Baita biv. Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 loc. Mont Còch: ma che frecc che fà...ma pur semper bel!


Publiziert von Alberto , 25. November 2015 um 10:30.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:22 November 2015
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 1:15
Aufstieg: 520 m
Strecke: Fraccia m.1360 - baita con acqua situata prima di arrivare all'alpe Torrenzuolo m.1794 da qui seguire i pali,l' ex agriturismo rimane a sinistra e non si vede - baita Gerlo m.1830 - Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli m.1881 loc. Mont Còch
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano - S.S. n° 36 dello Spluga - Lecco - Colico - S.S. n° 38 dello Stelvio - Morbegno - Campo Tartano - Tartano: in estate si può proseguire,prima di superare il cimitero, a sinistra, non segnalata vi è la strada (in parte con pendenza accentuata) che sale a Fraccia, asfaltata con buone possibilità di parcheggio in zona tornanti, poi per un breve tratto prosegue in bitume e per 500 metri sterrata, terminando al parcheggio di circa 7/8 posti
Unterkunftmöglichkeiten:Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli sempre aperto: cucina a legna - fornelletti a gas da campeggio da usarsi solo per scaldare alla mattina per colazione - parioli e pentole di varie misure - un grande pentolone - attrezzatura di pronto soccorso - sacchi letto disponibili con contributo - materassi,coperte e cuscini - acqua all'esterno tramite fontana (chiusa in inverno: si preleva alla fonte a monte della baita fino a quando la rilascia) - wc nei pressi con acqua corrente (chiusa in inverno) chi volesse pernottare,deve mandare mail di avviso a http://www.comeunagoccia.org/wordpress/baita-aldo-e-sergio
Kartennummer:kompass Parco Orobie Valtellinesi

Il Bradipo delle Alpi per questa 2 giorni ha in mente una serie di strutture,purtroppo con qualche telefonata,vengo a scoprire che una ha già delle prenotazioni fino alla fine di dicembre (molto gettonata vista la sua ubicazione),una a causa dei danni di questo passato inverno non è accessibile,un altra è in fase di ristrutturazione...così decido per altre 3 opportunità in base alla meteo.

Dato che danno per lunedì nevicate anche a bassa quota,vedo di trovare una soluzione che possa non crearmi problemi di ritardo al rientro per andare al lavoro.

Decido di andare verso la Valtellina poi decido sulla base dell'innevamento (dicono che sarebbe nevicato venerdì) di scegliere la struttura adeguata dove ci si può arrivare con strade pulite dalla neve,nel caso vi fossero problemi.

Mentre viaggio vedo che di neve fresca non abbonda nemmeno sulle creste,quindi opto per la val Tartano e vi giungo senza problemi,una volta qui salgo l'ultimo 1,3 km. per giungere a Fraccia dove noto che vi sono varie auto parcheggiate: allora troverò gente che vi ha pernottato,non male trovare un bel calduccio vista la temperatura pungente di oggi.

Parto alle ore 8,30 decidendo per la prima volta,di percorrere il sentiero (dove si vede) che accorcia di parecchio la risalita,il quale ho seguito con neve ma sempre in discesa: chi non ha mai percorso tale scorciatoia,è meglio che segua il sentiero principale. Questo lo percorrono solitamente i locali che prediligono le direttissime.

Alla bellezza delle ore 9,40 giungo alla Baita bivacco Aldo e Sergio Gusmeroli: in breve tempo con mio stupore sono arrivato,sorpreso anche dal fatto che non vi è nessuno,tranne 3 cacciatori.

Per la prima volta trovo anche della legna fine ben predisposta per la prima accensione,scorta di legna all'interno della struttura e altra scorta piazzata nella piccola struttura a monte della baita,che un tempo funzionava da wc: in pratica,il calore dovrebbe essere assicurato anche per questo inverno,grazie come sempre ai volontari che si prodigano anche per apportare migliorie alla baita (per questa ragione si invitano i frequentatori a lasciare qualche soldino che verrà reinvestito...poi i furbi dal braccino corto ci sono sempre).

La temperatura all'interno è quasi,di 4° sopra lo 0 termico...fuori,nonostante il sole,sicuramente siamo al di sotto: molto diversa la temperature rispetto la settimana scorsa,uno sbalzo termico non da poco.

Certo,la giornata sembra invitare a proseguire verso la cima del Torrenzuolo ma vedevo già qualche nuvoletta e poi il freddo pungente invitava ai preparativi per riscaldare la baita e mentre il fuoco alzava la temperatura piano piano,comincio a recuperare acqua per i vari usi domestici.

A una certa ora,ecco il sopraggiungere il gruppetto di cacciatori che timidamente chiedono se si può: ho perbacco,ma certo,la struttura è aperta a tutti ed è un dovere ospitare chiunque,mentre legano i loro amici a 4 zampe fuori,per poi pranzare al caldo nell'accogliente struttura.

Mi spiegano che oggi si conclude la caccia alta,di selvaggina manco l'ombra,ma più che altro è per fare movimento e tenersi in allenamento.

Pensavo che qualcuno del posto venisse su anche dopo pranzo,ma nessun altro si è fatto vivo,poi,prima del calar del sole decido di verificare che temperatura vi fosse fuori: come dimostrano le foto,non era robetta da "Caraibi".

Dato che la luna brilla alla grande e illumina abbastanza bene,decido di rimettere l'anta che copre il vetro della porta per aver il meno possibile di luce internamente.

Ho notato alcune modifiche che vi han fatto: la lampada che han messo è decisamente più luminosa oltre al ridotto consumo,in più,ne han messa una anche a lato della cucina a legna (al momento mancante). Anche se vi è l' inverter che fa funzionare la radio,è consigliabile evitarne la sua accensione perché ho costatato che,per la prima volta,si era verificato lo scaricarsi delle batterie,quindi suggerisco di usare solo la luce dato che le giornate sono corte e la carica è di poche ore. Per gli smanettatori di cellulari che "vivono" per tali oggetti con i quali si sentono in "dovere/piacere" di restare connessi,è consigliabile tenerli spenti in modo tale che non si scarichino così,in caso di reale bisogno,non vi siano problemi.

Bene,anche questa notte è trascorsa in totale silenzio che Madre Natura sa regalare a coloro che condividono con grande piacere,il trascorrere due giornate in assoluta tranquillità dove,forse a causa del freddo pungente,nemmeno il canto dei volatili si ode nei boschi circostanti.

Per curiosità ho preso la misurazione della temperatura esterna...-10° sotto zero (se fosse rimasto fuori tutta la notte sarebbe calato ulteriormente,però,se la temperatura interna alle ore 7,30 era di ben 9° gradi,si può dedurre che è considerevole la differenza di 19° gradi (come minimo).

Anche per questa 2 giorni,mi posso ritenere soddisfatto,spero di poter avere l'occasione di farne altre,o qui o altrove,l'importante è stare bene in salute e soddisfarsi con poco,senza avere l'ambizione di salire per forza una cima,del resto,leggendo il registro,sono in tanti a scegliere il semplice fatto di trascorrere una notte (e magari anche di più) in una struttura ben attrezzata.

 

Ciao a tutti e alla prossima!


Tourengänger: Alberto


Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentar hinzufügen»