domenica 9 febbraio 2025: maltempo con pioggia, neve e...un bivacco per stare un po al caldo!


Publiziert von Alberto , 14. Februar 2025 um 14:50. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 9 Februar 2025

Gianluigi mi chiede cosa farò domenica, gli rispondo che a casa non ci resto: le possibilità per chi le conosce, possono essere utili per potersi muovere anche in condizioni sfavorevoli dal punto di vista meteo, poi, se si punta in certe zone, vi sono da considerare anche quelle inerenti alle strade di accesso, in particolare le strade che possono essere coinvolte da valanghe e quindi rimanere bloccati perché chiusa, rischiando di non poter rientrare a casa.
Visto che sabato 8 di neve ne ha messa giù anche a bassa quota (quella come giornata era decisamente migliore) e domenica la neve si attesta sui 1300/1400 (poi in base a zone più fredde può anche scendere di quota) vuol dire che al di sotto la pioggia non manca.
Si possono ripetere alcune escursioni, anche abbastanza toste, sempre con obbiettivo principale la sicurezza cercando di ridurre al minimo le problematiche e, ovviamente una struttura dove poterci riparare e scaldarci: propongo anche delle alternative a Gianluigi sconosciute e accetta la conseguente possibilità di percorrere la tratta sotto la pioggia.
Infatti, giunti sul luogo di partenza, l'ombrello o la mantella sono fondamentali: la pioggia stava già sciogliendo la neve caduta il giorno precedente e rendeva viscido il tracciato in buona parte ricoperto anche dalle foglie.
Già pensavo al rientro con questa tipologia di percorso: scivolate e cadute ma, basta usare piccoli accorgimenti: quasi giunti al bivacco, ecco che la neve prende il posto della pioggia e il sentiero ne era ben coperto.
Prima cosa da fare era di accendere la stufa: entriamo nella legnaia ben fornita...certamente risulta difficile accendere la stufa con i ciocchi presenti...ancor di più quando ci si accorge che i ciocchi pesano un po troppo per essere stagionati...inoltre, anche se spaccati in pezzi fini per la prima accensione, la legna faticava ad accendersi mentre il fumo abbondava.
Quindi dovevo capire quale legna era pronta per essere usata: ravanando un po, prendo i pezzi che a peso mi davano la sensazione di essere ideali per essere usati almeno per la prima accensione, infatti la stufa fa il suo dovere e, una volta partita bene con la sua brace, si poteva aggiungere i pezzi meno stagionati che prendevano bene.
Temperatura interna all'arrivo +6°, tirata fino a +20° e posso assicurare che si stava benone e i nostri abiti si sono asciugati alla grande: abbiamo mangiato cibi caldi già pronti senza dover usare le padelle (che qui non vi sono a parte 2 che è consigliabile non usare come neppure i piatti e bicchieri).
Fagioli alla Gianluigi, focaccia a spicchi con mozzarella e prosciutto, salame stagionato, pizza, panettone e cioccolato, dopo di che pennichella sostanziosa per il Gian mentre io mi leggevo il diario: il posto è decisamente frequentato, raggiungibile anche con molta neve (qualcuno ha scritto che vi è salito nel 2022 con 1 metro di neve) ed essendo il tracciato tutto nel bosco e con esposizione a nord, in estati torridi va più che bene.
Mentre siamo quassù, la meteo si divertiva a cambiare la tipologia di situazione, tra neve con grandi fiocchi e pioggia con alcuni momenti di tregua che pareva esserci anche alla partenza per il rientro, nulla da fare, acqua fino all'auto ma, giornata più che apprezzabile, considerando che eravamo tra le montagne e per aver trascorso ben 5 ore e 30 al calduccio del bivacco.
Anche questo è un modo per apprezzare la Montagna che affascina nonostante le avversità che la possono rendere inavvicinabile però, mettendo da parte l'audacia, con umiltà e un tocco di sana paura o timore che ci tiene svegli per comprendere al meglio cosa fare, ecco che la Montagna ci concede di trascorrere una sana escursione.
Come sempre bisogna pensare che la meta è casa nostra, mentre dove siamo giunti a destinazione come obiettivo dell'escursione, è solo la METÀ del tracciato: la discesa ovviamente è quella che più mette a rischio la nostra incolumità e vista la situazione metto i ramponcini, non perché vi era ghiaccio, cosa inesistente a causa delle elevate temperature ma, a causa della neve pesante e scivolosa e delle foglie oltre alle pietre che costituivano il sentiero.

Tourengänger: Alberto, gianluigi


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