Kurzbericht 

Noventa Vicentina, Pojana Maggiore, Montagnana, Cologna Veneta.


Publiziert von paoloski , 12. September 2018 um 17:26.

Region: Welt » Italien » Venetien
Tour Datum: 6 August 2018
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 4:00

Dopo aver lasciato Este ci dirigiamo verso Montagnana ma non tralasciamo di fare qualche deviazione per vedere qualcuno dei notevoli monumenti architettonici di cui questa zona è disseminata. Prima sosta a Nioventa Vicentina dove sulla piazza principale si trovano il Duomo, in cui si può ammirare una notevole tela del Tiepolo, ed la magnifica Villa Barbarigo-Rezzonico, oggi sede del municipio, che è un eccezionale esempio della ricchezza portata nell'entroterra dalle nobili famiglie veneziane.
La seconda tappa è Pojana Maggiore dove si trova una famosa villa del Palladio. Trovarla non è così semplice, comwe spesso succede le indicazioni turistiche in Italia rispondono a criteri di una logica misteriosa. Parcheggiamo in uno spiazzo erboso a lato della villa e la raggiungiamo attraverso quello che dovrebbe essere il giardino, in realtà uno grande spazio dove le erbacce e l'incuria la fanno da padrona. La villa è chiusa, un passante ci dice che esistono degli orari di apertura ma che sono molto variabili e ci consiglia di venire in occasione di qualche concerto (sic). Facciamo qualche foto, ammiriamo gli affreschi del portico e torniamo, sconsolati, all'auto. Il prospiciente castello di Pojana appare un rudere in completo abbandono anche se la presenza di una gru sul posto ci induce a sperare che qualcosa per la sua salvaguardia si stia facendo.
È ora di dirigersi verso Montagnana, parcheggiamo all'esterno di Porta Vicenza e, dopo qualche foto al fossato ed all'esterno delle mura, decisamente spettacolari, entriamo nel borgo. A destra ed a sinistra della porta, lungo le pareti interne delle mura, sono addossate delle piccole case dall'apparenza modesta ma la breve via che dalla porta raggiunge il sagrato del Duomo e la Piazza Maggiore è affiancata da bei palazzi porticati.
Il Duomo ha linee severe, tipicamente tardo gotiche, ma la facciata è ingentilita ed impreziosita dal bel portale del Sansovino. L'interno è notevole, con diverse opere d'arte fra cui una tela del Veronese e tre del Buonconsiglio. Interessante anche un grande tela ex-voto in cui si vedono le mura della città.
La piazza è grande e bella, con una pavimentazione che imita quella veneziana di San Marco, attorno bei palazzi porticati perlopiù del '700 ad eccezione di quello della Cassa di Risparmio opera novecentesca in forme medioevali. Percorriamo le belle strade raggiungendo la chiesa di San Francesco e poi percorrendo Via dei Carraresi il bel palazzo ove ha sede il Municipio, attribuito, almeno in parte, al Sanmicheli.
Al termine della via ecco il Castello di San Zeno, caposaldo della cinta muraria e delle difese della città. Oltrepassata la porta ecco Palazzo Pisani, un capolavoro di Andrea Palladio, è chiuso e sembra abbandonato, tutt'intorno sporcizia, erbacce e desolazione, anche le case intorno giacciono in uno stato miserando, rabbia e delusione si mescolano in noi vedendo questo scempio.
Rientriamo e ci dirigiamo dalla parte opposta del nucleo ripercorrendo Via dei Carraresi e proseguendo per Via Matteotti, al termine ecco la Rocca degli Alberi svettare su un quartiere dove case modeste sono inframmezzate a palazzetti nobiliari.Un bell'edificio che un tempo ospitava un cinema si trova in uno stato miserando, le cartine disseminate per la cità lo annoverano comunque fra i monumenti cittadini...per fortuna.
Ritorniamo in Piazza Maggiore, facciamo sosta in uno dei tanti caffè per bere qualcosa di fresco e poi torniamo alla nostra auto per raggiungere la nostra prossima meta.
Pochi chilometri ed eccoci a Cologna Veneta, la nostra guida non dice molto, parcheggiamo di fianco al bel teatro e ci dirigiamo verso la già visibile Torre Scaligera del XII secolo. Penetriamo nel centro cittadino attraverso la porta della torre e facciamo un breve giro, poi decidiamo che, vista l'ora, sia il caso di mangiare qualcosa per cui ci accomodiamo nella veranda di un bar per pranzare. Ulteriore breve tour e raggiungiamo l'auto per rimetterci in viaggio: le nostre vacanze sono proprio finite.

Belle queste cittadine venete, piccole ma colme di emergenze architettoniche ed opere d'arte: tutte meriterebbero una visita più approfondita. Certo permane la delusione per vedere come spesso di monumenti incredibili siano lasciati alla mercè del tempo, degli elementi atmosferici ed anche degli imbecilli: viene da piangere a vedere in che condizioni si trovino molte ville ma viene rabbia a vedere i bei portici di Via Carrarese a Montagnana imbrattati dai neo laureati locali che devono far sapere al'universo mondo del loro successo negli studi affiggendo insulsi e puerili manifesti sul passeggio cittadino.

Tourengänger: paoloski, annna


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