Rocamadour e Moulin de Cougnaguet


Publiziert von paoloski , 21. Mai 2013 um 09:23.

Region: Welt » Frankreich » Midi-Pyrénées » Lot
Tour Datum:27 Juli 1993
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Zeitbedarf: 4:30
Aufstieg: 100 m
Abstieg: 100 m
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Giro ad anello.
Unterkunftmöglichkeiten:Innumerevoli in tutta la regione, come sempre basta rivolgersi agli efficientissimi Syndacates des Initiatives ed Offices de Tourisme.
Kartennummer:Michelin 239 Auvergne-Limousin

Provenienti dal Puy Mary arriviamo a pomeriggio inoltrato a Rocamadour, troviamo posto nel bel camping nei pressi de l'Hospitalet e, montata la tenda, ci resta il tempo per fare una visita serale a questo luogo veramente particolare. Da l'Hospitalet scendiamo alla Porte de Figuier, esistente già nel XIII secolo, percorriamo la lunga e stretta  Rue de la Couronnerie, dominata dagli edifici civili e religiosi di Rocamadour, un villaggio che si sviluppa più in verticale che in orizzontale, ed è occupata da decine di negozi, perlopiù di paccottiglia turistico-religiosa di assai dubbio gusto; disdegniamo la salita con l'ascensore e passiamo Porte Salmon, sormontata da una torre a due piani, superiamo l'Hotel de Ville ed al termine di Place de la Carreta iniziamo la salita del "Grand Escalier" o "Via Sancta" : 236 gradini che i pellegrini percorrono spesso genuflettendosi ad ogni scalino...non avendo grandi peccati da farci perdonare decidiamo per una salita normale.
Raggiungiamo così la cittadella religiosa: il cosiddetto Parvis des Eglises o Place Saint Amadour, uno spazio ristretto su cui si affacciano ben sette edifici di culto: la basilica di Saint Saveur, la cripta di Saint Amadour, la cappella di Notre-Dame e le quattro cappelle di Sain-Jeanne-Baptiste, di Saint-Blaise, di Sainte-Anne e di Saint-Michel.
Decidiamo di rimandare la visita degli interni degli edifici all'indomani e saliamo ancora per un rapido giro degli spalti dell'antico forte, i "remparts" costituiscono infatti un punto panoramico eccezionale: da qui abbiamo una visione d'insieme di Rocamadour, già immersa nell'ombra e dell'Hospitalet su cui invece indugiano ancora gli ultimi raggi del sole. Scendiamo nella parte meno spirituale del villaggio per soddisfare le esigenze dello stomaco, poi raggiungiamo il campeggio.
La mattina del 27 si annuncia all'insegna di un cielo completamente sgombro da nuvole, decidiamo quindi di rimandare ulteriormente la visita delle bellezze di Rocamadour per inforcare le biciclette e concederci un breve tour dei dintorni: la meta è il Moulin de Cougnaguet, un mulino fortificato risalente al XV secolo ma sorto sui resti di un precedente edificio i cui diritti d'acqua sono attestati al 1279, situato ad una quindicina di chilometri da Rocamadour.
Il mulino si trova in un contesto ambientale veramente suggestivo: su un canale derivato dal fiume Ouysse ed immerso nel verde, nonostante il rumore delle acque e delle macine il luogo ispira una sensazione di calma e tranquillità. Il complesso ospita quattro macine una delle quali è tuttora in funzione e lavora sotto gli occhi dei visitatori. Anche l'architettura è notevole: porte ad arco gotico, finestre rinascimentali, mura di pietra possenti.
Ci attardiamo in questo luogo incantevole tanto che, tornati a Rocamadour decidiamo di visitare solo i principali degli edifici religiosi: la basilica di Saint-Saveur di stile romanico caratterizzata soprattutto dal fatto di avere uno dei muri interni costituito dalla parete della roccia su cui sorge l'edificio, scendiamo poi alla cripta di Saint-Amadour posta sotto la basilica e conservante il corpo del santo. Infine la cappella di Notre-Dame: un bell'edificio in stile gotico fiammeggiante, succeduto ad un precedente in stile romanico, a destra del portale si notano i resti di una danza macabra affrescata mentre all'interno l'attrazione è costituita dalla statua della vergine nera in legno con un Gesù bambino sulle ginocchia che ha un viso da adulto.
Il nostro viaggio verso Ovest, dove si trovano le grotte preistoriche che sono la nostra meta, deve proseguire per cui, un po' a malincuore, risaliamo al campeggio, smontiamo la nostra tenda e partiamo alla volta di Domme e Sarlat-le-Caneda.

Tourengänger: paoloski, annna


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