Rifugio Costa m.1941 (CH): un'insolita giornata d'autunno...forse era primavera?


Publiziert von Alberto , 21. November 2015 um 13:18. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:15 November 2015
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 1056 m
Strecke:Frasco m.885 - A coo der Preda m.1440 - rifugio Costa m.1941 km. 4,2
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - autostrada A8 per Como - Chiasso - Lugano - monte Ceneri uscita Rivera - seguire per Bellinzona - seguire per Locarno - seguire per Val Verzasca - Vogorno - Lavertezzo - Brione - Gerra - Frasco
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Costa: sempre aperto - p.l. 6 di cui 4 su soppalco e due al piano terra a castello con coperte,materassi e cuscini - luce e corrente tramite pannello solare (spina standard svizzera a 3 vie) - pentole di vario genere + pentole per polenta (una in materiale antiaderente ottima per cuocervi la cròpa) - stufa a gas 4 fuochi - cucina a legna - tavolo con posti a sedere per 12/14 persone - alcune ciabatte - tavolo esterno con panche - bagno con doccia a gas - wc invernale
Kartennummer:CNS n° 276 Val Verzasca - 266 Valle Leventina

Vista da Alberto: Da qualche settimana sono "precettato" dall'amico Andrea che ha piacere di fare un escursione,possibilmente nuova per allargare la propria conoscenza: gli chiedo se ha la lista...mi fa i nomi e comincio a scartare alcune strutture a causa delle tempistiche già lunghe per chi ha un passo medio.

Sicuramente non dovuti dal fatto che non vi riesca ad affrontarli,ma dal fatto che le giornate sono corte,si vuole cucinare e oltre a ciò,poter pennichellare per 1 oretta.

Mi informo su una struttura in val Seriana che Andrea avrebbe piacere di visionare per eventuale ciaspolata...non danno le chiavi nel periodo autunno / primavera,quindi prendo informazioni per altra struttura su mia iniziativa,la quale ebbi fortuna di visitare tanti anni fa,ma pure qui vi è un piccolo problemino che dovrebbero risolvere con il prossimo anno.

Allora,dato che vi è un altro amico che ci teneva a visitare la val Verzasca affrontando un'escursione "seria"...rifugio Costa,anche perché si trova sul versante solivo della val D'Efra e in 3 orette (per essere generosi) tranquillamente lo si può raggiungere.

Andrea gli piacerebbe andare alla capanna D'Efra ma non è possibile a causa delle tempistiche da supportare,già lunghe per noi in fatto di km. e per Beppe bisogna aggiungere come minimo almeno 1 ora in più rispetto il cartello.

Come sempre,ritengo giusto pensare in primis a coloro che faticano di più,chi ha energie ulteriori,vi sono le cime circostanti che offrono a gambe veloci e fiato in abbondanza,di proseguire il cammino.

A Grandate ci troviamo con: Andrea,Beppe,Roberto,Gianluigi,Alberto (seconda uscita dopo la capanna Cava),Aldo e Francesca,un bel gruppetto di 8 escursionisti comprendente il mitico Bradipo delle Alpi che cerca sempre di soddisfare le esigenze di coloro che partecipano.

Diciamo pure che il POSSIBILE lo faccio,L'IMPOSSIBILE cerco di farlo,per i MIRACOLI...mi devo attrezzare!

Alle ore 6,00 partiamo alla volta di Frasco dove vi arriviamo alle 7,30 e alle 7,45 ci incamminiamo: il cartello da ore 2,35 al rifugio Costa...3,40 alla Efra dove Andrea vorrebbe ma il potere dissuasivo che riesco usare nei suoi confronti è notevole: il rischio che Beppe lo lasci appiedato per fare ritorno a casa he he he!

Roberto e Aldo partono come due Lamborghini e a breve non si vedono più,il resto del gruppo invece,procede tranquillo,chiaccherando e...opsss,il Bradipo avvisa che non gli pare di essere sul percorso giusto,nonostante il tracciato è ottimo,gli sembra strano che gli svizzeri non abbiano segnalato una pianta o un sasso e chiede alla retroguardia se vedono un bivio...si passa parola...nessuno vede un bivio...si procede e la mia convinzione si fa forte più che mai e dico a tutti che si deve tornare indietro,infatti il sentiero termina.

Robetta di un centinaio di metri,troviamo il segnale in un punto dove in quel momento,tutti e 5 (Francesca era poco avanti sul percorso giusto e attendeva) non avevamo fatto caso al segnale perché guardavamo altrove,cose che capitano...e il segnale era proprio sotto i nostri occhi!!!!!

Piccole distrazioni che ad ogni modo non comportano conseguenze gravi,se quel sentiero proseguiva,in ogni caso ero deciso a tornare indietro perché non vedevo nessun segnale a vernice,nemmeno a tornare.

