Passo di Campagneda (2gg di ciaspolata di gruppo in Valmalenco)


Publiziert von Matteo81 , 22. Februar 2011 um 15:43.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:19 Februar 2011
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Zeitbedarf: 2 Tage
Strecke:Rifugio Zoia, Rifugio Cà Runcasch, Passo di Campagneda

Il Rifugio Cà Runcasch (mt 2.170 slm), è situato nella panoramica piana di Campagneda in Valmalenco (SO); da questa postazione lo sguardo può spaziare dalla piramide del Pizzo Scalino al torrione della Cima Sasso Moro. Dal Cà Runcasch si può raggiungere il Passo di Campagneda, valico tra la Valmalenco e la Val Poschiavo, che da accesso al vicino confine svizzero (accesso per Poschiavo, passo del Bernina); dal Passo di Campagneda la vista incontra anche la vetta imponente e austera del Bernina.

Fatte le premesse ... passiamo al sodo, dicendo che sono stati due giorni di ciaspole ai piedi con la compagnia di un nutrito gruppo di appassionati di escursioni in montagna di Lecco (e non solo ... essendoci, come il sottoscritto dalla Monza-Brianza, partecipanti da un pò ovunque).

Ritrovo di massa nella ridente cittadina di Lecco a metà pomeriggio di sabato 19/02 per dare avvio, con tanta calda allegria, al nostro "bucolico, ma non solo" wknd in Valmalenco; incolonnate tutte le auto ci siamo diretti alla volta di Sondrio, dove abbiamo stabilito una tappa per "conteggio" partecipanti + eventuali dispersi durante il tragitto (traffico scorrevole fortunatamente); ripresa la marcia ci siamo fiondati verso la Valmalenco su una tortuosa strada sporca di neve a tratti intermittenti fino a fermarci, bloccati in una lunga colonna causa una macchina ferma in piena strada per catenare.

Il sottoscritto ha catenato giusto per sicurezza ... ed abbiamo raggiunto in tutta tranquillità il parcheggio antistante al Rifugio Zoia. Sbarco in stile D-Day, vestizione e calzata delle mitiche ciaspole ... tutto alla luce delle nostre fiere pile frontali.
Fatta un ultima conta (c'è chi era rimasto al primo parcheggio più in basso, tra l'altro molto affollato) ci siamo incamminati alla volta del Rif. Cà Runcasch (con una correzione di sentiero giusto per non finire in una specie di canyon roccioso).
Le frontali che bucano l'oscurità, la luna piena che fa un pò da contorno perchè limitata da un pò di nuvolosità e ancora in parte occultata dalle sovrastanti cime.
La neve fresca al suolo non manca e non è nemmeno poca, il fondo - invece - è consolidato e solido, e sui traversi la assestavamo praticamente noi ... tutta fatica ripagata dall'uscita sulla Piana di Campagneda con in lontananza il profilo illuminato del Runcasch, che ormai ci faceva da guida nella notte; e qui si è scatenata una mini-bagarre che ci ha visti sparpagliati nella bella neve fresca a disegnare fantasiose tracce fino alla volta del Rifugio.

Svestizione, calzata di ciabatte, appropriazione delle camere, gambe sotto i tavoli e via con le danze con una bella cena calda, risi e sorrisi, acque e vini.

Dopo cena, con la luna che ora faceva la sua parte, il sottoscritto (come altri) in compagnia del prode Mauro e della ritrosa (solo all'inizio) Enrica, si è goduto un breve giretto notturno al chiar di luna nella piana attorno al Cà Runcasch.


Rientro ... branda, per poi sbrandare la mattina di una nevosa domenica che vedeva comunque il sorriso sulle nostre facce, colazione, vestione ... pronti per una bella ciaspolata.

Subito dietro il Cà Runcasch ci dirigiamo verso la parte alta della Piana di Campagneda, dove iniziamo a seguire la traccia in salita che ci farà percorrere il costone di destra del vallone che conduce al Passo di Campagneda, tralasciando sulla sinistra (al ritorno saranno sulla destra) i 2-3 laghetti alpini ora ghiacciati (ora anche sotto uno strato mimetizzante di neve fresca). La neve fresca fa scivolare a più riprese i nostri passi sui vari traversi, ma non demordiamo; si giunge verso la fine del vallone di cui si attacca un primo rampone in salita che, zizzagando, ci porta an un lieve scollinamento e - quindi - all'ultimo ripido tratto di salita che ci fa rimontare sulla piccola piana del Passo di Campagneda (mt. 2.636slm); presenti in loco arco di legno che segna il confine tra Valmalenco e Val Poschiavo, paline segnavia sulla sua sinistra e tipico cippo fatto di pietre sulla destra.

Nevica ancora, fa freddo ... foto, veloce lavoro di mandibola e poi giù dalla bella, ampia ed entusiasmante discesca che ci ha visti impegnati - con tanto di licenza poetica - a sciare in neve fresca con le nostre ciaspole.

Cà Runcasch ... birra fresca, pizzoccheri ... ridiscesa alle macchine, per me tranquilla per gli altri miei compagni di ventura ancora con diverse variazioni sul tema (alcune anche no limits).


Note:
Il rifugio Ca' Runcasch deve il suo nome alla vecchia baita di Runcasch, un tempo ricovero per pastori locali, che portavano in estate i loro armenti verso gli alti pascoli alpini. Runcasch però è anche l'affascinante termine dialettale che identifica la pernice bianca, un tempo tipica di questi luoghi.

Tourengänger: Matteo81
Communities: Hikr in italiano


Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentar hinzufügen»