Val Quarazza.
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Descrizione: La ValQuarazzaè una vallata laterale della Valle Anzasca, in Piemonte, nota in particolare per il suggestivo Lago delle Fate.
La valle termina presso il passo del Turlo, oltre il quale si scende in Valsesia.
Un tempo la piccola frazione di Quarazzasi estendeva lungo una superficie molto più estesa dell’attuale; l’antica frazione, infatti, è stata sommersa dalle acque del lago a seguito della costruzione della diga che sbarra il corso del torrente Quarazza.
A circa venti minuti di cammino dal Lago delle Fate sorge Crocette, detta anche “città morta”, antico insediamento dei minatori che lavoravano nelle vicine miniere.
Proseguendo lungo la valle si incontrano numerosi alpeggi, quali l’alpe Prelobia, l’alpe Caspisana, l’alpe Montevecchio, la Pissa, la Piana e l’alpe Quarazzola.
Seguendo un sentiero che parte da quest'ultima si scende a Carcoforo, centro dell'alta Valsesia.
La valle raggiunge quindi il Bivacco Emiliano Lantie, infine, il Passo del Turlo, dal quale si ammira il Corno di Fallere si discende in Valsesia.
E’ una valle dove non arriva lo sci, con un turismo invernale scarsissimo e quindi ideale da percorrere con le ciaspole.
Commenti: avevo in mente di fare questa uscita riportata su un libretto che avevo preso qualche tempo fa (“Con le ciaspole– fantastiche escursioni sulla neve”), ma ormai, vista la stagione inoltrata per queste zone, l’avevo rimandata al prossimo anno.
Ma quando il consueto gruppo di amici mi ha proposto questa gita, ne ho approfittato, anche perché questa valle non la conoscevo (sono stato alcune volte a Macugnaga, ma in questa valle laterale mai).
Partiti da Isellaad ora tarda, abbiamo seguito la stradina percorribile anche da automezzi autorizzati, fino ad arrivare con moderata pendenza al Lago delle Fate, per poi proseguire su sentiero fino alle 11.30, orario che avevamo stabilito per iniziare il ritorno.
Peccato non essere partiti prima, così si poteva arrivare all’Alpe La Piana e probabilmente tentare anche la salita al Bivacco Lanti(da Isellasono solo 900 m di dislivello e al mattino con la temperatura bassa la neve sarebbe stata ideale), ma sarà per un’altra volta.
Ottima come sempre la compagnia, che ha dato il meglio di se nel momento conviviale del pranzo.
Prima di riprendere la strada del ritorno abbiamo fatto un giro per Macugnaga, fino ad arrivare nei pressi di Pecettoper poter ammirare la parete Est del Monte Rosa; giornata dal meteo eccezionale con temperature pomeridiane oltre la media.
La valle termina presso il passo del Turlo, oltre il quale si scende in Valsesia.
Un tempo la piccola frazione di Quarazzasi estendeva lungo una superficie molto più estesa dell’attuale; l’antica frazione, infatti, è stata sommersa dalle acque del lago a seguito della costruzione della diga che sbarra il corso del torrente Quarazza.
A circa venti minuti di cammino dal Lago delle Fate sorge Crocette, detta anche “città morta”, antico insediamento dei minatori che lavoravano nelle vicine miniere.
Proseguendo lungo la valle si incontrano numerosi alpeggi, quali l’alpe Prelobia, l’alpe Caspisana, l’alpe Montevecchio, la Pissa, la Piana e l’alpe Quarazzola.
Seguendo un sentiero che parte da quest'ultima si scende a Carcoforo, centro dell'alta Valsesia.
La valle raggiunge quindi il Bivacco Emiliano Lantie, infine, il Passo del Turlo, dal quale si ammira il Corno di Fallere si discende in Valsesia.
E’ una valle dove non arriva lo sci, con un turismo invernale scarsissimo e quindi ideale da percorrere con le ciaspole.
Commenti: avevo in mente di fare questa uscita riportata su un libretto che avevo preso qualche tempo fa (“Con le ciaspole– fantastiche escursioni sulla neve”), ma ormai, vista la stagione inoltrata per queste zone, l’avevo rimandata al prossimo anno.
Ma quando il consueto gruppo di amici mi ha proposto questa gita, ne ho approfittato, anche perché questa valle non la conoscevo (sono stato alcune volte a Macugnaga, ma in questa valle laterale mai).
Partiti da Isellaad ora tarda, abbiamo seguito la stradina percorribile anche da automezzi autorizzati, fino ad arrivare con moderata pendenza al Lago delle Fate, per poi proseguire su sentiero fino alle 11.30, orario che avevamo stabilito per iniziare il ritorno.
Peccato non essere partiti prima, così si poteva arrivare all’Alpe La Piana e probabilmente tentare anche la salita al Bivacco Lanti(da Isellasono solo 900 m di dislivello e al mattino con la temperatura bassa la neve sarebbe stata ideale), ma sarà per un’altra volta.
Ottima come sempre la compagnia, che ha dato il meglio di se nel momento conviviale del pranzo.
Prima di riprendere la strada del ritorno abbiamo fatto un giro per Macugnaga, fino ad arrivare nei pressi di Pecettoper poter ammirare la parete Est del Monte Rosa; giornata dal meteo eccezionale con temperature pomeridiane oltre la media.
Tourengänger:
imerio
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