Monte Acuto


Publiziert von imerio , 19. September 2018 um 23:02.

Region: Welt » Italien » Sardinien
Tour Datum:29 August 2018
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 2:30
Aufstieg: 300 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Appena arrivati alle prime case di Berchidda, si seguono a sinistra le segnalazioni per Monte Acuto, lungo la piccola “strada del Vermentino”, fino ad incontrare a dx, dopo circa 3 km, un cartello posto all’inizio di una piccola sterrata.

Descrizione: Dalla piazza principale di Berchiddasi gode di un panorama mozzafiato sulla vallata e sul monte Acuto, rilievo che dà nome al territorio. In occasione di Timein Jazz, per una settimana a cavallo di Ferragosto, il borgo indossa l’abito migliore, le piazze diventano teatro, le strade si animano di colori e suoni dei concerti notturni, che vedono protagonisti il celebre trombettista Paolo Fresue musicisti di tutto il mondo. Di giorno anche le chiese campestri di santa Caterina e sant’Andrea (del Seicento) e il giardino delle farfalle sul Limbarasono scenari dove i musicisti improvvisano, ispirati dal silenzio e dalla bellezza della natura. La celebrità di Berchiddaè cresciuta nel mondo di pari passo con Fresue con il festival internazionale, dal 1988 evento di punta del circuito jazzistico isolano.
Vicino all’abitato, a 500 metri d’altezza, si trova il castello di Montacuto, costruito nell’XI secolo, centro politico e militare, testimone delle vicende medioevali locali: appartenne ai giudici di Torres e a quelli d’Arborea, fu conteso fra pisani e genovesi, infine passò ai catalani. Restano i ruderi di mura, una torre e una cisterna. Il territorio è ricco di testimonianze preistoriche: tafonie grotte abitate, necropoli a domusde Janas, dolmen, strutture megalitiche (Pedriscalase s’IscalaSerrada), tombe di Giganti e nuraghi. Tante le tracce romane: monete repubblicane, resti della Olbia-TurrisLibisonise un ponte lungo il fiume Silvani. Strada e fortificazioni di su Castedduindicano che la zona fu area di transito contesa tra popoli ‘romanizzati’ e ribelli (i Balari).
Attorno al borgo, colori e profumi di lecci e querce secolari, ruscelli e cascatelle, come quella di su Pisciale. Un territorio popolato da cervi, daini, mufloni e sorvolato da aquile, astori, sparvieri. E poi i vigneti: qui si produce il Vermentinodi Gallura, unico vino sardo d’origine controllata e garantita. Ai piedi del colle di sant’Alvara, ha sede il museo del vino, che traccia la storia della viticoltura in Sardegna. Associata l’enoteca regionale, per degustazione e vendita. I vini delle cantine locali accompagnano un’esperienza gastronomica unica: da assaporare assolutamente i sospiri, dolci alle mandorle, e la suppacuatta, ‘spianate’ immerse nel brodo di pecora, pecorino fresco e stagionato. Altre prelibatezze sono maccaronesfurriadose saslaldadinas, fagottini di pasta ripieni. L’economia si basa anche su lavorazione del sughero e allevamento, cui è dedicata la fiera ovina, a maggio.

Commenti: Tornati in provincia di Sassari e visto che non posso ancora effettuare escursioni lunghe o  impegnative, ho scelto come meta questa vicina montagna, sulla quale siamo saliti l’ultima vota sei anni fa.
Raggiunto senza problemi l’inizio del sentiero, abbiamo invece sbagliato tracciato più sopra dove, anziché volgere a sinistra, abbiamo proseguito diritto, ingannati dal sentiero e dalla mancanza di segnalazioni.
Solo dopo un paio di tentativi naufragati nel groviglio dei boschi, ho capito che dovevamo ritornare indietro e, facendo poi appello alla memoria, siamo riusciti a trovare la giusta via.
Sempre bella la salita, che permette di raggiungere in circa un’ora la cima,dalla quale si gode davvero un bel panorama: da Berchiddae la retrostante isola di Tavolàra, la vista si posa sul Limbara, sul Monte Santo, sul Liernoe sui rilievi del Gocèanofino a quelli di Alà dei Monti; più vicini invece, la sughereta di BaddeManna, il Rio Sa Buttìgliache si getta nel Lago Coghinase il maestoso Ponte Diana.
L’escursione ha avuto una durata di 2,5 ore (compreso l’errore di percorso) per circa 300 m di dislivello. 

Tourengänger: imerio


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