La città sotterranea di Kaymaklı (Cappadocia)


Publiziert von siso , 23. Juli 2010 um 20:50.

Region: Welt » Türkei
Tour Datum:17 Juli 2010
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: TR 
Zeitbedarf: 1:00
Aufstieg: 45 m
Abstieg: 45 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da nord: da Nevşehir proseguire per circa 20 km a sud, in direzione di Derinkuyu. Da sud: da Derinkuyu proseguire per circa 9 km a nord.
Unterkunftmöglichkeiten:Hôtel Dedeman Cappadocia, Urgup - Nevşehir
Kartennummer:Carta turistica “Turchia” – Silk Road, 1:1'000'000

Escursione in una città sotterranea con caratteristiche abitazioni troglodite, ossia abitazioni rupestri, scavate nel tufo. La Cappadocia è ricca di queste dimore che rappresentano il concetto primordiale di casa.

Il nome del villaggio gli è stato attribuito dal 1924; prima di allora si chiamava Enegüp. La città sotterranea, scavata sotto una collinetta in mezzo al villaggio, fu aperta al turismo nel 1964.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:00

Fine dell’escursione: ore 9:00

Temperatura massima diurna: 26°C

Temperatura minima notturna: 14°C

Umidità relativa: 37%

Quota: 1448 m

Profondità: 45 m

 

Come mai vennero realizzate queste grandiose opere?

All'interno delle cavità della terra l'uomo trovava rifugio sicuro, riusciva ad ingannare gli invasori ma anche a proteggersi dalle intemperie dal clima caldo e torrido perché sotto terra o nella roccia riusciva a mantenere un habitat ideale con una temperatura pressoché costante durante tutto l'anno, a conservare i cibi e le vivande e quindi a garantirsi la sopravvivenza.

La Cappadocia ha subito invasioni in varie epoche storiche. In quelle circostanze, all’avvicinarsi del pericolo, gli abitanti della zona vi si rifugiavano provvisoriamente con il proprio bestiame. Si presume che la città sotterranea di Kaymaklı fu scavata nella roccia nei secoli VI – X ; essa servì, più tardi, anche ai cristiani durante le incursioni arabe e dei Sasanidi (Persiani).

Già Senofonte (430 - 355 a.C.), scrittore e storico della Grecia antica, scrivendo delle città sotterranee dice: “Nei villaggi le case sono costruite sottoterra. I loro ingressi sono stretti come un pozzo. Invece le loro stanze sono abbastanza larghe. Il bestiame è raccolto in appositi rifugi sotterranei con vie speciali per loro”.

 

Come fu portata in superficie la roccia scavata?

È logico pensare che quegli uomini scavarono, prima di tutto, i camini di aerazione le cui profondità raggiungono i 70-85 m. In seguito hanno completato le città sotterranee scavando verso i lati. La terra veniva evacuata con delle carrucole lungo i camini di aerazione.


Come chiudevano le porte d’ingresso?

Negli insediamenti costituiti da centinaia di stanze i vari locali erano collegati  tra di loro mediante strette e lunghe gallerie e corridoi. All’estremità di queste gallerie, ancora oggi attraversate difficilmente e chinandosi, si trovano massi cilindrici del diametro di ca. 1,5 m, dello spessore di 55-60 cm, pesanti fino a 500 kg. Tali macigni, simili a macine da mulino, si potevano chiudere solo dall’interno, impedendo l’accesso. Queste grandi saracinesche venivano spinte da una postazione scavata nel retro, così che potessero chiudere ermeticamente l’apertura. Uno zoccolo assicurava la loro posizione. Un orifizio nel centro del masso permetteva di vedere gli assalitori ed anche di ucciderli con la lancia.



Gli abitanti di Kaymaklı passano tuttora da queste gallerie che sboccano nei cortili e utilizzano i locali adatti della città sotterranea come dispensa, magazzino o stalla.

Al momento sono stati aperti quattro piani. Vi si possono osservare cunicoli, porte cilindriche, scale, un camino d’aerazione, cucine, stalle, una chiesa, spazi per la pigiatura dell’uva, vani per l’illuminazione ad olio, refettori.

 

Pochi metri dopo l’ingresso, una signora, colta da claustrofobia, ha dovuto rinunciare alla visita ed uscire immediatamente.

Dopo la visita, come spesso capita in queste località turistiche, si è presi d’assalto dai venditori di ricordini, di prodotti artigianali e persino di tappeti.

Partecipanti:
Lore, siso, siso junior

Tourengänger: siso


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