Lago Pirola

Nel 2013 salendo al Rifugio Cristina, rimasi colpito dalla bellezza delle cime di Rosso e Vazzeda e mi proposi col tempo di poterle ammirarle da vicino. L' escursione al Lago Pirola, come peraltro altre in zona Chiareggio, soddisfano  pienamente questa esigenza e sabato mi sono tolto questo desiderio.

Ho lasciato l' auto nel vasto parcheggio che viene segnalato subito dopo aver superato l' abitato di Chiareggio. Percorrendo lo sterrato verso est si raggiungono due ponti. Sul primo è stato interdetto l' accesso, mentre il secondo, agibile, porta direttamente all' inizio della mulattiera che conduce dopo ca 1 ora al pianoro dove ci sono i rifugi Gerli Porro e Ventina.Superato il rifugio Gerli Porro vicino a dei massi e ad una cappella si trova il cartello con l' indicazione Lago Pirola. Il sentiero ben segnalato va verso sinistra e si sviluppa inizialmente su massi per poi prendere la forma di sterrato in mezzo ad un bosco di mughi  bassi. Prima di raggiungere un pianoro il sentiero ritorna a svilupparsi su grossi massi. Arrivati sul pianoro e seguendo le segnalazioni si arriva ad un cartello che indica a sinistra per il Torrione Porro (ferrata da farsi se attrezzati) e a destra "Il Larice Millenario". del Lago Pirola nessuna traccia !!!!!!!!!. Seguire l' indicazione per il "Larice Millenario". Dopo un po di pietraia il sentiero ritorna a svilupparsi su sterrato con stupende viste su Cassandra, ghiacciaio Ventina e Disgrazia e sulla destra Il Monte Sissone, la Cima di Rosso e di Vazzeda. verso la fine il tracciato ritorna a svilupparsi su grosse pietre che condurranno alla sella da dove si vede il Lago Pirola posto più in basso. Su questo culmine il cartello indica i vari sentieri (Bocchello del Cane - Torrione Porro, Lago Pirola etc...) Il Lago da questo punto si raggiunge in 30 minuti ca. su un percorso sviluppato su grossi massi.Ad inizio Lago superato il piccolo torrente che lo alimenta, parte il sentiero che permette di raggiungere la diga. Questa è la parte più panoramica. Prima di raggiungere la diga ho seguito l' indicazione della discesa per Chiareggio sulla destra. Il sentiero nella prima parte è ripido e permette di raggiungere un piccolo pianoro con ruderi di un vecchio alpeggio da dove partono due sentieri, uno che va direttamente a Chiareggio sulla destra, l' altro sulla sinistra che si ricongiunge alla mulattiera percorsa per andare ai rifugi. Ho scelto quest' ultima soluzione perche il sentiero in questo caso era molto ben marcato ed ho raggiunto in ca. 1,15 la mulattiera, che ho percorso per ritornare al punto di partenza.
Bel tempo come da previsioni e panorami stupendi come la Valmalenco sa offrire.