Monte Bar

Corticiasca– Monte Bar  
Dopo la mancata uscita proposta per ieri al Rifugio Griera causa scarse partecipazioni, avevo pensato di andare oggi al Rifugio Garzonera ma, l’impossibilità di partire presto, mi ha indotto alla ricerca di un’altra meta più vicina e quindi ho scelto la salita al Monte Bar, che già ho visitato d’inverno un paio di volte.
Bella e facile montagna priva di pericoli, il Bar (che significherebbe “ricovero per animali”) è l’ideale per godersi una mezza giornata o più, soprattutto se il tempo è bello, perché dalla cima si gode un panorama davvero notevole.
Certo che se si va il sabato o la domenica, si incorre negli effetti del pensiero ben rappresentato in una delle recensioni che ho trovato su HIKR*:”Se cercate la pace e la tranquillità...questa gita NON fa per voi! Il Monte Bar è davvero un luogo frequentatissimo!”.
*Hikr.org è un sito non-profit dove gli utenti pubblicano le relazioni e le foto delle loro escursioni.
Ed in effetti è vero, perché ricordo che qualche anno fa, mentre mi trovavo sul lato opposto della Val Colla, ero rimasto colpito dalla fila di persone che, come formichine, vedevo salire i facili pendii per raggiungere la Capanna e la cima.
La fortuna di poter andare in settimana permette invece di vivere la montagna in maniera totalmente diversa (e ve lo dice uno che, quando va al mare, si comincia a sentire a disagio quando arriva qualche bagnante che si posiziona sulla spiaggia a meno di 10 m di distanza…): oggi, per tutta la durata della nostra escursione, abbiamo incontrato sei persone!
Usciti a Lugano Nord, abbiamo velocemente risalito il versante idrografico destro della Val Colla, seguendo le indicazioni per Tesserete e proseguendo oltre, fino a fermarci  pochi metri prima dell’abitato di Corticiasca, dove abbiamo cominciato la nostra escursione (l’inizio del sentiero non è segnalato dai consueti cartelli svizzeri, ma da altri tre cartelli: “bandita di caccia”, “tenere i cani al guinzaglio” e da un pittogramma che indica di non raccogliere ordigni inesplosi !?).
La salita non è ripidissima, ma prosegue diretta e costante toccando prima l’Alpe Musgatina e poi arrivando alla Capanna del Monte Bar, molto frequentata e recentemente rinnovata.
Sul più ripido pendio finale abbiamo cominciato a trovare un po’ di vento, che in cima si è fatto bello teso e freddo, ma che non ci ha impedito di ammirare l’eccezionale panorama: non si sapeva dove guardare, tante erano le montagne, conosciute e non, che si profilavano all’orizzonte.
Ripresa la discesa abbiamo seguito il percorso fatto all’andata, fermandoci all’Alpe Musgatina per mangiare, dove abbiamo trascorso una bella e prolungata sosta.
Bravo e di compagnia il giovane neo escursionista Fabio (figlio di mia cugina), che si è unito a noi in questa uscita, per cominciare a conoscere in maniera più intensa il mondo della montagna.
Escursione dal dislivello medio (800 m) effettuata a ritmi tranquilli, così come meritava la giornata. 
 CortiCcccc