lunedì 1 e martedì 2 aprile 2024: una giornata più unica che rara

...andando buca decido per una terza alternativa non senza rischi.
Parto sotto la forte pioggia che a quota 1400 si trasformava in neve, i tuoni e lampi accompagnavano la bufera di neve che mai avevo visto, incredibile: alle 17 sono alla struttura come preventivato, oramai le tempistiche le conosco a memoria.
Entro e controllo la legnaia interna...vuota, come al solito, quindi mi rifornisco e quando so di essere a posto, accendo la stufa che pian piano riscalda l'ambiente che era molto freddo, mentre fuori nevica bene.
Preparata la cena esco e noto che il tempo sta migliorando, tant'è che il sole fa capolino, dando il via allo spettacolo che da quassù è speciale ed essere qui, dopo una giornata "sfortunata" e movimentata, sono stato ricompensato più che mai e di questo ne sono entusiasta.
Non posso nascondere il timore di avere avuto nel salire la strada di montagna, preoccupato per poter trovare alberi sradicati a causa del vento o grossi massi che possono staccarsi e cadere sulla carreggiata ostruendone il passaggio (in effetti qualche masso l'ho dovuto spostare), ciò vale anche per il rientro, non sai mai cosa può accadere alla fine di un temporale quando sei in montagna, le sorprese spiacevoli sono sempre da preventivare.
Alle 21,30 stanco, me ne vado a dormire, non prima di aver notato le stelle che han preso il posto delle nuvole.
Il giorno seguente: lo spettacolo che vedo è di una rarità, montagne ricoperte di neve fresca che non lasciava dubbi di essere stata non poca da una certa quota in poi, gli alberi imbiancati sotto di me che contrastavano con il verde della valle sottostante, una cosa che mai ho avuto modo di apprezzare e di cui ne sono stato felice nonostante la fatica che ho fatto ma, ne è valsa davvero, la ricompensa non tarda mai.


"il bradipo delle Alpi"