta...
Il dislivello dell’escursione è stato di circa 900 m per 4,5 ore di cammino effettivo ed  il tempo è stato bello, un po’ velato al mattino, ma soleggiato dalle 11.00 in poi. 

Tourengänger: imerio


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