bivacco Lupi di San Glisente al Fop de Cadì m.1932 (BS):
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Per questo fine settimana decido per farmi una 2 giorni in un nuovo bivacco inaugurato nei primi giorni di ottobre del 2015 e quindi mi preparo ad affrontare il lungo tracciato che da Esine sale la valle del Cul.
Giunto al punto di partenza di quota 286 dal quale bisogna calcolare 6 ore di marcia,decido di provare a salire un poco con l'auto: questa è veramente una strada stretta,dove si deve sperare di non incontrare nessuno (a prescindere che qui s'incontrano solo mezzi 4x4 + ridotte) per il fatto che ha dei tratti e tornanti con pendenza abbastanza tosta,quindi meglio evitare di fermarsi altrimenti la ripresa la vedo difficile.
Ad un certo punto,visto i km. di cammino risparmiati e la strada che s'inerpica oltre le mie capacità,considerando il tipo di mezzo,decido che è meglio parcheggiare e alle ore 8,00 mi incammino procedendo sulla strada che mi conduce in pochi minuti alla vicina località di Selle: da questa località la strada comincia a diventare un po più ripida,comunque vi sono possibilità di parcheggiare ai lati della strada o nelle piazzole di scambio che sono abbastanza frequenti.
Arrivo alla località Budec dove oltre non si può proseguire se non autorizzati: mi meraviglio che in ore 1 sono riuscito a fare più di 500 m. di dislivello e 2,300 Km., da qui la strada procede ma senza pendenze eccessive, diventando un percorso rilassante.
Si tenga presente che il cartello in località Budec che indica ore 1 alla località malga di Scandolaro,è un po tirato,aggiungerei 15 minuti,basta guardare la carta e se ne deduce il perché.
Alla località Pianazzo,il panorama è veramente notevole,e il percorso fin ad ora non ha mai riservato pendii boschivi ripidi,tutt'altro.
Si perviene ad un bivio (quota 1600 km. 4) dove la strada di divide,una a sinistra procede per il bivacco S. Glisente (ore 2,40) a destra è quella che seguirò fino alla malga Scandolaro dove poco oltre si perviene alla pozza con fontana con tavolo e panche (quota 1760 km. 4,900): da qui si procede su sentiero,prima con accentuata salita,poi in falso piano con un traverso che permette di ammirare il versante opposto con il monte Crestoso e il monte Muffetto (situato nei pressi delle baite di Montecampione).
Poco dopo,su un sasso,un segnale a vernice indica di scendere per il bivacco che ora si vede,mentre il percorso in quota conduce al monte Fra.
In breve sono al bivacco che raggiungo alle ore 11,10 dopo un dislivello di 1300 m. e km. 6,660: considerata la meteo che pare mettersi al peggio,decido di rinunciare alla 2 giorni e tanto meno di accendere la stufa,quindi,verso le 11,30 parto per fare ritorno a casa con in mente un altra escursione l'indomani per far visita ad un altro bivacco a me sconosciuto,sempre che le gambe reggano lo sforzo di oggi.
Alle ore 14,07 sono all'auto (caspita,potrei essere a casa per fare merenda...) soddisfatto per la lunga escursione,facile come tracciato considerando che è per la maggior parte su strada: in caso di neve,NON bisogna fare il traverso,ma salire la dorsale per La Mata.
Anche questa volta il Bradipo delle Alpi ha potuto realizzare un'altra escursione alla scoperta di una struttura che aveva da tempo in mente di fare: a quanto pare verso la fine di settembre in questa zona è possibile avvistare i cervi in amore e i camosci...magari il prossimo anno potrei farci una due o tre giorni...
Ciao a tutti e alla prossima!
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