sabato 15 marzo 2025: una struttura "difficile" trovarla in ordine!
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Le previsioni sono decisamente pessime, quindi decido di andare in una delle strutture a me conosciute percorrendo un tracciato che non conosco, almeno integralmente.
Purtroppo il viaggio sotto la pioggia non era di buon auspicio, quindi mi rassegno, infatti al parcheggio dove vi stavano affluendo vari sci alpinisti, piove: pensavo, in base alle previsioni, che nevicasse, invece acqua, pazienza.
Parto e comincio a "divertirmi" percorrendo il tracciato in piano, poi comincia a salire e poi a scendere per ricominciare a risalire e a scendere (un bel divertimento...a pensare che poi lo devi fare al rientro) fino a quando ad un bivio decido di procedere per un altro tracciato che non avevo fatto.
Arrivato ad un certo punto ecco 2 escursionisti, saliti in auto abbastanza in quota, poi la neve li ha bloccati: ad un certo punto spariscono, sento le loro voci a monte ma, non vi era la strada a monte.
Non guardo, preferisco battere la neve su un percorso che già conosco anche se un po più lungo: quasi in arrivo, ecco che i 2 escursionisti li trovo poco davanti a me: quando sono alla struttura gli ho detto che il percorso fatto da loro non ha reso in fatto di tempo, infatti mi è stato risposto che se lo avessero saputo lo avrebbero evitato.
In effetti la scelta che han fatto non ha nulla a che fare con un sentiero normale ma è solo per la conoscenza del luogo: la mappa non riporta nulla a riguardo e su certi pendii è meglio evitare il wild per evitare di complicarci la giornata.
Dopo la sosta integrante i 2 giovani con cui mi trattengo a parlare un po, decidono di procedere per la vetta: senza bastoncini perché loro sono abituati così e uno senza ciaspole perché gli si sono rotte e le recupererà al rientro (sono giovani, se lo possono permettere e non hanno fatto tanta strada per giungere quassù come lo scrivente).
Bene, mi preparo per accendere la stufa però prima di tutto mi metto a pulire (o meglio, svuotare) dalla cenere, la camera di combustione che era piena di cenere dallo spessore di almeno 10/15 cm. tanto da riempire il cassettino di raccolta.
Oltre a questo, un'altra montagna di cenere riesco a toglierla dal vano che contiene il cassettino, completamente pieno, la quale ostruiva anche le prese d'aria che vi sono al suo interno: molto probabilmente, nessuno riesce ad arrivarci che la stufa ha bisogno di questa PICCOLA manutenzione per il suo buon funzionamento...troppo complicato, è perdita di tempo ed è per INTELLIGENTI, quindi, meglio restare IMBECILLI.
E va be, come si dice: tutte le scelte vanno rispettate, anche quelle degli ignoranti!
All'interno della struttura vi sono +3° leggermente freschino, tagliato i primi pezzi di legna fini, con un po di carta che lo scrivente porta sempre con se (e senza usare la diavolina che era a disposizione...lasciamola agli incapaci) la stufa parte alla grande e nel giro di 1 ora la temperatura è salita a +13°.
Mi scaldo il pranzo e nel frattempo ecco che la pioggia si trasforma in fiocchi di neve belli grandi, un piacere vederli: verso le 14.30 decido di rimettermi in cammino per il rientro, lungo un percorso dove mi attendono salite e discese che, se non sei abituato, o non sei fisicamente a posto per affrontarlo, è meglio evitarlo e cercare preferibilmente uno che è tutto in salita, in modo tale che per inerzia puoi tornare anche se fuori allenamento.
Purtroppo il viaggio sotto la pioggia non era di buon auspicio, quindi mi rassegno, infatti al parcheggio dove vi stavano affluendo vari sci alpinisti, piove: pensavo, in base alle previsioni, che nevicasse, invece acqua, pazienza.
Parto e comincio a "divertirmi" percorrendo il tracciato in piano, poi comincia a salire e poi a scendere per ricominciare a risalire e a scendere (un bel divertimento...a pensare che poi lo devi fare al rientro) fino a quando ad un bivio decido di procedere per un altro tracciato che non avevo fatto.
Arrivato ad un certo punto ecco 2 escursionisti, saliti in auto abbastanza in quota, poi la neve li ha bloccati: ad un certo punto spariscono, sento le loro voci a monte ma, non vi era la strada a monte.
Non guardo, preferisco battere la neve su un percorso che già conosco anche se un po più lungo: quasi in arrivo, ecco che i 2 escursionisti li trovo poco davanti a me: quando sono alla struttura gli ho detto che il percorso fatto da loro non ha reso in fatto di tempo, infatti mi è stato risposto che se lo avessero saputo lo avrebbero evitato.
In effetti la scelta che han fatto non ha nulla a che fare con un sentiero normale ma è solo per la conoscenza del luogo: la mappa non riporta nulla a riguardo e su certi pendii è meglio evitare il wild per evitare di complicarci la giornata.
Dopo la sosta integrante i 2 giovani con cui mi trattengo a parlare un po, decidono di procedere per la vetta: senza bastoncini perché loro sono abituati così e uno senza ciaspole perché gli si sono rotte e le recupererà al rientro (sono giovani, se lo possono permettere e non hanno fatto tanta strada per giungere quassù come lo scrivente).
Bene, mi preparo per accendere la stufa però prima di tutto mi metto a pulire (o meglio, svuotare) dalla cenere, la camera di combustione che era piena di cenere dallo spessore di almeno 10/15 cm. tanto da riempire il cassettino di raccolta.
Oltre a questo, un'altra montagna di cenere riesco a toglierla dal vano che contiene il cassettino, completamente pieno, la quale ostruiva anche le prese d'aria che vi sono al suo interno: molto probabilmente, nessuno riesce ad arrivarci che la stufa ha bisogno di questa PICCOLA manutenzione per il suo buon funzionamento...troppo complicato, è perdita di tempo ed è per INTELLIGENTI, quindi, meglio restare IMBECILLI.
E va be, come si dice: tutte le scelte vanno rispettate, anche quelle degli ignoranti!
All'interno della struttura vi sono +3° leggermente freschino, tagliato i primi pezzi di legna fini, con un po di carta che lo scrivente porta sempre con se (e senza usare la diavolina che era a disposizione...lasciamola agli incapaci) la stufa parte alla grande e nel giro di 1 ora la temperatura è salita a +13°.
Mi scaldo il pranzo e nel frattempo ecco che la pioggia si trasforma in fiocchi di neve belli grandi, un piacere vederli: verso le 14.30 decido di rimettermi in cammino per il rientro, lungo un percorso dove mi attendono salite e discese che, se non sei abituato, o non sei fisicamente a posto per affrontarlo, è meglio evitarlo e cercare preferibilmente uno che è tutto in salita, in modo tale che per inerzia puoi tornare anche se fuori allenamento.
Tourengänger:
Alberto

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