Notturna in mtb a Nosate, con “miracolo” annesso…
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La pedalata notturna verso Nosate è una classica che ogni tanto ci piace ripetere in estate, perché a questa uscita di solito abbiniamo una bella sosta al bar “Lo Scoiattolo” (ex Circolo), dove ci fermiamo anche a mangiare.
Il percorso segue il Canale Villoresi, che si risale lungo la pista ciclabile oppure percorrendo le numerose stradine che si sviluppano nelle campagne limitrofe, dipende dal tempo che si ha a disposizione e dalla voglia che si ha di pedalare, e questo rende piacevole il tragitto, perché si può cambiare ogni volta.
Noi oggi abbiamo effettuato un percorso misto (descritto nelle foto e nella mappa), non troppo lungo perché avevamo ancora un po’ nelle gambe la salita fatta ieri al Rifugio Gianetti (alla fine abbiamo percorso solo 53 km con 420 m di dislivello).
Ricorderò a lungo questa uscita a causa di una sbadataggine per la quale ho perso il portafoglio, che poi fortunatamente ho ritrovato: non oso pensare a cosa avrei dovuto fare a pochi giorni dalla partenza per le vacanze (e a cavallo di ferragosto) dopo aver perso carta di credito, bancomat, carta d’identità, patente e tessera sanitaria…
Mi sono un po’ dilungato su questa vicenda, e sono giunto alla conclusione che il ritrovamento è stato possibile grazie a tre fattori:
Alla fine siamo tornati a casa poco dopo mezzanotte, complici il tempo perso per percorrere a piedi alcuni tratti e anche per una foratura toccata a Mario, peccato non aver potuto godere della classica sosta a Nosate, ma sarà per un’altra volta.
Il percorso segue il Canale Villoresi, che si risale lungo la pista ciclabile oppure percorrendo le numerose stradine che si sviluppano nelle campagne limitrofe, dipende dal tempo che si ha a disposizione e dalla voglia che si ha di pedalare, e questo rende piacevole il tragitto, perché si può cambiare ogni volta.
Noi oggi abbiamo effettuato un percorso misto (descritto nelle foto e nella mappa), non troppo lungo perché avevamo ancora un po’ nelle gambe la salita fatta ieri al Rifugio Gianetti (alla fine abbiamo percorso solo 53 km con 420 m di dislivello).
Ricorderò a lungo questa uscita a causa di una sbadataggine per la quale ho perso il portafoglio, che poi fortunatamente ho ritrovato: non oso pensare a cosa avrei dovuto fare a pochi giorni dalla partenza per le vacanze (e a cavallo di ferragosto) dopo aver perso carta di credito, bancomat, carta d’identità, patente e tessera sanitaria…
Mi sono un po’ dilungato su questa vicenda, e sono giunto alla conclusione che il ritrovamento è stato possibile grazie a tre fattori:
1) intervento di “qualcuno dall’alto”: infatti, anche se immaginavo quali potevano essere i tratti nei quali aver perso il portafoglio, non era per niente scontata la possibilità di ritrovarlo, perché siamo passati in punti molto dissestati, dove c’erano anche erba alta, rovi, alberi caduti, ecc.
2) l’utilizzo di OruxMaps, che ci ha permesso di seguire con estrema precisione il percorso a ritroso
3) il fatto di disporre di luci chiare a led molto potenti, che tra l’altro facevano risaltare il colore nero
Tornando all’uscita, devo dire che anche questa volta è stata piacevole, prima di tutto perché non abbiamo incontrato praticamente nessuno, e poi perché ci ha permesso di consolidare la conoscenza di alcuni percorsi alternativi, tutti fatti sullo sterrato, che potremo ripetere anche in versione diurna, quando la pista ciclabile del Villoresi è piuttosto affollata.Alla fine siamo tornati a casa poco dopo mezzanotte, complici il tempo perso per percorrere a piedi alcuni tratti e anche per una foratura toccata a Mario, peccato non aver potuto godere della classica sosta a Nosate, ma sarà per un’altra volta.
Tourengänger:
imerio

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