Kurzbericht 

Casale Monferrato


Publiziert von paoloski , 27. Oktober 2018 um 12:20.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:25 März 2018
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 6:00
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A26, uscita di Casale Monferrato Nord, seguire le indicazioni per il centro città, moltissimi parcheggi gratuiti nei pressi del castello.

Con l'idea di andare a conoscere un po' meglio le tante località italiane che ci sono ancora sconosciute, chiedo consiglio al mio migliore amico, Battista, piemontese DOC, siamo incerti fra recarci ad Alessandria o a Casale Monferrato ... senz'altro Casale mi dice, non c'è paragone.
Così in una bella domenica di fine marzo io ed Anna partiamo alla volta del Monferrato, con l'autostrada A26 il viaggio è decisamente veloce ed in poco più di un'ora eccoci arrivati alla nostra meta.
Parcheggiamo nell'enorme piazza prospiciente il Castello e ci avviamo verso il centro cittadino guidati dalla ben visibile Torre Civica, ossia la medioevale Torre di Santo Stefano, ristrutturata nel XVI secolo. La vicina piazza Mazzini con il monumento equestre di re Carlo Alberto pur avendo perso il suo aspetto medioevale nel XIX secolo rimane comunque decisamente suggestiva.
Giungiamo al duomo, documentato già nel X secolo ma che di quel periodo nulla conserva.  Le sue caratteristiche architettoniche e decorative  sono attribuibili ad un periodo compreso fra la fine dell'XI e tutto il XII secolo. I restauri ottocenteschi, pesanti, hanno avuto il merito di liberare la struttura dalle tante case che nel corso dei secoli vi si erano addossate restituendo il nartece alla sua funzione ecclesiale, per centinaia di anni fu infatti utilizzato come una sorta di crocevia o piazza coperta.
La chiesa divisa in tre navate da grandi colonne bicolori è decisamente suggestiva e conserva elementi decisamente interessanti fra cui primeggia il Crocefisso in lamina argentea del XII secolo ed alcune interessanti cappelle laterali. Prima di uscire però ci soffermiamo ad ammirare ancora il nartece che è la parte che ha meno subito i cambiamenti intervenuti nel corso dei secoli. Non così usuale nelle chiese italiane e di dimensioni veramente eccezionali, non ha subito interventi strutturali e restaurativi ed è quindi una'incredibile testimonianza di architettura medioevale.
Prossima tappa è il complesso costituito dalla chiesa tardogotica e dal convento di San Domenico, con un magnifico chiostro. La chiesa è a tre navate con stalli e coro settecenteschi e conserva numerose opere d'arte: entrando a destra la tomba di Benvenuto di San Giorgio dei Conti di Biandrate, opera di Matteo Sanmicheli del 1527. Nella seconda cappella una notevole madonna quattrocentesca di scuola francese. Nel presbiterio sono collocati due grandi quadri di Pierfrancesco Guala, il maggiore artista del '700 casalese. 
Torniamo verso Piazza Mazzini e da qui raggiungiamo la Sinagoga, questo è decisamente il monumento più peculiare di Casale: un'eccezionale edificio tardo barocco magnificamente restaurato. È visitabile, insieme all'annesso Museo Israelitico solo con visita guidata. Veniamo accompagnati da un volontario molto disponibile e volenteroso ma che non essendo di religione ebraica, a causa della rarefazione della comunità,  mostra qualche pecca nell'esposizione, decido di non intervenire per non creare imbarazzo ma alcuni strafalcioni sono quasi divertenti. Il Museo è ospitato in parte nelle cantine, dove è allestita una mostra di moderne Khannukya, alcune molto belle, ed in parte nei matronei e negli annessi della Sinagoga. Vi sono esposti Tallit, Haaron-Ha-Qodesh, Menorah, Channukya,rimonim ( i terminali dei rotoli della Legge) e atarot ( le corone dei rotoli della Legge) sbalzati, cesellati o in filigrana d'argento, testi religiosi e diversi magnifici tessuti. Vi trova posto anche un allestimento che mostra una tipica tavola imbandita per lo Shabbat (il Sabato ebraico).
Dopo il Museo si passa a visitare la Sinagoga, risalente al 1595 è un magnifico esempio di Barocco piemontese, fu ampliata dapprima nel  '700 e poi nel 1868 quando l'illuminato re Carlo Alberto emancipò gli Ebrei, il fatto è celebrato da una lapide con iscrizione bilingue. In seguito alla Shoa ed alla conseguente quasi sparizione della comunità ebraica la Sinagoga subì un periodo di abbandono finchè nel 1969 la Sovraintendenza procedette ad un notevole restauro, oggi è considerata Monumento Nazionale ed è veramente un capolavoro la cui visita è imprescindibile, oltre che una delle più belle sinagoghe d'Italia.
Continuiamo a visitare Casale perdendoci in strade, vie e piazze, approfittando delle Giornate di Primavera del FAI visitiamo una scuola ospitata in un palazzo ottocentesco che presenta numerose cose interessanti quali una magnifica biblioteca e dei laboratori d'epoca perfettamente preservati che ci vengono illustrati dagli stessi allievi.
È ormai ora di pranzo, cerchiamo un ristorante e lo troviamo vicino a piazza Mazzini, ottima cucina piemontese con prezzo equo, poi riprendiamo il nostro tour visitando la sontuosa chiesa barocca di Santa Caterina decorata da notevoli affreschi ed in fase di restauro. Il castello, che si trova sulla stessa grande piazza in cui si trova la chiesa, sembra piuttosto malridotto: tante parti chiuse, altre occupate da uffici, di quella che era una delle più grandi piazzeforti della Pianura Padana non sembra essere rimasto molto, quanto è rimasto però  è in fase di restauro e di questo va dato merito all'amministrazione casalese che sembra decisamente molto attenta alla preservazione ed alla valorizzazione dei suoi monumenti.
Cominciamo ad esserte stanchi e decidiamo di concludere qui il nostro giro, ci sarà occasione di tornare a Casale magari approfittando di una prossima Giornata di Primavera del Fai.

Casale Monferrato è uno dei tanti gioielli misconosciuti del nostro paese. A differenza di tanti altri luoghi d'Italia che mostrano i segni di una trascuratezza dei cittadini e dell'incuria di amministrazioni incapaci è un bell'esempio di offerta turistica e culturale e di valorizzazione delle proprie risorse.

Tourengänger: paoloski, annna


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