Pays Bigouden


Publiziert von paoloski , 10. April 2014 um 15:57.

Region: Welt » Frankreich » Bretagne » Finistère
Tour Datum: 4 August 1989
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 1 Tage

Oggi è un'altra giornata di sole, alla faccia di tutti quelli che ci hanno detto che in Bretagna piove sempre, finora abbiamo sempre trovato delle magnifiche giornate!
L'idea è di visitare il Pays Bigouden, cioè quella parte di Bretagna situata a Sud Ovest di Quimper, l'assonanza con il nostro termine "bigodino" non è casuale ma effettiva: il costume tipico delle donne di questa zona prevede infatti un'alta cuffia cilindrica, l'accessorio per la messa in piega prende nome da qui.
Carichiamo le biciclette e partiamo dal campeggio di Plouhinec, vero che il paese è piatto e si potrebbe anche partire da qui ma, dopotutto siamo in vacanza e non è che si voglia tornare a casa dopo aver fatto il Tour de France.
In un'ora buona ad andatura turistica raggiungiamo il paesino di Languivoa, minuscolo e tutto stretto intorno alla sua chiesa (Lang in bretone significa appunto chiesa antica, eremo o monastero) risalente al XIII secolo ma successivamente ampliata, quello che colpisce è innanzitutto il campanile mozzato: durante il regno di Luigi XIV, a seguito della repressione di una rivolta, il campanile fu privato della sua punta cosicchè oggi appare un mozzicone un po' incongruo, Visitiamo anche l'interno dove si trova una bella statua della Vergine in alabastro.
Terminata la visita scarichiamo e rimontiamo le ruote alle biciclette (la Renault 4 è una simpatica macchina ma non proprio una station wagon)
Siamo pronti per iniziare il nostro tour: la prima tappa è il Calvario di Notre-Dame-de-Tronoan: è il più antico calvario bretone essendo stato costruito fra il1450 ed il 1460, nonostante l'antichità, il fatto di essere rimasto per secoli esposto ad ogni genere di intemperie, all'assalto dei licheni, alle ingiurie degli uomini...rimane di una bellezza incredibile, le figure, almeno un centinaio, sono scolpite in altorilievo sul granito e raccontano con vivacità l'Annunciazione, la Natività, la visitazione dei Re Magi,l'infanzia di Gesù, l'Ultima Cena e la Passione di Cristo,  La cappella vicina è anch'essa del XV secolo e presenta un bel portale ed un campanile tipicamente bretone.
Cominciamo ad intravedere l'oceano in lontananza, in breve eccoci alla Pointe de la Torche, il nome è una corruzione dal bretone Dorchenn, cioè pietra piatta, qui si trova infatti un tumulo con un dolmen. Il panorama è notevole, verso Nord sulla baia di Audierne, dove si trova il nostro campeggio, a Sud sulle scogliere di Saint Guenolè.
Vi è anche una pietra con una lunga scritta che riporta l'episodio del naufragio della nave "Les Droits de l'Homme" qui avvenuto.
Con la bassa marea la vicina spiaggia di Pors-Carn, di sabbia bianca, è veramente enorme ma la temperatura dell'oceano non è di quelle idonee ad un bagno, oltretutto le bandiere di avvertimento sono rosse, ci accontentiamo di "puciare" i piedi.
Dopo aver mangiato qualcosa proseguiamo per la chiesa di Notre-Dame-de-la-Joie, la chiesa è bella ma non è certo paragonabile alle due appena viste, quello che colpisce è però il sito che è decisamente suggestivo: una cappella del XV secolo costruita quasi in riva all'oceano, con le sue antiche pietre di granito grigio che fanno contrasto con un cielo ed un mare di un azzurro incredibile!
La tappa successiva è la Pointe de Penmarch con il suo grande (65 metri) faro, è già abbastanza tardi per cui decidiamo di non salire i 307 gradini che ci porterebbero alla lanterna, il panorama d'altronde è già notevole da qui. Con la bassa marea il porto è disseminato di imbarcazioni in secca e di "goemones", le lunghe alghe verdi filanti tipiche della Bretagna che vengono, o almeno venivano, raccolte ed usate come concime nei campi..
Arrivati nel punto più meridionale del Pays Bigoudin è ora di ritornare verso Nord, ripassiamo da Tronoan e proseguiamo fino alla cappella di Languidou, o meglio alle sue rovine. L'edificio ha perso la sua copertura ma rimane un magnifico rosone e le colonne con i capitelli della navata.
Il luogo è decisamente suggestivo e siamo ben lieti di aver allungato il giro per visitarlo.
Ora però pigiamo sui pedali, nonostante non si possa parlare di salita il tragitto da qui a Languivoa non è proprio piatto!
Rismontiamo le bici e via, verso il camping di Plouhinec dove ci aspettano una bella doccia, una cenetta e magari un'ulteriore escursione, questa però in auto, alla Pointe du Raz per un tramonto romantico.

Tourengänger: paoloski, annna


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