Corni di Canzo


Publiziert von imerio , 18. Februar 2018 um 14:42.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:17 Februar 2018
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1 m
Strecke:Cravenna–Corni di Canzo
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Raggiunta Erba, proseguire per Canzo, raggiungendo subito dopo Cravenna.

Cravenna–Corni di Canzo 
Questa uscita, come alcune altre precedenti, l’ho effettuata  dopo aver accompagnato le sorelle della “Comunità del Roveto” a Ponte Lambro(Erba) presso la sede della Nostra Famiglia e, in funzione del tempo che ho a disposizione tra l’andata ed il ritorno (di solito 5,30 h.) e della buona conoscenza dei luoghi, posso così ritagliare un’escursione, ogni volta diversa.
In questo caso ho voluto ripercorrere la Cresta di Cranno, che avevo risalito una quindicina di anni fa, subito dopo una nevicata ed una forte gelata notturna (ricordo ancora le difficoltà di parcheggio a causa del ghiaccio presente).
Raggiunto in pochi minuti il piccolo centro di Scarenna(situato sulla Vallassina tra Canzo ed Asso), mi sono incamminato lungo via Cranno, da cui poi parte il sentiero che si inoltra nel bosco per risalire il crinale boscoso.
Il percorso si mantiene lineare e con buone pendenze, con visuali sempre più ampie mano a mano che si sale, fino ad arrivare alla Colletta dei Corni, dove c’è un crocevia di sentieri.
Dalla Colletta ha inizio la seconda parte del percorso, che si sposta nei boschi sul versante nord (dove di solito si trova neve anche a primavera) e che con altri 400 m di dislivello porta ai prati sottostanti il Rifugio SEV.
Dal rifugio ho deciso di proseguire fino a raggiungere il vicino Corno Orientale di Canzo, dove mi sono fermato per mangiare e bere quello che mi ero portato, in serena e pacifica solitudine e in pace con me stesso.
Ripresa poi  la marcia, sono sceso lungo la Val Ravella, percorrendo il ripido tratto di bosco che porta al Faggio del Fò(per fortuna con terreno asciutto) e poi proseguendo verso il Rifugio Terza Alpe, su sentiero molto fangoso.
Dal Terza Alpe ho seguito la mulattiera selciata che porta al Prima Alpe, per poi scendere dal sentiero “Spaccasassi” che mi ha portato al Torrente Ravella in corrispondenza della deviazione per la chiesa di San Miro.
Per mulattiere, ho quindi percorso l’ultima parte del mio itinerario facendo ritorno a Scarenna, per poi riprendere il furgone e raggiungere Ponte Lambro con una precisione più che svizzera (anzi, sono arrivato con un anticipo di 10 minuti…), ritrovando e salutando la mia amica Rosa e le altre amiche del Roveto.
Bella escursione di allenamento (1.100 m di dislivello per 5 h. di cammino a buoni ritmi) in zone che sono sempre belle da rivedere, ricche di boschi e di interessanti aspetti geologici; un po’ di affaticamento verso la fine, complici anche le due uscite in mtb di ieri e dell’altro ieri.
Tempo così così, con qualche timido accenno di sole al mattino ma poi con assestamento di una buona nuvolosità (a un certo punto si vedeva cadere qualche fiocco di neve), in una giornata freddina ma con poca gente in giro.
Chiudo con una citazione che non c’entra niente con questa escursione, ma che mi piace ricordare perché sto leggendo un libro sul ritorno del lupo sulle Alpi: “Una volta che sarai all’atro mondo, fai amicizia con il lupo, perché lui è il solo a conoscere l’ordine della foresta”-popolo Yakoute, Siberia-; l’anno scorso è stato per me l’anno del muflone, che ho avvistato in quattro occasioni, chissà se quest’anno sarà l’anno del lupo…(anche se so che è difficilissimo avvistarlo, occorrerebbero lunghi appostamenti, comunque il gruppo di lupi più vicino alle mie zone si trova in Val Morobbia (Bellinzona- CH). 

Tourengänger: imerio


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