sabato 16 dicembre 2023

Dopo qualche annetto (periodo covidiano) eccomi di ritorno in uno dei posti che ho frequentato spesso e con neve che, rispetto ad oggi, era di un' abbondanza che rientrava nei parametri inerenti alla zona: ho parlato con uno del posto che ha la stalla peroprio all'inizio del percorso, 78 anni e non li dimostra, mi riferisce che ha piovuto molto dopo la nevicata di fine novembre, se fosse stata neve, ci sarebbe stato 1 metro come minimo di manto bianco.  Comunque, anche l'acqua va bene, idrata il terreno che ne ha bisogno.
Mi incammino con una temperatura "anomala", +3° gradi mi si riferisce, poi, finalmente giungo alla bella baita dove mi trattengo a parlare con il fratello di colui che ha l'azienda di allevamento a Brugnasco il quale da quando è in pensione si vuol godere la baita, con Luigi mi trattengo a parlare, poi da qui, nessuna traccia, quindi mi aspetta un lavoro da battitore (e quando mai il bradipo delle Alpi è riuscito a trovare già la battuta) fino alla cima.
Finalmente il sole scalda ma un leggero venticello batte la zona, la capanna è impenetrabile, a meno che, ci si impegni a scavare: considerando vari fattori tecnici che mi impediscono a farmi un pernottamento quassù, non mi adopero per dare la pappa pronta ad altri e quindi scendo a farmi un'altra chiaccherata con Luigi e alle 14,30 sono all'auto, abbastanza stanco per il poco dormire a cui vado incontro da tempo a causa dei turni, però nel mio piccolo riesco ancora a fare qualcosa nonostante la dura settimana lavorativa.