martedì 7 e mercoledì 8 gennaio 2025: prima ciaspolata con abbondante neve fresca
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Volevo partire per una 2 giorni il giorno 6 ma, tempo pessimo che mi ha fatto desistere, quindi rimando al giorno successivo perché le previsioni danno miglioramento verso le 9...Parto tardi scegliendo 2 possibili mete ma, quando arrivo all'imbocco della valle, vedendo che piove, decido per un altra meta, infatti arrivo al luogo della partenza che aveva appena smesso di nevicare.
Mi preparo e già noto che ho dimenticato le ghette, va bene, tanto ho le ciaspole, quindi mi dovrebbe andare bene. M'incammino e dopo aver raggiunto quota 1500, la fatica comincia a farsi sentire: un conto è un percorso senza neve, altro conto lo stesso percorso con neve diventa decisamente più "lungo" come tempistiche.
Calcolo di arrivare alle 12,30, in effetti vi giungo 5 minuti dopo con 1 ora e 15 in più rispetto al tracciato senza neve: verifico che vi sia legna all'interno e comincio a preparare legna fine per l'accensione: problema, l'ascia è spaccata al centro, un perfetto semicerchio che non riesco a capire coma sia potuto succedere a chi mi ha preceduto.
A volte certe situazioni le risposte le conoscono solo coloro che hanno visto com'è andata, comunque riesco a "lavorare" e attivo la cucina economica, poi mi metto a togliere la neve dalle panche, dal tavolo e anche dal percorso che conduce al wc e alla legna esterna, in modo tale che coloro che vi saliranno, siano un po agevolati.Alle 13,30 mi metto a pranzare e poi riprendo i lavori compreso quello di approvvigionamento acqua prelevando la candida neve.
Dopo i vari lavori (quando si è soli il lavoro è sempre tanto) finalmente mi do alla lettura fino all'ora di cena per poi attendere l'orario per andare a riposare: leggendo il registro, un gruppo si è svegliato di notte verso le 2 perché si sentivano soffocare, gli mancava l'aria e hanno guardato il termometro che segnava ben 37° gradi. Così decisero di spalancare porta e finestra dato che qualcuno non si sentiva bene...ora, per esserci quei gradi si può solo pensare che hanno riempito la stufa e se ne sono andati a letto oppure han continuato a mettere legna senza chiudere lo sportello e la regolazione dell'aria in modo tale da ridurre il consumarsi velocemente della legna ovviamente evitando che la temperatura andasse oltre i 20° che sono più che sufficienti. Comunque si spera che per la prossima volta, questa esperienza gli sia stata di insegnamento.
il giorno seguente si mette a nevicare, pranzo e poi scendo a valle comprimendo la neve che non potevo durante la salita, in modo tale che la traccia, in caso di neve, abbia la base di sostegno uguale e chi vi passerà sopra, troverà tutta la pista ben battuta, come se vi fossero passati 2 o 4 ciaspolatori.
Mi preparo e già noto che ho dimenticato le ghette, va bene, tanto ho le ciaspole, quindi mi dovrebbe andare bene. M'incammino e dopo aver raggiunto quota 1500, la fatica comincia a farsi sentire: un conto è un percorso senza neve, altro conto lo stesso percorso con neve diventa decisamente più "lungo" come tempistiche.
Calcolo di arrivare alle 12,30, in effetti vi giungo 5 minuti dopo con 1 ora e 15 in più rispetto al tracciato senza neve: verifico che vi sia legna all'interno e comincio a preparare legna fine per l'accensione: problema, l'ascia è spaccata al centro, un perfetto semicerchio che non riesco a capire coma sia potuto succedere a chi mi ha preceduto.
A volte certe situazioni le risposte le conoscono solo coloro che hanno visto com'è andata, comunque riesco a "lavorare" e attivo la cucina economica, poi mi metto a togliere la neve dalle panche, dal tavolo e anche dal percorso che conduce al wc e alla legna esterna, in modo tale che coloro che vi saliranno, siano un po agevolati.Alle 13,30 mi metto a pranzare e poi riprendo i lavori compreso quello di approvvigionamento acqua prelevando la candida neve.
Dopo i vari lavori (quando si è soli il lavoro è sempre tanto) finalmente mi do alla lettura fino all'ora di cena per poi attendere l'orario per andare a riposare: leggendo il registro, un gruppo si è svegliato di notte verso le 2 perché si sentivano soffocare, gli mancava l'aria e hanno guardato il termometro che segnava ben 37° gradi. Così decisero di spalancare porta e finestra dato che qualcuno non si sentiva bene...ora, per esserci quei gradi si può solo pensare che hanno riempito la stufa e se ne sono andati a letto oppure han continuato a mettere legna senza chiudere lo sportello e la regolazione dell'aria in modo tale da ridurre il consumarsi velocemente della legna ovviamente evitando che la temperatura andasse oltre i 20° che sono più che sufficienti. Comunque si spera che per la prossima volta, questa esperienza gli sia stata di insegnamento.
il giorno seguente si mette a nevicare, pranzo e poi scendo a valle comprimendo la neve che non potevo durante la salita, in modo tale che la traccia, in caso di neve, abbia la base di sostegno uguale e chi vi passerà sopra, troverà tutta la pista ben battuta, come se vi fossero passati 2 o 4 ciaspolatori.
Tourengänger:
Alberto

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