Ferrata "S.Contessi" al Monte Due Mani

Altra mattinata libera, altra ferrata. Questa non certo recentissima, anzi con un passato leggermente sofferto: aperta all'uso nel 1982, già nel 1984 ne venivano smantellati i tratti iniziali per inibire il passaggio, vista l'instabilità di alcuni infissi; a fine anni '90 venne riaperta con molte correzioni di percorso e un'attrezzatura nuova di zecca del famoso Torrione Discordia, temuto punto chiave della salita. Viste le limitate ore a disposizione, ci siamo limitati a percorrere la sola ferrata, senza salire fino in vetta al Monte Due Mani lungo un bel sentiero - a tratti assistito da catene corrimano - che peraltro avevamo già seguito anni fa.
La difficoltà escursionistica indicata (T3+) si riferisce al solo percorso di discesa che serpeggia (ad uso anche di via di fuga della ferrata) fra i torrioni rocciosi attrezzati e gli esposti canaloni che li fiancheggiano, lungo un sentiero ripido ed estremamente sassoso, sul quale talora lo scendere consiste nel limitare e controllare piccoli franamenti a valle.
Tecnicamente mi è sembrata una ferrata varia e divertente, che sfrutta la struttura della parete senza forzare il verticale ad ogni costo, di media difficoltà. Discorso totalmente differente per quanto riguarda il Torrione Discordia: anche qui percorso ben dispiegato sulla parete, un po' di forza indispensabile nell'uscita dalla cengia iniziale, appoggi da scegliere con attenzione nel traverso ascendente. [Devo dire che personalmente ho faticato moltissimo ad uscire dalla cengia iniziale, anche troppo...ma poi, superata la parete, mi hanno detto che non ho visto e tantomeno usato la prima staffa metallica...]. 


Dal minimo parcheggio a fianco della provinciale, seguendo le indicazioni, si sale per pochi minuti il brutto sentiero che serve anche da discesa. Una targa in bronzo commemorativa indica l'inizio delle attrezzature. Il percorso segue armonicamente lo sviluppo della discontinua costolatura rocciosa che costituisce lo scheletro della spalla meridionale del lontano Monte Due Mani; la ferrata - di vecchia concezione - unisce progressione e sicurezza sulla sola catena, con frazionamenti anche abbastanza lontani e conseguente lieve lassità del segmento. Il passaggio fra un torrione ed il successivo avviene tramite tratti del sentiero che verrà percorso in discesa. Attrezzatura più completa al Torrione Discordia: la sicurezza è affidata ad uno scorrevole cavo d'acciaio, con frazionamenti opportunamente disposti nei punti di tregua, anche se la caratteristica distintiva di questa parete è la continuità nei movimenti, agevolati dalla roccia migliore di tutto il percorso. Altrove infatti il calcare, già di suo non particolarmente grippante, risulta spesso unto dai ripetuti passaggi obbligati. All'uscita dal Torrione Discordia, si sbuca su di un bellissimo terrazzo erboso assai panoramico su Lecco e tutte le sue montagne, ma per il termine della ferrata manca ancora una breve e liscia paretina che si conclude faticosamente attraverso un passaggio arboreo.
Come già detto, il sentiero di discesa è da affrontarsi con attenzione, visto che l'esposizione - anche se ben mascherata da alte erbe e cespugli - è sempre cospicua.