Sentiero del Fiume

 Descrizione: sopra Mandello del Lario(LC) partono vari itinerari che portano in Grignae Grignetta e tra questi, il Sentiero del Fiume, che risale il torrente della Valle di Era è fra i più suggestivi e divertenti. Sentiero attrezzato con catene per evitare nei tratti più esposti di scivolare nel torrente, ma di facile percorrenza, anche se richiede attenzione particolare presentando alcuni passaggi esposti e richiede, comunque, piede fermo e passo sicuro. Il Sentiero del Fiume non offre solo modestissime difficoltà alpinistiche ma anche grandi spettacoli di marmitte, cascate e pozze d’acqua che obbligano l’escursionista a cimentarsi in diversi guadi con il rischio di “rinfrescarsi” i piedi. Rara bellezza in questa gola che porta all’Alpe di Era e silenzio rotto solo dal continuo scrosciare dell’acqua, in ambiente fresco anche d’estate.
Commenti:  era da un bel po’ di tempo che non facevo questo bel sentiero di cui avevo solo dei vaghi e bei ricordi, avendolo percorso con mia moglie qualche anno dopo il matrimonio (era il 13.08.1995 e qualcuno potrebbe pensare ad un tentativo di eliminazione, ma la Rosi superò brillantemente la prova, ed è ancora qui…e cara grazia!!!) e mi è veramente piaciuto ripeterlo con gli amici di oggi, anche se avevo timore di trovare tratti scivolosi, vista la pioggia di ieri pomeriggio.
Raggiunta Mandello del Lario, siamo rapidamente saliti a Somana e poi a Sonvico (segnali) dove abbiamo parcheggiato l’auto (attenzione: di sabato e di domenica il parcheggio è riservato ai residenti, per cui bisogna lasciare l’auto più giù).
Partiti con una temperatura un po’ rigidina, abbiamo seguito le chiare indicazioni (sentiero 15b) che ci hanno guidati dopo una ventina di minuti sul letto del torrente, che abbiamo cominciato  a risalire seguendo i numerosi segnavia bianco-rossi.
La rima parte del percorso è molto tranquilla, mentre poi la valle si restringe e incominciano i tratti più selvaggi, obbligando anche ad alcune ripide risalite e traversi sopra il torrente.
Le rocce erano comunque asciutte, mentre alcuni tratti nel bosco o dove c’erano colature di acqua, erano più scivolosi e occorreva prestare attenzione; l’unico punto un po’ più adrenalinico è stato prima della fine, quando una piccola frana ha rovinato il sentiero e viene istintivo salire aggrappandosi ad una grossa radice che funge da liana, salvo poi scoprire che il sentiero corre più in basso e bisogna andare quindi a riprenderlo.
Comunque, due ore dopo la partenza (ce la siamo presa comoda per immortalare con foto e filmati gli innumerevoli scorci incantevoli) abbiamo raggiunto la mulattiera proveniente da Santa Maria, per dirigerci alla vicina Alpe d’Era.
Consumato un veloce spuntino, abbiamo messo ai voti la scelta della seconda parte dell’itinerario : Bocchetta di Prada o La Gardata? scegliendo questa ultima meta, che abbiamo raggiunto con un bel sentiero prevalentemente nel bosco.
Grande e prolungata sosta pranzo alla Gardata, con un sole ed un panorama eccezionali, ed è stato veramente a malincuore che abbiamo iniziato la discesa, lungo il solatio versante sinistro idrografico della Val Meria, fermandoci un’altra mezz’oretta per visitare la Grotta del Rame e compiendo un giro ad anello (azzeccato anche il riattraversamento finale della valle).
E’ stata proprio una bella giornata, più adrenalinica al mattino e più panoramica il pomeriggio, trascorsa in ottima compagnia e con un meteo unico (non c’era una nuvola in cielo, mentre ieri…). Dislivello 800 m per sei ore di cammino.