PUNTA FALINERE

Cristina era proprio con il morale sotto i tacchi visto che era appena uscita da una bruttissima storia sentimentale; bisognava quindi trovare una meta ad effetto che le facesse tornare un po’ di serenità e qualche sorriso. Cosa c’è di meglio che fare un uscita all’ombra del Cervino con una bella compagnia fra l’altro con le previsione meteo che non danno neanche una nuvola.

Alle 8.30 io, Cristina, Carlo e Paolo siamo al parcheggio (2023 m.) dove termina la strada asfaltata e alle nove iniziamo la nostra escursione partendo subito con le ciaspole ai piedi.

In breve raggiungiamo il grazioso borgo di Cheneil ( 2108 m. ) e iniziamo la risalita del pendio entrando in un lariceto; usciti dal bosco ci spostiamo tutto a SX. e risaliamo l’ampio vallone fino ad un colle ( sulla SX rispetto al santuario di Clavalitè ) avendo sempre davanti ai nostri occhi la meta che dovremo raggiungere. Al colle togliamo le ciaspole e ci mettiamo i ramponi ( tranne Carlo ) visto che nella notte la neve ha avuto un buon rigelo e dobbiamo risalire un ripidissimo pendio che ci porterà sulla cresta finale che si rivelerà anch’essa abbastanza impegnativa. Dopo circa 2ore arriviamo alla Punta Falinere (2762 m.) e in breve ritorniamo al colle prestando molta attenzione nella discesa anche se la neve inizia a farsi molto più morbida; tolti i ramponi e rimesse le ciaspole in meno di un quarto d’ora arriviamo al santuario di Clavalitè (2530 m.) con il Cervino sgombro da nubi sempre a portata di vista. Proseguiamo lungo la cresta fino ad incrociare l’arrivo degli impianti di risalita di Chamois  e poco dopo raggiungiamo la Punta di Fontanafredda (2513 m.); da li puntiamo dritti verso Cheneil scendendo su ripidi pendii in breve raggiungiamo il paesino con diversi sprofondamenti nella neve ormai marcia. Altri 10 min. di cammino e siamo di ritorno alla macchina dopo 4 ore di marcia abbondanti ( escluse le soste ).

Bella escursione con il Cervino sempre a vista non molto lunga ma abbastanza impegnativa nel tratto dal colle alla Punta Falinere ( nell’eventualità di presenza di ghiaccio oltre ai ramponi sarebbe utile avere con sé anche una piccozza ).

Sperando di aver fatto trascorrere una bella giornata a Cristina; come di consuetudine quando ci si trova da queste parti è d’obbligo una puntata ad Arnad x la classica merenda valdostana.