Monte Santo


Publiziert von imerio , 31. August 2017 um 21:27.

Region: Welt » Italien » Sardinien
Tour Datum:14 August 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 350 m
Abstieg: 350 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Percorrere la SS 131 ed uscire allo svincolo Ardara-Siligo, seguendo poi le indicazioni per questa ultima località; dopo un paio di km, ad una curva vs. destra, si gira a sinistra (indicazioni per Bonnanaro-Borutta) proseguendo brevemente fino a costeggiare la SS di cui sopra, fino a quando sulla sinistra (dopo una cantoniera abbandonata) si nota una strada sterrata che sottopassa la statale ed un piccolo slargo, dove si lascia l’auto.

 Anche questa salita rappresenta una sorta di rito, che mi piace ripetere, vista anche la vicinanza del sito (la partenza del sentiero si raggiunge in 20 minuti di auto da casa), la facilità con sui si raggiunge, ed il bel panorama che si gode dalla cima.
Per arrivarci, occorre percorrere la SS 131 ed uscire allo svincolo Ardara-Siligo, seguendo poi le indicazioni per questa ultima località; dopo un paio di km, ad una curva vs. destra, si gira a sinistra (indicazioni per Bonnanaro-Borutta) proseguendo brevemente fino a costeggiare la SS di cui sopra, fino a quando sulla sinistra (dopo una cantoniera abbandonata) si nota una strada sterrata che sottopassa la statale ed un piccolo slargo, dove si lascia l’auto.
Percorsa brevemente la strada sterrata, si incontra un cancello sulla destra (qui una volta era posto l’unico cartello che indicava la meta), che occorre superare per proseguire ancora un po’ in leggera salita; se si parte presto il primo tratto di percorso si fa all’ombra, senza farsi “spaventare” dall’abbaiare di alcuni cani che si trovano nei pressi dell’azienda agricola.
Quando la sterrata gira a destra (verso l’edificio), si prosegue diritti fino ad incrociare una bassa recinzione malridotta che si supera per girare a sinistra ed arrivare finalmente al sentiero vero e proprio che, con ripetuti zig-zag porta con pendenza non elevata verso la cima, dapprima portandosi un po’ sul lato sud della montagna e poi ritornando sul versante ovest.
Arrivati in cima, si scorge subito la piccola croce metallica, dalla quale si gode una splendida vista sulle zone circostanti.
Nella parte centrale del monte, che è costituita da un lungo altopiano dove spesso pascolano le pecore, sorge una piccola chiesetta di norma chiusa.
La salita l’abbiamo effettuata in “scioltezza” perché ormai conosciamo bene il percorso, anche se non esistono segnalazioni e, arrivati in cima, abbiamo incontrato come ci è successo altre volte, una bella brigata di pernici sarde che subito si sono involate per buttarsi velocemente verso i pendii sottostanti.
Particolarmente “gaudiosa” la colazione fatta presso la chiesetta, per poi tornare tranquillamente verso le 10.30 a casa.

Con questa uscita si chiude la parentesi delle escursioni fatte in terra sarda in vacanza quest’anno, ricordando sempre che “la Sardegna non è solo mare, anzi !!!” (a febbraio ci piacerebbe tornare per rivedere il carnevale di Mamoiada, dove sfilano i mitici mamuthones, che al loro passaggio  risvegliano sentimenti e sensazioni ancestrali nascosti nel ns. profondo, vedremo…).
Facendo il bilancio delle calorie spese e di quelle assimilate, anche quest’anno il conteggio propende fortemente verso queste ultime, perché in Sardegna si mangia veramente bene: culurgiones, malloreddus, porceddued agnello al forno, vini (non ho mai trovato rossi inferiori a 13,5 % vol.), dolci (come resistere alle seadas…), meloni, pesce e molluschi sulla zona costiera, sono solo esempi dei cibi speciali della terra sarda, e come si sa, la carne è debole… 

Tourengänger: imerio


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