Riprendiamo il cammino con un comodo tracciato che in parte è stato sistemato con gradini in roccia per evitare che si rovini a causa delle piogge: nonostante il mese che dovrebbe riservare temperature piuttosto fredde,fa caldo,infatti c'è chi sale con maglietta a maniche corte oltre che ai calzoncini corti...e meno male che il sole cominciamo a sentirlo quando mancano circa 200 metri di salita per arrivare al rifugio dove i "normali" vi giungono alle ore 11,10 (Roberto e Aldo alle ore 9,30 erano già arrivati,se non ho capito male).
Oggi in 3 hanno avuto il privilegio di vedere 2 bellissimi esemplari di camoscio a distanza di circa 20 metri.

Alla capanna vi han pernottato 3 escursionisti ticinesi (uno di loro è un valtellinese che si è stabilito a Frasco): molto gentili a lasciarci il locale per preparare il nostro pranzo,mentre loro cucinano alla brace esternamente.

Anche oggi il Bradipone allieterà gli amici con un piatto tipico: la Cròpa che se riuscirà (causa il peso necessario da trasportare) lo riproporrà anche per il cenone di Capodanno.

Rovistando tra le pentole,trovo quella che mi da gioia infinita: una antiaderente che rende il cucinare più soddisfacente.

Ai fornelli ci sto con immenso piacere,ovviamente ho portato avanti il lavoro facendo lessare le patate e schiacciandole stando a casa,in modo tale che si risparmia circa 1 ora di lavoro,così da velocizzare i preparativi: panna,latte,patate e facciamo bollire,poi aggiungo farina di saraceno (dovrebbe andarne un po di più oltre ad un altro mezzo litro di latte visto il numero di persone) ovviamente a fuoco lento,poi,tarare e tarare,mentre si aggiunge anche un poco di sale e dopo un po anche il formaggio che deve sciogliersi e filare armoniosamente con tutto il resto.

Francesca vuole contribuire ma capisce che tarare la Cròpa non è un lavoro da donna: solo braccia con notevole capacità di resistenza possono assolvere il duro compito che l'arte culinaria a volte richiede.

Ovviamente prima di tale degustazione,non sono mancati gli aperitivi e stuzzichini dato che la fame attanagliava gli stomaci dei presenti (mentre il Bradipo per qualche strana ragione,quando lavora non pensa al cibo).

Il pranzo è pronto e comincio a dosare le porzione e parte di quella avanzata ho piacere di farla assaggiare agli amici svizzeri che l'hanno ampiamente apprezzata,come tutti i presenti: sono soddisfatto che mi è riuscita bene,come le focacce che ho preparato il giorno prima,una prelibatezza.

Alle ore 12,30 vi erano coloro che si sono accaparrati i posti da combattimento per pennichellare,in modo da poter soddisfarsi in modo totale oltre che essere stati contenti per aver vissuto una stupenda giornata in una delle meravigliose strutture dell'alta via della Val Verzasca,che sanno stupire per ciò che si trova in così pochi metri quadrati.

Vedremo di ritornarci con altri amici che sanno sacrificare un poco di sonno per poi soddisfarsi di questi gioielli che hanno tutto ciò che non ci si aspetta.

Dopo il lavaggio di pentole e tutto il resto che si ha usato,vien l'ora di partire e alle 14,10 ci si incammina verso valle anche perché il calcolo della discesa lo valuto come la salita...e alle ore 17,05 siamo al parcheggio,soddisfatti per aver potuto trascorrere una giornata senza il casino della folla che solitamente si trova nei rifugi gestiti dalle nostre parti.

Ringrazio tutti gli amici per il loro contributo in fatto di libagioni,forse anche un po abbondanti visto che la cròpa sembrava poca a vista d'occhio,ma ha soddisfatto in fatto di calorie.

Inoltre ringrazio per aver avuto fiducia nella scelta che ho suggerito: nel mio piccolo e per quanto ne so,riguardo alle strutture,percorsi e tempistiche,cerco di soddisfare le richieste dei più,ma sempre con occhio di riguardo verso a coloro che faticano.

Impariamo a fare pensando a chi teme di essere un "peso" tanto da rinunciare nel provare emozioni e soddisfazioni,mentre i "forti" dovrebbero pensare meno alle loro ambizioni,rinunciandovi e riflettendo ad una semplice domanda: se mi trovassi un giorno nelle condizioni di chi ha difficoltà ad affrontare percorsi e dislivelli notevoli,come riterrei gli amici che pensano alla propria soddisfazione personale e non a me?

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto, gonzo, gianluigi


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Kommentare (2)


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Gesendet am 22. November 2015 um 08:51
Bravo Alberto, bella capanna, mà Gianluigi lè arrivato in bici da corsa? sponsorizzato!
ciao luciano

gianpianta hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. November 2015 um 21:19
CIAO LUCIANO , LA MAGLIETTA DA CORSA SERVE A MASCHERARE IL FATTO CHE ARRIVO SEMPRE ULTIMO...... E POI ALBERTO E' ABITUATO AD AVERE CON SE' GLI EVIDENZIATORI , SE VEDI LE ALTRE USCITE CON IL LORENZO...... COSI' NON CI PERDE!!!!! CIAO E COMPLIMENTI PER LE VOSTRE USCITE CHE SEGUO SEMPRE....... SPERIAMO DI TROVARCI ANCORA DA QUALCHE PARTE!!!


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