Domenica 19 dicembre 2021

Per questa escursione odierna, ho valutato alcune richiede di amici che possono avere problemi nei lunghi percorsi ma, ovviamente anche per la mia situazione fisica non ancora efficiente per affrontare percorsi che potevo benissimo fare in condizione “sana” e, oltretutto vista la temperatura e la voglia di cucinare, era opportuno trovare una soluzione adeguata.
Arrivato alla struttura vedo che è già stata riscaldata da giovani escursionisti (se non ho capito male due o tre gruppi per un totale di 8/10 persone), senza contare un “leggero” disordine fuori e dentro...una coppia vi ha dormito nel locale sala pranzo, buttando a terra 2 materassi di cui uno di quelli nuovi senza un minimo di riguardo per proteggerlo da sporco e umidità, intelligenza al di sotto dei minimi come 0 (zero) rispetto per coloro che mettono a disposizione la struttura.
Chissà se han provveduto anche ad evitare di dare il giusto obolo per aver fruito della struttura...considerando che i materassi li han riposti per terra nel locale dormitorio senza mettere la protezione in cellophan, nonostante gli esempi di altri 2 materassi con tale protezione e posizionati in verticale...ho forti dubbi!!!!!
Comunque io e Gianluigi abbiamo provveduto a sistemare le cose: oltretutto, nessuno che si è degnato di avvisarci, prima di ripartire e salutarci, di avvisarci che avevano lasciato aperto la camera e che la chiave non era dove doveva essere.
Questo è quanto succede e leggendo il registro, si è dedotto che nemmeno si sono “dichiarati” (e chissà quanti non si iscrivono in modo tale che se lasciano voncio e disordine non hai modo di rimproverarli) ed è possibile che essendo non “dichiarati”, l’obolo non sia stato elargito: bisogna solo sperare...che la cinghia di distribuzione li abbandoni lungo una di quelle salite dove il carro attrezzi avrebbe sicuramente problemi a recuperarli ma, in particolare, devono sborsare i soldini in ogni caso.
Se non avessi cominciato a controllare l’esistenza di legna nella cassapanca interna (quasi vuota) non l’avrebbero nemmeno ripristinata, cosa che ho cominciato a fare con la collaborazione di uno di loro.
Ci salutano e rimaniamo solo noi 6: Claudio, Gianluigi, Gigi, Andrea, Nicoletta e “il Bradipo delle Alpi”: c’è chi si mette all’opera per preparare il pranzo, chi comincia a degustarne una parte e chi pensa a migliorare la permanenza per il dopo pranzo.
Il rosti, salame, formaggio, dolci e digestivi sono scesi nello stomaco, la pennichella per qualcuno è priorità, per altri è portare avanti i lavori di pulizia e ordine e poi ecco Carlo, mitico come altri amici del posto che ben conosco e mi conoscono (la prima volta mi ha offerto pasta e ciccioli, tanta roba!) e pian piano con il sole che riscalda alla grande, scendiamo a valle dove la frescura si fa sentire.