Bruzella - Monte Bisbino

Ripresa delle escursioni in territorio svizzero, praticamente da dove le avevo terminate ad ottobre, ovvero quando ero stato in queste zone per raccogliere castagne con Damiano e Mario.
Questa volta sono salito con Angelo, con il quale avevo concordato di fare un’uscita di allenamento in una zona vicina e non difficile, qualora non ci fossero stati problemi.
Il giro che abbiamo fatto è lo stesso che avevo effettuato a marzo di quest’anno, quando ero venuto qui con tempo piovoso, senza una meta precisa ed ero salito al Bisbino seguendo sentieri che mano a mano trovavo.
Partiti di buon’ora da Bruzella (raggiunta uscendo a Chiasso zona industriale e seguendo le indicazioni per la Valdi Muggio) abbiamo velocemente raggiunto la Chiesetta del Zöch, per poi proseseguireverso il Monte Bisbino, segnalato da un cartello posto alle spalle dell’edificio.
La salita si svolge con buone pendenze in un bel bosco, dapprima di castagni e poi di faggi, per arrivare ad un caratteristico crocevia, dove poi si compie l’ultimo tratto che porta alla cima del Bisbino (totale  della salita effettuata in circa due ore).
Sulla larga cima ci siamo concessi una mezz’ora di riposo al riparo dal forte vento, mangiando qualcosa e guardando il panorama (è la prima volta che raggiungo il Bisbinocon il bel tempo); quando la cima  ha cominciato ad affollarsi (turisti saliti in auto, motociclisti, ecc.) abbiamo ripreso la discesa allungando il percorso per passare dall’Alpe Loasae compiere quindi un giro ad anello.
Alla fine siamo tornati alla macchina intorno alle 13.00 camminando per circa 5,5 ore e superando un dislivello di 800 m: non male, sia per me che sto riprendendo le uscite, ma soprattutto per Angelo, la cui ultima uscita risaliva a quest’estate e che fra meno di tre mesi compirà 80 anni! (in quanti faremmo la firma per arrivare alla sua età e riuscire ad andare ancora così in montagna ?).
Purtroppo anche stavolta (come le altre uscite fatte su questi versanti) niente incontro con l’animale, si vede che gli ungulati, ben presenti in Valdi Muggio, si tengono lontani dal vicino territorio italiano, dove la caccia è consentita in maniera più “ampia”.
Il tempo è stato bello, anche se disturbato da un forte vento, soprattutto sopra i 1000 m e comunque si vedeva che verso nord c’era maltempo sulle cime più alte.