MONTE TURNU, chi semenat ispinas non andet iscurzu


Publiziert von lebowski , 16. Januar 2013 um 16:45.

Region: Welt » Italien » Sardinien
Tour Datum:31 Juli 2012
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 0:30
Aufstieg: 150 m
Abstieg: 150 m
Strecke:Cagliari, Villasimius, Costa rei

TRRRRRR...TRRRRRR...TRRRRRR...
Carico la molla del mio orologio anti materia.
Qui dove la sabbia nelle clessidre scorre dal basso verso l'alto e il calendario è solo un'opinione, è Agosto. Dissolti i vapori mentali che vedo nei vostri occhi, trenta gradi di estate piena rimbalzano già divertendosi  tra cielo e mare.
Ci sono cime che si possono raggiungere anche a piedi nudi, utilizzando solo nei passaggi più impervi l'antitesi dello scarpone suolato vibram: le infradito.
L'avvicinamento al Monte Turnu, si compie sempre scalzi. Dalla quota negativa di -1 metri sotto il livello del mare, si muovono i primi passi sulla sabbia chiara.
Camminare senza alcuna calzatura è l'attività che ogni bambino adora da millenni, e che molti privilegiati uomini sulla terra praticano abitualmente.
Gli inglesi, con la loro ossessione di dare un nome a ogni attività umana, lo chiamano barefooting, con un tono new age da fricchettone, rigorosamente biocompatibile.
Chissà se l'uomo di Neanderthal, che calcava con i suoi piedoni callosi le terre ostili della preistoria si immaginava di praticarlo?
Pensatela come volete, è un'azione tonificante, personalmente da sempre adoro camminare a piedi nudi appena ne ho la possibilità.

Le pendici del Monte Turnu, digradano nell'acqua cristallina della baia omonima, nei pressi di Villasimius. Superata la cintura di scogli, un piccolo sentiero tagliato nella macchia mediterranea serpeggia tra cespugli di cardo, tamerici, mirto e asfodelo. E' così ben tracciato, che immagino di notte escano dalle loro tane decine di koboldi sardi alti non più di un metro, dopo aver fatto incetta di bacche di mirto svolgano il loro segreto compito di giardinieri.
Grassi fichi d'india sorridono rigogliosi, svettando dalla bassa vegetazione riarsa dal sole estivo. Ogni tipo di pianta con le spine qui è presente; infatti passati i primi tornanti, diverse piccole ferite minano la mia salita senza calzature.
Dopo aver testato ogni varietà di rovo (terribili quelli con le spine stellate) mi guardo i polpacci; sembro Gulliver appena uscito da una seduta sado maso per lillipuziani.
Indosso le infradito, calzatura minimalista ma efficace.
Tra scorci mozzafiato e imprecazioni, arrivo in cima.

L'isola  Serpentara segna l'orizzonte con la sua inconfondibile sagoma da nave fenicia o drakkar vichingo. A voi la scelta.
La baia sottostante è incantevole, una mezzaluna scavata ad arte dal cucchiaio invisibile delle maree. Odore di salsedine e di elicriso si infilano prepotentemente nelle narici.
Il sole è implacabile, mi rinfresca l'idea del bagno che farò dopo la discesa. In realtà non ho fretta di scendere, stare quassù provoca fitte di piacere intense.
Il monte Turnu è alto solo 150 metri, un'escrescenza della crosta terrestre di roccia e sabbia, senza croci selvaggiamente infilzate sulla sommità.
Però, come ogni vetta è un luogo dai tratti magici, viatico per sentire il battito del cuore del mondo.








soundtrack:        Dr Boost     "Tribù de Sardigna"             
 http://www.youtube.com/watch?v=ePpXtp15FXE 






Tourengänger: lebowski


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Kommentare (2)


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tapio hat gesagt:
Gesendet am 16. Januar 2013 um 17:24
Queste trasposizioni di tempo e di spazio mi sono sempre piaciute e di solito rimangono relegate nella mia scatola cranica; per fortuna stavolta il grande lebowski le ha estrinsecate e messe a dispozione di tutti i fruitori...
Notevole il salto dal sogno bianco all'illusione blu!

Ciao, Fabio

lebowski hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Januar 2013 um 22:33
Purtroppo non possiedo davvero il famoso orologio anti materia, lo punterei sul mese prossimo, quando potrò tornare tra vere montagne!
So che i ruvidi montanari sorrideranno di queste imprese minime, spero che abbiano compassione...in mancanza d'altro...si sogna!


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