Sassariente


Publiziert von imerio , 11. April 2017 um 22:17.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 6 April 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1000 m
Abstieg: 1000 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Uscita Bellinzona sud, raggiungere poi Cugnasco e seguire quindi la stradina che sale ai Monti di Motti (indicazioni stradali presenti).

 Descrizione:  la cima del Sassarienteè un notissimo e spettacolare punto panoramico sulla parte terminale del Lago Maggiore: accanto alle turistiche località di Locarno ed Asconasi allargano le Bolle di Magadino, area naturalistica a protezione integrale nelle paludi alla foce del Ticino. La parte terminale della salita, proprio al culmine roccioso della guglia -ormai dismessa l'antica ferrata - si svolge su aeree passerelle di legno. La discesa avviene attraverso solitari alpeggi lungo un buon sentiero scarsamente segnalato. Interessante anche il passaggio attraverso un varco del cosiddetto "Muro dei Polacchi", possente muro a secco che si estende per oltre un chilometro sul crinale alle spalle del Sassariente.
Commenti: la prima volta che ho visto il Sassariente(allora non sapevo che si chiamasse così) è stato lo scorso anno mentre rientravo da un’escursione in ValVerzascaquando, guardando verso l’alto, avevo visto questo scoglio roccioso dal potere attirante, che usciva dal bosco sul versante alla mia sinistra.
Arrivato a Cugnasco(posto tra Bellinzonae Locarno) di primo mattino recuperando qualche piccolo errore di tracciato, ho iniziato a risalire con l’auto la lunga e stretta stradina asfaltata (10 km) per arrivare ai Monti di Motti, trovando dopo un paio di km un cartello di lavori in corso che  indicava la chiusura della strada nei giorni feriali dalle 7.00 alle 8.00 (?), ma visto che erano le 6.30 ho proseguito senza esitazioni, con qualche dubbio però sulla lettura dell’orario (non c’era ancora una bella luce…).
Giunto finalmente al mio punto di partenza, ho iniziato l’escursione seguendo al stradina chiusa al traffico non autorizzato, che poi si è trasformata in sentiero attraversando un bel bosco di faggi e successivamente un bosco di conifere.
Seguendo le buone indicazioni lungo il percorso, ho raggiunto l’Alpe Foppianaper poi rimontare un tratto più ripido che mi ha portato sulla cresta con vista sulla Valdella Porta (tributaria della ValVerzasca) incontrando il cosiddetto “muro dei polacchi”; da lì il sentiero prosegue quasi in piano per arrivare al punto in cui, tramite un breve tratto attrezzato, si arriva in cima al Sassariente, che ho raggiunto intorno alle 9.00, con grande vista sulle cime circostanti.
Per rendere un po’ più remunerativa l’escursione, anziché tornare sui miei passi, ho proseguito sul sentiero sotto il Sassarienteseguendo le indicazioni per i Monti della Gana, che ho raggiunto dopo una bella discesa nel bosco.
Consumato il mio pranzo, “ravvivato” da un vento improvviso che mi ha sparpagliato  un po’ di cose che avevo tolto dallo zaino, ho ripreso la via del ritorno percorrendo la stradina asfaltata per ritornare ai Monti di Motti.
Arrivato però alla sbarra che preclude l’ultimo tratto di salita alle auto non autorizzate per i Monti della Gana, ho seguito un sentiero non segnalato che, stando parallelo alla strada ma guadagnando quota, mi ha condotto fino ad alcune baite (“al Bared”); lì ho capito che il sentiero non avrebbe avuto lunga vita, infatti dopo aver superato un primo canalone franoso, la traccia che stavo seguendo si è interrotta ad un successivo canalone franato, che non mi sono sentito di superare (troppo pericoloso) per cui, a malincuore, ho fatto il percorso a ritroso (tutto questo mi è costato circa 1 ora di tempo e 200 m di dislivello) per tornare sulla stradina e ai Monti di Motti.
Lì, il presentimento che avevo sulla lettura del cartello fatta al mattino si è concretizzato, perché la riapertura della strada era indicata per le 18.00 (i lavori dureranno fino al 30.06) ma, confidando sulla pausa pranzo degli operai (visto che mancavano pochi minuti alle 13.00) ho percorso “a manetta” la discesa, riuscendo ad arrivare indisturbato al Piano di Magadino; se non fossi riuscito nella discesa avevo pronto comunque il “piano B”, che prevedeva un altro giro, magari verso l’Alpe Sassello dai Monti della Gana.
Bella escursione, anche se un po’ breve, con grandi panorami e circa 1.000 di dislivello effettuati.
Nella salita mattutina ho incontrato separatamente tre bei camosci nel bosco. 

Tourengänger: imerio


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